lunedì 30 maggio 2011

Sandropan defaticando si affatica

Stasera uscita defaticante, dopo le faticate di sabato in bdc e domenica in mtb.
Pronti, via, Sandropan parte direzione parco. Yeah.
La bici da corsa non è come la mountain bike. La bici da corsa è amica di Sandropan, ed infatti, a differenza della mountain bike, quando il Maestro pedala lei magicamente si muove, come se dalla pedalata ricevesse la forza che la fa andare avanti.

Il parco ora è ancora più vicino di prima. A proposito, Sandropan ha regalato il contachilometri al nuovo grande amico Tronitus, e ora potrebbe sapere quanto dista casa sua dall'autodromo, tanto per fare un esempio. Oppure, e anche questo è interessante, sapere quanti chilometri ha percorso durante l'uscita, in modo da poterli confrontare con il tempo trascorso in modo da ricavarne una media oraria.
Ma, poichè da anni non usa il contachilometri, Sandropan non è abituato a guardarlo spesso; infatti stasera si è ricordato di guardarlo quando ormai era entrato in pista. Crede che da casa siano circa quattro chilometri, ma questo già lo sapeva.

Insomma, il primo giro del circuito l'ha fatto agile agile, poi ha incontrato un paio di ciclisti che pure andavano agili agili.
A loro si è unito un altro, e poi un altro e un altro ancora. Alla fine si è formato un gruppetto di ciclisti che andavano agili agili.
Verso il terzo giro (per chi non segue la formula 1 il giro è di circa 5700 metri) qualcuno ha cominciato ad andare un po' meno agile agile. Detto fatto, la sfida è partita. La velocità ha cominciato a crescere, e i rapporti a diventare da agili agili via via più duri duri.
Per farla breve dopo un quarto d'ora si è scatenata una bagarre tale che al Maestro sembrava di vivere le ultime fasi di una tappa del giro.
Esaltato dalle sue prestazioni, con la bava alla bocca e gli occhi fuori dalle orbite, Sandropan pedalava come un ossesso, guadagnandosi il Rispetto del branco.
Come in un sogno, ma è pura realtà. Quest'uomo mite su Tronitus si trasforma, si esalta e si sente un vero Campione.

Alla fine, affaticato da un defaticamento tanto faticoso, Sandropan è tornato a casa. Doccia, cena, blog e nanna.

domenica 29 maggio 2011

Sandropan Re del Cancello

Ore 6 del mattino. La città dorme, ma Sandropan è già sveglio. Sente che oggi sarà un giornata importante, ma non sa ancora perchè.
Mentre ancora assonnato si aggira tra bagno e cucina Egli pensa che potrebbe andare a correre, magari a Galliate o a Brunate. Avrebbe tutto il tempo per preparare la borsa, il numero il chip e tutte le cose della bici. Ma non lo fa e torna a letto a dormire, rinviando ogni altra decisione.

Un'ora dopo Sandropan capisce che dovrebbe approfittare del prolungato stop del Bambino per andare a farsi un altro bel giro in Brianza, senza troppo stress.
Avrebbe voglia di compiere un'impresa, qualcosa da raccontare ai parenti il giorno di Natale, tipo il giro del lago di Como partendo da Lissone, o  la scalata di qualche vetta, insomma qualcosa che lo faccia sentire un eroe d'altri tempi.
Il fatto stesso che ieri sera abbia montato il contachilometri su Tronitus potrebbe essere interpretato come un segnale importante in quella direzione.

A questo punto potrebbe sembrare ovvio che il Maestro, in preda al Sacro Fuoco da quando ha scoperto la bici da strada, sia sceso in box, abbia preso Tronitus e sia partito per luoghi sconosciuti, alla ricerca dell'ignoto.
Ma col Maestro nulla è scontato, ed infatti, al momento della vestizione, alle scarpette rosse con gli attacchini da strada ha preferito quelle gialle da offroad.
E così si è sparato un bel quattro ore abbondanti di mountain bike, inoltrandosi tra le colline brianzole fino al mitico San Genesio, non prima di essersi fatto due volte il Cancello e stabilendo il nuovo record personale della sua salita preferita a 7' 25".

Gli avversari del prossimo campionato italiano a Golasecca sono avvisati.

sabato 28 maggio 2011

Sandropan capisce di poter dire la sua

Dopo una quindicina d'anni di mountain bike e solo alla quarta uscita su strada con Tronitus, Sandropan capisce di avere sbagliato tutto, puntando sul cavallo sbagliato.

In fuoristrada il Maestro è timido, e devo soccombere ai suoi nemici. Sulla bici da corsa no. Sulla bici da corsa si trasforma, è forte ed aggressivo, diventa un Campione con la C maiuscola.
Virginio Pinato, quello di cicli Pinato nonchè padre del Custode di Alan, lo ha capito già sabato scorso, quando gli ha detto che la sua posizione in bici è da vero professionista e profetizzando un sicuro successo sportivo.

Domani è domenica, e l'uscitona è meglio farla con la mountain bike, per non perdere troppo la mano. Però la mente è rivolta a Tronitus, ed all'uscita di martedì prossimo nell' autodromo di Monza.

Forza Sandropan, questo ritrovato entusiasmo riaccende le speranze di tutti i tuoi fans!


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venerdì 27 maggio 2011

Weekend?

E questo weekend? Chessifa?
Ci sarebbero due gare di cross country, quella di Brunate del Master Cicli Pozzi, garona di quelle toste toste, oppure Galliate per lo Sport & Sports, senz'altro più facile e con mooooolto meno dislivello.
Il condizionale è dovuto al fatto che, poichè il Figliuolo è fermo da quasi due settimane per un problemino al ginocchio, Sandropan ne approfitterebbe per bigiare, e stare anche questa settimana lontano da gonfiabili, chip e  numeri.

Magari si scatenerà con un bel giro come quello di settimana scorsa in mountain bike, o, visto che i sentieri in questo momento si stanno letteralmente allagando e probabilmente domenica saranno ancora conciatissimi, ne approfitterà per provare un giro lungo in sella a  Tronitus.

E se questo insolito disinteresse per le gare fosse solo un pretesto per non scoprire le proprie carte in vista degli Italiani a Golasecca?
Da Sandropan potremmo forse aspettarcelo...




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giovedì 26 maggio 2011

E ora Alan ha un fratellino


Tronitus è a casa. Se vogliamo essere precisi è nel box.

In casa, comodamente accomodato sui rulli, c'è Alan, e siccome quella di dormire in sala è stata una vera conquista, sarebbe brutto se vedesse il fratellino appena arrivato acquisire gli stessi diritti senza fare sforzo alcuno.

Perchè Sandropan ha dato molto ad Alan, questo è vero, ma quante volte Alan ha corso con lui nelle gelide, piovose, fangose e perfino nevose giornate d'inverno?
Così quando è arrivato il momento in cui il ciclocross ha dovuto cedere il passo alla mountain bike, Alan ha chiesto e ottenuto il privilegio di entrare in casa; sapendo bene che il Maestro non avrebbe potuto negarglielo.

Ora è arrivato Tronitus, e Sandropan ha capito dal primo momento di volere molto bene anche a lui.
Ma queste sono situazioni delicate, e vanno gestite con molta attenzione se non si vogliono creare malumori e gelosie.
E' vero, Tronitus viene dalla strada, Alan dai campi di ciclocross, ma è anche vero che l'anno scorso di questi tempi era Alan che, con suoi coppertoncini lisci, accompagnava il Maestro in autodromo a sfidare gli altri ciclisti.

Alan ha saputo che il fratellino è arrivato, e per ora tutto sembra tranquillo. Ma cosa succederà quando Alan e Tronitus si incontreranno la prima volta?

Tronitus


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martedì 24 maggio 2011

Caro Sandropan ti scrivo...

 ...così ti ringrazio un pò!
Grazie per averci donato la tua presenza illuminante domenica mattina.
Quando ho visto sbucare dalla bocca del "Cancello" di Montevecchia la tua sagoma sono rinato.
E subito dopo non potevo credere che ti eri aggregato a noi umili biker fino alla cima del San Genesio.
Sarà stata la fatica delle rampe del San Genesio, il caldo afoso, il gran sonno ma mi sembrava che le ruote della tua bici fossero sospese in aria a 5 cm dal suolo come un hovercraft! Incredibile...
Peccato che i tuoi discepoli avessero impegni e  hai dovuto lasciarci sul più bello.
Insieme ad Enzo (detto il Pedivella) rifaremo il giro (S. Genesio - Consonno - S. Genesio) un'altra domenica con più calma.
Spero sarai dei nostri per impartirci gran insegnamenti.

Fedele nei secoli
Vime


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Che dire? Tutti noi possiamo comprendere la gioia di quei discepoli che hanno avuto la fortuna di incontrare Sandropan e hanno potuto baciargli la mano avvolta dal sacro guanto estivo della Garbagnatese.

Ma sarà veramente fortuna? Oppure un karma positivo concede questo privilegio unicamente ad alcuni eletti, mentre altri, la maggior parte, si devono accontentare di leggere questo blog nella speranza di avvicinarsi alla Verità più vera?

A Missaglia e dintorni da tempo si narrava che un discepolo vivesse in cima alla salita del Cancello, nutrendosi di bacche e radici, bevendo l'acqua piovana e dormendo all'addiaccio, sapendo che prima o poi da lì sarebbe transitato il Maestro.
Quante settimane, o mesi, o anni, il Vime ha saputo aspettare?



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lunedì 23 maggio 2011

Leggende Metropolitane

di Lorenzo Bramati

I filosofi dell'Antica Grecia, negli anni d'oro della cultura classica, colmavano le loro lacune concettuali con dei miti, storie fittizie che chiudevano le falle dei pur geniali discorsi che ancora oggi si studiano a scuola.
Questi miti, Platone docet, servivano più che altro per accontentare le folle delle piazze, che in queste storie, dai risvolti più o meno veritieri, ci sguazzavano allegramente.
Ma non solo Grecia.
Anche le religioni, dai tempi di Ra, il dio egizio, sono da sempre un insieme vago di leggende e miti che spiegano o almeno accennano a chiarire i cosiddetti "Misteri della fede".
E' chiaro quindi come la storia dell'uomo sia stata segnata da favole che hanno spaventato le masse (la fine del mondo del 1000, la fine del mondo del 2000 e il 2012) ma anche contribuito al processo di civilizzazione sin dai tempi omerici.
Come sappiamo tutti i più grandi personaggi della storia, da Tutankhamon a Michael Jackson, sono sempre stati oggetto di leggende metropolitane che ne hanno accresciuto la fama e creato un alone mistico che li ha resi immortali per le popolazioni a seguire.
Ancora oggi non sappiamo se Elvis sia vivo o morto.
O se Paul Mc Cartney sia veramente lui o il sosia del vero Paul, morto apparentemente alcuni anni fa per un incidente stradale.
E poi, Paola e Chiara sono lesbiche?
Cristina D'Avena una transessuale?
E se Sandropan non fosse in realta così scarso, nonostante egli si definisca proprio un simbolo della Mediocrità?
Forse no.
Anzi, c'è chi dice che Sandropan sia molto forte.

Pochi nella storia recente hanno potuto avere a che fare con il Perfetto, che pur essendo personaggio carismatico e di successo, si è da sempre contraddistinto per la sua scorza dura e la sua fama di lupo solitario, tanto da arrivare a definirlo persino "Il Licantropo".
E' risaputo infatti che il Sublime sia un amante dell'allenamento in solitudine, per poter raggiungere la perfetta coesione con la Natura stessa senza esser disturbato dalla plebe.
Pochi vantano di aver potuto seguire (seppur a debita distanza) il Magnifico in un' uscita settimanale, mentre alcuni dicono di averlo incrociato per strada, ma è un po' come la storia degli ufo che tutti sappiamo.
Qualcuno è anche diventato famoso grazie a queste visioni, come l'umile Rada, il piccolo Cazza o il debole Casati, per citare alcuni tra i più famosi.
C'è anche chi ha provato di tutto pur di entrare nella lista dei beati, come il misero Frank, uomo che ha più volte provato a far credere a tutti di essere addirittura salito con il Padrino sulla temutissima salita del cancello.

E poi c'è la figura del Figlio, che pare si alleni costantemente con l'Illustrissimo, ma quest'ultimo ha sempre negato persino la conoscenza stessa di questa figura, che è sempre rimasta un po' in ombra ma par che sia veramente figlio del Molto Bravo e di una delle Vergini della Sua collezione.

Sta di fatto che il Figlio, al secolo Lorenzo, ha deciso di portare avanti la sua missione: annunciare la Potenza del Mediocre, ovvero spiegare al mondo che Egli non è veramente la sega che tutti conoscono, e tantomeno il simbolo di scarsità che Egli ha da sempre voluto far credere.

Sandropan è forte, dice il Figlio.
BUM, crolla il mondo.
Ma dopotutto il Figlio è pur sempre un adolescente, racconta le balle sulla scuola, racconta le balle alle donne per conquistarle, racconta alla nonna che va bene a scuola per avere la mancia.
Insomma racconta le balle come qualsiasi adolescente.
Quest'ultimo ragionamento ci fa credere che quindi il caro Figliuolo non dica la verità, ma, come in ogni thriller che si rispetti, c'è un però in tutto questo.
Il Figlio, quando racconta le Balle lo fa per uno scopo preciso: avere meno punizioni, avere più donne, avere più soldi.
Dire in giro che il Talentuoso è molto forte (persino più forte di Contador, diceva il solito Frank, sostenitore della tesi del Figlio) che vantaggi può dare all'adolescente? Nessuno, non si tratta nè di soldi, nè di donne, nè di punizioni scontate.
A meno che Sandropan non sia veramente suo padre e sia solo un' opera di ruffianaggio al fine di avere più balocchi a Natale, ma questa è un' altra storia...

Sta di fatto che il Figlio va per città e piazze narrando di aver visto il Buono scalare vette impossibili e racconta di progressioni a cui nemmeno Cancellara potrebbe rispondere.
Ebbene sì, il Bello va molto forte in allenamento, ben più di quanto dimostri in gara.
Si allena come un ossesso, scala la salita del Cancello come se fosse l'ultima azione della Sua vita, fa ripetute, SFR, scatti, accelerazioni e non manca mai all'appuntamento con le migliori sfide proprio per la strada, per ricordare le sue origini povere e umili.
Sfida chiunque gli si presenti davanti alle sue ruote, e conosce tutti i metodi più sporchi e sleali per vincere battaglie improvvisate sulle salite più note della Brianza.

"Va forte almeno quanto Fappani, forse di più" dice il Figlio con gli occhi lucidi, forse per il rammarico di vedere un Padre che, costretto dalla sua posizione mediatica, non può esprimersi nelle gare vere.
La lacrima scende fino al labbro quando racconta di averlo visto scattare sul Lissolo, per battere un fortissimo cicloamatore pronto a sfidarlo, e che prontamente declassò il malcapitato...

Mito o leggenda, non si sa cosa sia vero di tutto ciò.
Ma se si ascolta al contrario una delle orazioni più famose di Sandropan, si distinguono chiaramente le parole "Satana, ti appartengo" e "Vado forte, fortissimo".
Come se si dovessero alimentare ulteriormente tutti i misteri sulla potenza nascosta del Tenace.

Gli UFO esistono?
Sandropan è davvero così forte?

NELLA PROSSIMA PUNTATA: PERCHE' SANDROPAN NON SI ESPRIME IN GARA

C'e' ancora qualcuno che lo difende...

Nonostante tutto quello che ha fatto (e che non ha fatto) negli ultimi mesi, nonostante le bugie sempre più grosse che servono a coprire quelle dette precedentemente, nonostante il modo di fare spocchioso anche quando è nel torto più evidente, c'e' ancora qualcuno che trova il coraggio di difenderlo a spada tratta!

Fermi tutti! No, cosa avete capito? Questo non è un blog dove si parla di politica, qui non stiamo parlando nè del Silvio tantomeno dei suoi detrattori!
Il personaggio al quale ci riferiamo è quel losco figuro di Franc Del Vecchio;  a difenderlo ci ha pensato il Camisa, del quale, per chi non ha letto il precedente post, riportiamo il commento che ci ha gentilmente inviato:

"
Divino Sandropan,
premetto che per me condividere (per quello che sono riuscito a rimanere in fianco a te...) l'uscita di ieri è stata una delle cose più emozionanti della mia vita. Ebbene, sarei stato uno dei compagni di Frank alla 24 ore di Finale e devo spezzare una lancia a suo favore... Sono stato uno dei fattori determinanti alla rinuncia della 24 ore... Ma l'ho fatto per il suo bene. 

Frank in questo momento è come Superman con la kriptonite sotto il cuscino, come Spiderman inzuppato di Raid, come Ironman con l'armatura di ghisa... Ma lo sappiamo tutti che lui è un vero supereroe, un diamante che va solo spolverato. Ce lo ricordiamo tutti in cima al Maloja o sui tornanti dello Stelvio, mi sembra ieri quando passava la borraccia a Fausto... Ti chiedo di pubblicare una foto che ti manderò via mail, per ricordarci com'era. Perchè sono certo che tornerà. Non so dove, ma lo farà.

Camisa

"

Ma ecco la foto che abbiamo ricevuto via email, proprio dal Camisa!

In effetti siamo tutti un po' spiazzati... chi lo avrebbe mai detto che il nostro amicone Franc fosse veramente artefice di tali prodezze! Che dunque allora qualcosa di vero nelle sue parole ci sia?
Forse ci stiamo sbagliando sul suo conto?
Qui gatta ci cova...



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domenica 22 maggio 2011

Gara delle gare: Boschilonga 3 - Vignate 0

Le cifre parlano chiaro: 81 partecipanti alla gara di Vignate contro i  458 della Boschilonga di Uboldo.

Si conferma così il grande successo del Circuito dei Parchi, che attrae sempre un gran numero di partecipanti, mentre Vignate, l'unica gara concomitante di questa domenica, ha registrato una vera e propria dèbacle.

Ad avere determinato il flop di Vignate crediamo sia una concorrenza di fattori, tra i quali il fatto che lo Sport & Sports ha spostato il baricentro verso il Piemonte, conseguentemente una gara ad est di Milano è diventata troppo lontana per la maggior parte dei clienti abituali dell' oggi non troppo fortunato Master.

Sul percorso della gara non diciamo nulla, i gusti sono gusti. Però i gusti di Sandropan sono diversi, ed infatti ha snobbato i dimessi single track dell'hinterland a favore di un bel giro di vera mountain bike con gli "amici", su e giù per le colline brianzole.

Qualcuno si domanderà del perchè delle virgolette. Non bastava scrivere amici, anzichè "amici"?
Ma questa foto, scattata personalmente dal Maestro col suo Nokia da 25 euro di quelli che non si trovano nemmeno nell'uovo di Pasqua, spiega tante cose:


Gli assidui del blog lo avranno riconosciuto, agli altri dobbiamo spiegare che questo personaggio, tale Franc del Vecchio, non è esattamente il tipo di amico che un grande sportivo come Sandropan potrebbe desiderare.
Basti pensare che da mesi aveva annunciato la partecipazione alla 24h di Finale, addirittura millantando un turno  da 6 ore tra la mezzanotte e le sei del mattino. Fortissimo Franc, bravo, bravissimo, vero atleta!... ed invece ha trascorso la scorsa notte nel suo letto ed oggi era placidamente alla corte del Maestro, alla faccia degli eroi che la 24h la stavano facendo davvero.

Ma lo scandalo è che ha giustificato la sua codardia dando la colpa ai fantomatici soci della sua squadra e, con una tattica ormai consolidata, ha alzato il tiro annunciando una sua partecipazione in solitaria alla edizione 2012.

Girano voci, ma sono le solite voci maligne, che non avesse nemmeno prenotato il campeggio a Finale Ligure...  E se le voci fossero vere ed il nostro "amico" Franc avesse saputo dall'inizio che quella gara non l'avrebbe mai fatta?




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venerdì 20 maggio 2011

Love Is In The Air



Un giorno di un po' di tempo fa, in un ufficio di qualche azienda di bici, da qualche parte nel Nord Ovest della penisola.

A: E' un capolavoro, è bellissima.
B: Sì, lo è. Anche i colori, stupendi
Moglie di A: Fa schifo, sembra un'ape.
A: Stai zitta, non capisci niente di biciclette.

La Moglie di A se ne va scuotendo la testa.

B: Bisogna darle un nome
A: La chiamiamo Giuseppe, come il povero nonno.
B: Non lo trovo adatto. Serve un nome da bici.

Entra C, dopo essere stato alla macchinetta del caffè

A: Dai C, aiutaci a trovare un nome.
C: Fatemici pensare...
B: Un nome glorioso
C: Totanus
A: Bello!
B: Totonnus
C: Scrofalus
A: Trinitas anzi, no. Fa schifo. Era meglio Totanus.
B: Forse Trototos
C: Trottolons?
A: Trototons
B: Trifolus
A: Siamo sulla strada giusta
B: Un nome solenne
C: Ce l'ho sulla punta della lingua
A: Forza. dai che ci siamo
C: Tron... Tronos...eccolo! Tronitus!
A: Fantastico
B: Stupendo. Tronitus, grande...
C: Cosa dire... ci sta proprio bene!
B: Però è un nome maschile
C: Non credo sia importante se è maschile
A(serio): Tronitus, la bici di Trotanos
C: La bici di Robocop
B: Dio fà!
A: La bici di un supereroe!
C: Siiì!
A (commosso): Brindiamo a Tronitus... il nostro capolavoro!

Di sicuro A, B e C ( e tantomeno la moglie di A) mai si sarebbero potuti immaginare che Tronitus sarebbe finita davvero nelle mani di un Supereroe.




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giovedì 19 maggio 2011

Gare su Gare

Notizie in breve dai campi di gara:

DOMENICA A DAVERIO

- La notizia bomba è stata la prestazione di Localove a Daverio, che ha stupito non solo per il terzo posto tra i veterani ma soprattutto per il nono posto assoluto in un ambiente di amatori davvero forti.
Il Loca giura:

- di non avere nascosto un motorino elettrico nel piantone della bici
- di non avere tagliato il percorso
- di non avere sabotato le bici degli avversati
- di non avere messo la ganja nelle loro borracce

inoltre dice (rivolgendo lo sguardo a terra)
- di non essersi dopato

quindi

non possiamo fare altro che augurargli di ripetere le splendide prestazioni e chissà mai di arrivare al gradino più alto, magari domenica alla 24h di Finale.
Localove

LA 24 ORE DI FINALE

Dopodomani il grande giorno, e quest' anno la gara sarà da seguire attentamente non solo per la partecipazione del Loca ma anche per quella -udite udite- di Francesco Franc Del Vecchio, l'uomo che si è ritirato al secondo giro del regionale di ciclocross a Pioltello e che ora pare si dice si mormora che intenda fare un'unica sessione da mezzanotte alle sei di mattina, come contributo alla sua squadra da quattro partecipanti.

Franc Del Vecchio
IL PROVINCIALE DI VARESE

L' exploit del Loca nel fine settimana ha fatto passare in secondo piano il predominio del discepolo Mauro Simionato al provinciale di Varese, dove è primo dopo tre gare e si conferma largamente favorito per la conquista del titolo di Campione Provinciale. Forza Mauro!

Mauro Simionato

SANDROPAN

Tutti si aspettano che, dopo la conquista del secondo posto al provinciale di Milano di Mtb del 2010 il Maestro ci riprovi, andando domenica a correre a Vignate.
Ma poichè Egli sa benissimo che quel podio non è stato conquistato per merito, bensì è stato frutto di una serie di circostanze assai fortunate ed altrettanto difficilmente ripetibili, si dice non interessato al campionato e con molte probabilità non andrà a Vignate, gara che tra l'altro, non gli piace affatto.

Bello e impossibile: Sandropan
MA altre cose moolto interessanti stanno bollendo nel pentolone del Maestro di Vita, basti citare:

- la partecipazione, che verrà ufficializzata a breve, ad una famosissima e durissima competizione in Inghilterra

- la quasi certa adozione a distanza di una bici da strada...

Ma per saperne di più dovrete continuare a seguire il blog di Sandropan.

Long Live Rock'n Roll

mercoledì 18 maggio 2011

Sandropan si complimenta con il Loca e racconta una parabola


Colpo di scena: Sandropan sorprende tutti coloro che si erano appassionati alla vicenda che lo contrapponeva a Localove, e si complimenta pubblicamente con lui per il fantastico podio ottenuto domenica a Daverio.

Chi lo avrebbe mai immaginato? Dopo le recenti dichiarazioni del Maestro e le polemiche che ne sono scaturite nessuno si sarebbe mai aspettato un gesto distensivo di questa portata.

Ma ai discepoli che in queste ore gli hanno chiesto spiegazioni su questo repentino cambio di atteggiamento verso l'amico poi nemico ed ora di nuovo amico, il Maestro ha raccontato una parabola che siamo lieti di pubblicare.

Il Volpe e l'Uva

A quei tempi Sandropan dedicava parte del suo tempo libero alla coltivazione di un piccolo vigneto, situato a qualche centinaio di metri dalla sua dimora.
Nonostante l'impegno profuso, l'uva che cresceva era piuttosto amara e non aveva affatto un buon sapore.
Ma il Sublime non se ne preoccupava affatto perchè, tra tanti pregi, questo di non essere un buon viticoltore era forse l'unico suo difetto, che lo rendeva ancora più simpatico alle giovani donne del villaggio.
Un giorno, uno come tanti, mentre era intento alla cura della sua vigna, Sandropan ricevette la visita di uno sconosciuto, che si presentò  esattamente con queste parole:

"Buongiorno caro Maestro, mi chiamo Marco Volpe e ho sentito parlare molto di Lei. Anch'io ho la passione della viticoltura, ma purtroppo anche la mia vigna non dà buoni frutti, e questa cosa mi addolora profondamente".
Sandropan intuì la disperazione del povero Volpe, e gli spiegò che in fondo nessuno aveva bisogno della sua uva, chi voleva mangiarne di buona avrebbe saputo comunque dove procurarsela.
E poichè anche coltivare uva cattiva non era così facile come poteva sembrare, gli spiegò tutti i trucchi del mestiere per ottenere un prodotto di scarsa qualità.

Il Volpe se ne andò soddisfatto per l'aiuto ricevuto dal Maestro, e nelle settimane successive passò spesso al vigneto. Parlò molto con Sandropan, e questo gli permise di allargare i propri orizzonti e di comprendere una diversa visione del mondo.
Nacque una buona amicizia.

Un giorno Sandropan decise di fare una sorpresa al Volpe e, riempito d'acqua l'annaffiatoio, si diresse verso il vigneto dell'amico, percorrendo a piedi il sentiero nel bosco.
Ma, quasi arrivato a destinazione, in un punto in cui la vegetazione era fitta e nessuno lo vedeva, il Maestro udì il Volpe, che parlava ad alta voce mentre alcune ragazze ridevano di gusto.
Si avvicinò ancora un poco e lo scena che gli si presentò lo lasciò di sasso: Il Volpe, sdraiato su un elegante telo da spiaggia ed attorniato da cinque o sei donne in vestiti succinti, elogiava la qualità e la bontà della sua uva, mentre porgeva i succosi chicchi direttamente alle labbra delle avvenenti signore, che li gustavano e si prodigavano in complimenti "Altro che quella di Sandropan" disse una "Questa sì che è uva buona" disse un'altra.

Il Perfetto andò su tutte le furie, sentendosi ingannato. Si avvicinò, prese l'innaffiatoio pieno d'acqua con entrambe le mani e lo lanciò con tutte le sue forze sulla schiena del Volpe che stava scappando, quindi se ne andò.

Dopo un paio di giorni il Volpe tornò al vigneto di Sandropan, trainando un carretto carico della sua ottima uva. Non era solo, con lui c'era un gruppo di ragazze tra le quali ne riconobbe un paio che già conosceva. 

Il Volpe estrasse della cenere bianca dalla tasca dei pantaloni, e con essa si cosparse il capo, in segno di pentimento.
E Sandropan lo perdonò.



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lunedì 16 maggio 2011

Sandropan a Berbenno non fa fatica

A Berbenno Sandropan non ha corso, ma è stato esattamente come se lo avesse fatto.
Infatti, dopo aver percorso a piedi tutto il tracciato della gara, il Maestro si è detto sicuro che sarebbe arrivato ultimo. L'unico dubbio riguarda il "sarebbe arrivato", che ha l'aria di essere un'affermazione un po' azzardata.
Parrebbe dunque più corretto riformulare la frase in questo modo:

Se Sandropan fosse arrivato, sarebbe sicuramente arrivato ultimo.

Sarebbe dunque valsa la pena al Nostro Eroe di soffrire tanto per arrivare alla stessa conclusione alla quale si è giunti comodamente a tavolino? E' evidente che no.

In conclusione siamo costretti ad ammettere che ancora una volta il Maestro riesce ad impartire a tutti una stupenda lezione di vita, dimostrando una spettacolare abilità nel saper gestire la propria immagine con un imbattibile rapporto costi/benefici.

E mentre il Maestro si beava tra le fans valtellinesi che lo hanno accolto abbigliate in costume tradizionale, per gli altri è stata lotta dura.
Il Figliuolo ha fatto a calci e pugni con gli Juniores, riuscendo a strappare coi denti un quinto posto che gli ha permesso di conservare la maglia di Leader del Tre Province, mentre tra gli Allievi un fortissimo Davide Pinato, Gran Discepolo nonchè Custode Di Alan, sale sul terzo gradino del podio.

Viva Sandropan, l' amico dei grandi e dei piccini.

Lollopan in discesa mette a frutto gli insegnamenti del Padre (Foto Paolo Cazzaniga)

Davide Pinato, Custode di Alan, ad un anno dall' investitura avvenuta proprio a Berbenno




domenica 15 maggio 2011

Daverio: Sandropan tradito dal suo migliore amico

Questa mattina, al canto del gallo, Sandropan stava già preparandosi per compiere il suo dovere di Padre Autista e portare il Bambino a Berbenno.
Mentre il gallo cantava Sandropan ancora non sapeva che questoi sarebbe stato il giorno del Grande Tradimento.

Per capire meglio gli avvenimenti odierni dobbiamo però fare un viaggetto nel tempo, e tornare allo scorso gelido inverno quando, sui campi di ciclocross, il Buon Maestro prendeva sotto la sua ala un ragazzotto apparentemente buono ed umile, che dopo molte indecisioni raccolse tutte le sue forze e si presentò timidamente al Suo cospetto.

Sandropan intuì subito che questo giovane aveva bisogno di dare un senso alla sua Mediocrità, e con pazienza gli spiegò come le sue paure, i suoi timori di non farcela, fossero infondati, e che se avesse seguito i Suoi insegnamenti sarebbe riuscito a trasformare questa Mediocrità in motivo di orgoglio. Quello che si dice Mediocrity Pride.

Quindi gli raccontò storie commoventi, di un Sandropan Bambino che arrivava ultimo alla gara di nuoto della spiaggia, o che veniva escluso dalle partite di calcio giocate tra la strada e il marciapiede di qualche via di Milano.

Quel freddo giorno il neo-discepolo ascoltò e pianse a lungo, poi si asciugò le lacrime e dopo aver baciato le mani al Maestro gli giurò eterna fedeltà.
Questo uomo si chiamava Locatelli, alias Loca, alias Localove come impudentemente ancora oggi si firma sul blog di Milano Manetta.

Già ieri Sandropan aveva deciso, dopo il suo settimo posto tra i veterani a Ronco Biellese, di chiudere ogni tipo di rapporto con questa persona.

http://bikeobsession.blogspot.com/2011/05/ronco-biellese-xc.html#comments


Ma poi si sa come vanno queste cose in Italia.
Il tempo sbiadisce i ricordi, e chissà, forse Sandropan avrebbe perdonato, magari intenerito da un terzultimo, una foratura, un attacco di crampi o un dolore alla milza. Segnali che avrebbero fatto chiaramente capire come il risultato di Biella fosse stato una pura casualità, un incidente di percorso. Il Maestro, in cuor suo, ci sperava.

E' stata la notizia di oggi, quel podio a Daverio a 36 secondi dal primo, la vera pugnalata al cuore.
E Sandropan, ferito tanto gravemente, non può dimenticare.

sabato 14 maggio 2011

Sandropan elogia Ronco Biellese ma non ci va


Se non fosse stato per i 214 km che Sandropan dovrà fare per andare e tornare da Berbenno, forse oggi ne avrebbe fatti 228 per andare e tornare da Ronco Biellese.

Ma poichè 214 più 228 uguale 442 km di macchina nel weekend gli sembravano un po' tantini, il Maestro ha saggiamento abbandonato il progetto che per un attimo ha sfiorato la sua mente di atleta, ovvero oggi Biella e domani Berbenno.

Peccato, perchè quella di Ronco Biellese dicono sia proprio una bella gara, e poi, a differenza di quanto accade alle gare delle Tre Province dove solo i ragazzi bravi vengono premiati, sul sito del Master c'era scritto che a oggi avrebbero premiato tutti, anche i cattivi,  e Sandropan si sarebbe portato a casa l'amato Sacchettone.





Al circuito Tre Province
Paraponziponzipò
Il Sacchetto non si vince
Paraponziponzipò

Ma alla gara di Catizzone
Lì ti danno il Sacchettone
Daghela ben, biondina
Daghela ben, biondà


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venerdì 13 maggio 2011

Piove, Sandropan non si muove

Le previsioni non lasciano speranze. Al sud caldo africano, al nord piogge e temporali.
E poichè Sandropan non ama le gare di mountain bike sotto la pioggia, e poichè ogni tanto un po' di riposo ci vuole, questa volta lascerà che sia qualcun altro ad occupare le prime pagine delle cronache sportive del post-weekend.

Ma l'affermazione "Piove, Sandropan non si muove" è solo un modo di dire, in quanto Sandropan si muoverà lo stesso, ma solo per accompagnare il Figliuolo a Berbenno, paesino arroccato su una montagna dalle parti di Sondrio, e lascerà che sia lui a far fatica in rappresentanza della Famiglia.

Ma quello che si deve sapere è che quella di Berbenno, del circuito Tre Province, è gara veramente dura sia in salita che in discesa, ed il Maestro con tutta probabilità l'avrebbe saltata a piè pari anche se ci fosse stato il sole.

Il sospetto, che è quasi una certezza, è che queste previsioni catastrofiche stiano solo facendo un grosso favore a Sandropan, e questa del maltempo sia una scusa per non fare una gara troppo difficile cavandosi dall'impiccio senza troppi sensi di colpa e senza intaccare la sua fama di Supereroe della Mediocrità, sempre pronto ad immolarsi nonostante i suoi proverbiali insuccessi.

Insomma Sandropan, in vista del Campionato Italiano, sta giocando una partita difficile, e deve necessariamente agire con astuzia perchè ogni errore può costare caro.

Perchè in gioco non c'e' solamente la gloria sportiva e forse qualche Sacchettone, ma in pericolo è la stessa immagine di colui che è diventato un esempio per intere generazioni di atleti, e che va difesa dai sempre più frequenti attacchi dei suoi detrattori.


giovedì 12 maggio 2011

Sandropan condannato per furto d'auto

In piena campagna elettorale Sandropan segue la tendenza, ed al solo scopo di far parlare di sè e del suo blog si auto-accusa di un reato che se fosse vero sarebbe di una certa gravità, ma per sua fortuna è frutto unicamente della sua fantasia.
Scelta, questa della falsa auto-accusa, che desta non poche perplessità e quantomeno sembra molto poco opportuna, anche in considerazione del fatto che per il momento il Maestro di Vita non intende buttarsi in politica.

Ma se, tra il serio e il faceto, stesse sondando gli umori dei suoi potenziali elettori? Forse Sandropan non si accontenta più della sua posizione nella società e sogna di diventare un Pezzo Grosso, magari un Presidente, o un Papa?


martedì 10 maggio 2011

Bramones on stage

Com'è noto, oltre alle attività di mountain biker, supereroe ed ovviamente di bloggaro, Sandropan vanta il prestigioso ruolo di supervisor della Bramones Production, pseudo casa di produzione multimediale che occupa da anni il tempo libero del tempo libero del tempo libero dell'intera famiglia del Maestro.

La più recente produzione è lo spot di KK Garage; questa volta idea, riprese e montaggio sono di Lorenzo "Lollo" Bramones.

Volume a tutta,  poi potete premere Play






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Da Sandropan un altro miracolo


Può un cammello passare dalla cruna di un ago?
La risposta la sappiamo tutti, ed è no.
Può un Ciao con la ruota bucata entrare in un' Opel Agila?
Anche questa risposta è altrettanto ovvia, ed è ancora no.

Oggi Sandropan, come sempre in cerca di notorietà, voleva compiere un'azione a scopo promozionale/dimostrativo ma, pur essendo in possesso dell'ago, non aveva a disposizione cammelli. Per questo motivo ha optato per l'opzione numero due, quella del Ciao del Figliuolo.

A seconda che abbiate una visione mistica piuttosto che fantascientifica della vita potrete chiamarlo Miracolo, oppure uso dei Superpoteri. Vedete voi.
Sta di fatto che l'episodio che vi stiamo documentando è veramente qualcosa di straordinario.
Sandropan, ancora una volta ci lasci senza parole!



E' passato un anno dal miracolo della Pedalata sulle Acque, e Sandropan stupisce ancora il mondo intero compiendo azioni per la quali la scienza moderna non sa trovare spiegazioni.

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domenica 8 maggio 2011

Sandropan cade ma si rialza

Oggi, Riva del Garda.
Sandropan non conosce i suoi avversari, ma è convinto di essere sesto su sei. Non va piano, ma sfortunatamente gli altri vanno più forte di lui.
Al secondo giro, in una curva che dall' asfalto conduce in un vigneto, cade rovinosamente. Male, malissimo, male cane.
Sandropan soffre, ma intanto pensa di che quella caduta almeno avrà il merito di avere posto fine al suo martirio; la gara è dura, le salite si fanno sentire, con questo caldo.
Mentre un Buon Uomo cerca di soccorrerlo, il Maestro riconosce il numero di gara di un gentleman che sta transitando: Allora non era ultimo, c'era un altro dietro di lui! In pochi istanti si convince che il male cane non è così tanto cane, quindi in un menchenonsidica risale in sella e si lancia all'inseguimento dell'ultimo ora penultimo.
Il terzo giro è il più duro, ma con la ritrovata motivazione il Superbo sale sulla salita con quella disinvoltura di cui solo lui è capace, e colui che era ultimo e ora penultimo ritorna finalmente ad essere ultimo.
La sorpresa è all'arrivo, quando Sandropan, che alla partenza aveva contato sei gentleman, viene a sapere di essere settimo, e così anzichè essere quinto su sei è diventato settimo su otto, su sei.
La missione, anche oggi, è compiuta.

Ecco dunque la fresca dichiarazione del Maestro di Vita:
" Mi sono proprio divertito, una gara bellissima in un posto bellissimo, valeva proprio la pena esserci. Peccato per quella caduta, ma sono cose che capitano, non voglio accusare nessuno..."

Che cosa significa quest'ultima frase? Qual'è il messaggio che il Maestro vorrebbe astutamente far passare? Chi mai potrebbe essere accusato di averlo fatto cadere visto che in quel punto, per sua stessa ammissione, era da solo?
Solo in Trentino capiscono quanto vale veramente Sandropan, che viene premiato con un ricco Sacchettone alla gara di contorno del Criterium Nazionale Giovanile Udace.
Lollo si fotografa nella coppa appena vinta, e porta alla Mamma un'altra maglia da lavare...

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sabato 7 maggio 2011

Sole Cuore Amore e Mountain Bike

8 maggio, festa della Mamma. E poichè la Mamma è sempre la Mamma e su questo non si discute, domani a Cassano Magnago il campionato provinciale Udace sarà intitolato alla festa della Mamma.

Dal Sito Udace:
8/5 a Cassano Magnago (VA): Tr. Festa della Mamma di MTB, prova Camp. Prov. Cat: tutte. Ritr: 8.00 Crotto del Bergorino via S.Anna. Part: 9.00. Org: Asd San Pietro.

Chissà come sono contente le nostre Mamme, o come lo sarebbero quelle che non ci sono più, vedendo i loro figli gareggiare felici in bicicletta in loro nome.

Son tutte belle le mamme del mondo
quando un bambino si stringono al cuor.
Son le bellezze di un bene profondo
fatto di sogni, rinunce ed amor.
È tanto bello quel volto di donna
che veglia un bimbo e riposo non ha;
sembra l'immagine d'una Madonna,
sembra l'immagine della bontà.


Dunque, se questo post si fermasse qui, saremmo tutti pronti a sentirci ancora più buoni di quello che siamo e, con gli occhi inumiditi dalle lacrime della commozione, ce ne potremmo andare senza indugi a Cassano Magnago. Bontà. Bontà e Mamma. Bontà, Mamma e Mountain Bike.


Ma attenzione... pare che a Cassano Magnago non siano tutti così buoni, o forse lo sono ma non abbastanza, se leggiamo questo articolo intitolato PORQUE' ed apparso ieri o l'altro ieri sul sito del Master Sport & Sports, e che ci fa capire che quelli di Cassano così buoni non sono, e se anche hanno un cuore che batte per la Mamma ci sono altri che che ci assicurano (cardiofrequenzimetro alla mano) che il loro batte più forte:

Dal sito mastercrossmtb.it :

"
Porquè Carmine non ha organizzato la gara di Cassano? Questa domanda mi hanno rivolto in parecchi e credo sia giusto dare una risposta. Eccola! Tre anni fa, al cineteatro Cineforum di Cassano, l'assessorato allo sport, davanti ad una platea gremita per il concerto di Natale mi ha premiato con il "Cittadino d'oro" per il mio impegno sportivo ma soprattutto sociale verso gli anziani, i disabili, i ragazzi di Chernobyl ecc.
L'anno dopo mi concede un contributo per la gara di ciclocross Memorial Minato ma a fine anno mi comunica che il comune ha raschiato il fondo e non è in grado di ottemperare all'impegno economico. Capisco, dico io, del resto i tempi sono grami per tutti. lo scorso anno idem , contributo promesso per il Trofeo Comune di Cassano di MTB ma alcuni mesi fa mi comunicano che anche stavolta .... Voi cosa avreste fatto al posto mio?
Io dico che la nostra dignità non è in vendita e comunque non si paga con moneta fuori corso. A Cassano ho sempre organizzato feste sportive ed esaltato i valori cristiani che sono il nostro primo comandamento. Mi spiace ma andiamo a correre dove ci accolgono con dignità, con amicizia sincera, dove magari non ci premiano ma nemmeno ci trombano.
Quindi domenica il Master fa tappa a Cellio, con tutto suo carico d'amore e con Nonno Arnaldo che ... rientra in gruppo e ci scatterà centinaia di foto che lavoreremo e abbelliremo in un fotomontaggio con tutti protagonisti.
Carmine
"

A questo punto noi ciclisti ci sentiamo perduti. Vogliamo anche noi essere buoni, ma in questa sfida giocata a colpi di bontà non sappiamo più da che parte stare.

Sandropan, che come a Natale e a Pasqua, anche alla festa della Mamma invece di sentirsi più buono si sente più cattivo, per evitare il rischio di stare dalla parte giusta andrà a correre a Riva del Garda.

Punk is not dead



Tutti i bikers sono buoni? Forse no, se pensiamo che il chitarrista in primo piano è un noto personaggio del Master... Orrore! Musica del diavolo!

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venerdì 6 maggio 2011

Cosa bolle nella pentola del weekend?

Nonostante la calma apparente, che altrimenti sarebbe una calma reale anzichè apparente, il mondo che ruota attorno a Sandropan è in grande fermento.

A cominciare dal Maestro, allenatissimo ed in ottima forma, pronto per affrontare a testa alta l'impegno agonistico di Riva del Garda.

Nel frattempo anche il discepolo Max di KK Garage è indaffarato per accogliere i partecipanti al test Pinarello che si svolgerà domani (info qui)

Ma le più grosse novità stanno bollendo nel pentolone della Bramones Production, la fantomatica (ma non troppo, anzi sempre più vera) casa di produzione dove, a dire la verità, negli ultimi tempi la parte del leone la sta facendo il Figliuolo, mentre il Padre, sempre più preso dagli allenamenti, recita il ruolo di anziano supervisore.



In uscita tra poche ore uno spettacolare video di matrice ciclistica (Abbiate pazienza, ma non possiamo anticiparvi altro...), e nel frattempo se vi sentite romantici gustatevi questo Romeo & Juliet in chiave moderna, firmato Bramones Production.






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giovedì 5 maggio 2011

Sandropan Risponde

Egr. Sig. Maestro,

sfogliando la Gazzetta di oggi ho trovato un articolo in prima pagina il quale annunciava a caratteri cubitali la Sua presenza in quel di Odolo per la Conca D'Oro di domenica.
Cosa sa dirci di tutto ciò?
Le voci che girano nell'ambiente delle ruote grasse sono fondate?
Partirà in griglia d'onore insieme con i più forti: Marzio Deho, Lazzaroni, Pallhuber ecc ecc?

Un saluto con amore (sportivo)
Suo discepolo

D.V.



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Carissimo Discepolo,

non ho avuto modo di leggere la Gazzetta di ieri, credo tuttavia che abbiano usato il mio nome per vendere più copie, o forse saranno stati gli stessi organizzatori a spargere la voce a fini propagandistici. Cose che capitano, la notorietà ha il suo rovescio della medaglia.

Per questa domenica pensavo di fare una garetta tranquilla e non troppo lontana, e se possibile alla mia portata come difficoltà. C'era giusto giusto Cassano Magnago, che è un bel percorso da fare a tutta, con in mezzo quel bel salitone spaccagambe di quelli fatti apposta per far impazzire i cardiofrequenzimetri e dove anche nelle edizioni degli anni passati ho potuto esprimermi al meglio...

http://www.newsciclismo.com/ud/index.php?option=com_content&view=article&id=2656:8-maggio-a-cassano-magnago-mtb&catid=40:prossime-gare&Itemid=58


...ed invece ecco che spunta la Coppa Italia Udace per le categorie giovanili, figuriamoci se il Figliuolo se la voleva perdere. E così pronti via sabato si parte per Riva del Garda, non per la GF Conca d'Oro, ma per una gara che, a giudicare dalle foto pubblicate sul sito e dall'altimetria, sembra promettere bene.
E visto che oltre ai Figli possono correre anche i Padri, spero prorpio di poter fare bene, e di essere un esempio illuminante di mediocrità per tutti i Sandrofans trentini.

http://www.pederzolli.it/coppaitalia/

Segui sempre il tuo Maestro

Sandropan



PROBLEMI DI CUORE, AFFARI, SALUTE?   
SCRIVETE A "SANDROPAN RISPONDE"
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martedì 3 maggio 2011

Vizzola über alles

Ecco la classifica, in base al numero dei partecipanti, delle tre gare mtb di questa settimana in provincia di Varese.


1° VIZZOLA TICINO (Circuito dei Parchi)
445


2° COCQUIO TREVISAGO (Valli Varesine)
141


3° JERAGO (Sport & Sports)
120


Vince, anzi stravince Vizzola, confermando l'altissimo indice di gradimento delle gare di questo circuito. E, se è vero che parte di questo successo è dovuto all'apertura ai non tesserati, è anche vero che di tesserati ce n'erano tanti, basta guardare le classifiche per vedere molti nomi noti.
La formula del Circuito dei Parchi sembra essere vincente, ed uno dei motivi è forse da ricercare nel fatto che, al di là del tesseramento e dei percorsi più o meno facili, per un ciclista "normale" è più motivante gareggiare quando si è tutti in un unico calderone, piuttosto che affrontare la realtà del confronto con pochi e allenatissimi avversari di una categoria divisa per età, come succede nelle gare Udace o Fci (Sandropan ne sa qualcosa).
In altre parole quando in una gara di tanti iscritti che corrono tutti assieme vieni passato da un gruppone la cosa non è così dolorosa come quando in una gara di pochi a batterti è il tuo nemico, che ha un nome e un cognome e tu sai quanto possa essere arduo batterlo in futuro.

Il secondo posto se lo aggiudica Cocquio Trevisago, gara che si preannunciava come difficile (e che lo è stata davvero) e per questo ha richiamato un gruppo relativamente ristretto di agonisti. Se poi vogliamo dirla tutta forse è stato meglio così, perchè sia il percorso, corto e in single track ,che la logistica della gara in un paesino un po' arroccato e con pochi parcheggi non sembravano adatte ad un evento di grandi numeri.

All'ultimo gradino del podio troviamo la gara di Jerago, dello Sport & Sports, circuito che avendo tappe tutte le settimane può contare su un folto guppo di aficionados che, per i punti in campionato o per spirito di gruppo, seguirebbero il patron Catizzone in capo al mondo (e quasi lo fanno davvero, se pensiamo a dove sono situate certe gare). Ed infatti nonostante la spietata concorrenza della settimana si difende alla grande con ben 120 concorrenti (A differenza degli altri numeri quello di Jerago è netto, cioè non comprende gli eventuali iscritti che non hanno ultimato la gara).

Alla fine quello che più impressiona è il numero di partecipanti totale, ben 706, che per 3 gare a pochi km di distanza tra loro non sembra affatto poco.

E se, giunti a questo punto, ci volessimo chiedere il perchè di queste considerazioni? Che cosa vogliono dire? Perchè un post di questo genere? Ha senso tutto ciò? Da dove veniamo? Ci sarà vita su altri pianeti? Esiste un aldilà? Le stagioni stanno davvero cambiando?




 

domenica 1 maggio 2011

Mtb Cocquio Trevisago: 15 euro per un eroismo



Nel giorno della beatificazione di J.P. II, Sandropan non ci sta a passare in secondo piano, e, contro ogni previsione della vigilia, alimenta la sua notorietà compiendo un qualcosa che non si sa bene se si possa definire un eroismo, una prodezza, o addirittura un miracolo, come già viene definito dai Sandrofans presenti in massa a Coquio Trevisago.

Ma, cari piccoli lettori, questo è solo l'epilogo della giornata. Per capire bene cosa sia successo a Cocquio bisogna tornare indietro di qualche ora, ovvero alle 8.30 circa di questa mattina, orario di arrivo del Maestro & Son nel ridente paesino situato nei pressi del lago di Varese.

(E' solo per rendere più piccante il racconto della giornata che ricordiamo come Cocquio Trevisago sia salito un paio d'anni fa alla ribalta delle cronache per il Delitto delle Mani Mozzate. Ma questo non ha nulla a che fare con il racconto che state per leggere)

Insomma, dicevamo, verso le 8.30 Sandropan va a completare l'iscrizione pagando i dovuti 15 euro  (Il bambino non paga) poi beve un caffè, firma qualche autografo e si prepara per effettuare un giro di prova.

Ed è qui, carissimi amici, che per il Maestro inizia un calvario fisico e psicologico a dir poco terribile.

Sandropan soffre il terreno umido, i sassi viscidi e le discese ripide, e la gara è fatta di discese ripide su sassi viscidi e terreno umido, alternate a discese viscide su sassi umidi e terreno ripido.
Senza contare le salite, che non vi stiamo a descrivere ma lasciamo alla vostra pregiatissima immaginazione.

Sono attimi cruciali. Il Maestro si rende conto che la sua sopravvivenza è fortemente a rischio, ed a metà del giro di prova si trova vicinissimo alla decisione di giocarsi un RPDP (Ritiro Prima Della Partenza).

Ma poi Sandropan pensa. Cosa pensa? Pensa che in fondo ha già pagato i 15 euro, e pensa che 15 euro non sono tanti ma valgono 30.000 delle vecchie lire, oppure 10 litri di benzina, oppure 1 kg di parmigiano reggiano, oppure qualche kg di pane, qualche birra media... insomma per farla breve decide che vabbè facciamo che fare anche sta gara che mi sono svegliato ad un'ora impossibile e pure mi sono iscritto e se ora non la faccio mi sento proprio un P.

E così, salita dopo salita, sasso viscido dopo sasso viscido, non si sa bene come ma Sandropan completa i suoi tre giri di percorso senza nemmeno arrivare ultimo, ma piazzando un glorioso nono su dodici che avrebbe sbancato anche il più esperto bookmaker inglese.

Sandropan, illumina il nostro cammino!



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