mercoledì 26 giugno 2013

Sul foruncolo sul culo


Cosa sarà mai un foruncolo sul culo? Un foruncolo sul culo è un foruncolo sul culo, direte voi. 
Niente di più falso. Per un ciclista un foruncolo sul culo  non è un foruncolo sul culo, è qualcosa di molto di più importante. A partire dalla posizione geografica. Il foruncolo sul culo del ciclista non è in un punto del culo a caso, ma si interpone con una geometria perfetta nel punto dove il culo preme sulla sella, a destra o a sinistra, dipende. Ad ogni pedalata corrisponde una compressione culo-foruncolo-sella ed una decompressione sella-foruncolo-culo, e ad ogni ciclo di compressione/decompressione si vedono le stelle.

Il mio amico stregone, un vecchio compagno di classe che di professione fa il medico, mi ha consigliato di annegare il foruncolo nell'ittiolo. Gli ho dato retta e devo dire che il metodo funziona. Il foruncolo sul culo prima c'è e poi  non c'è più, è annegato nell'ittiolo. Oh, povero foruncolo sul culo, che brutta fine che ti ho fatto fare, come sono stato cattivo, mi sono fatto prendere la mano, avrei dovuto sopportare, cercare di avere pazienza, tu in fondo non avevi colpe, forse te ne saresti andato via da solo. Col tempo ho capito che non c'è affatto da preoccuparsi, perché in realtà il foruncolo, anche quando lo si bombarda con le creme antibiotiche, non defunge; egli si sa nascondere molto bene e presto o tardi, quando meno te lo aspetti, si rifà vivo.

Ho provato a risolvere il problema - non dobbiamo mettere la testa sotto la sabbia, dobbiamo ammettere che di problema si tratta - anche con le buone maniere. 
Quella volta gli ho perfino dato un nome, l'ho chiamato Genesio, come la salita del San Genesio che avevo fatto il giorno prima quando il foruncolo aveva fatto la sua feroce apparizione sul culo. E' stato durante la Marathon Bike della Brianza e il mio amico Genesio mi ha aiutato ad andare più forte, perché grazie a lui non vedevo l'ora di tagliare il traguardo. Ecco come il piccolo Genesio ha avuto il potere di rendere ancora più eroica l'impresa.

Il foruncolo sul culo non è dunque solo un nemico, ma anche un amico. Un amico un po' antipatico al quale, forse per un po' di masochismo o per rassegnazione si finisce  per affezionarsi, così come capita a volte con qualche amico vero.
E' dunque il foruncolo sul culo, e non il cane come si è sempre pensato, il miglior amico dell'uomo? Probabilmente no. Però quel 8' 09" di ieri sera sul giro dell'autodromo di Monza, a solo cinque secondi dal mio personal record, un po' lo devo a lui.
Concludo dunque questo post, spaparanzato con mezzo culo fuori dalla sedia così che il foruncolo se ne stia tranquillo e rilassato oltre il bordo, e aspetto con ansia la prossima settimana, quando sarò a Londra e non potrò andare in bici; cercherò di prenderlo di sorpresa e gli darò una stoccata che per un po' lo convincerà a lasciarmi in pace. Spero.

martedì 18 giugno 2013

Tante cose, quasi tutte di poco conto, tranne una che è seria.



Alla fine Mulas non mi ha battuto. Cioè, mi ha battuto sulla salita del Cancello, dove ho migliorato di 20 secondi il tempo della scorsa settimana quindi alla fine sono soddisfatto comunque, ma sul Lissolo ha dovuto cedere al mio strapotere psicologico. Se consideriamo che il Cancello vale 6 punti e il Lissolo 7, appare chiaro come anche l'uscita di domenica sia stata a mio favore. Bene. Domani iniziano gli esami di maturità del Figliuolo. Presto sapremo se ha fatto bene a smettere di gareggiare o se sarebbe stato meglio che continuasse a fare il ciclista. Fa un caldo cane, e sono incasinatissimo col lavoro. Tra una decina giorni tornerò a Londra e perderò tutto l'allenamento che faticosamente sto ricostruendo, rubando qualche ora qua e là la sera per andare in autodromo. L'autodromo giovedì sarà chiuso, non mi ricordo perché ma c'era un cartello all'ingresso, ma la notizia buona è che probabilmente sarà aperto domani, quindi un saltino forse ce lo farò. Nel frattempo mi sono iscritto al Windsurf Club Valmadrera, chissà che ricominci a fare surf davvero. Appena avrò tempo mi ricomprerò una muta a mezze maniche, la mia è distrutta. Smanettando ho trovato il blog di Chico Forti e l'ho aggiunto all'elenco dei blog preferiti qui a fianco. Io l'ho conosciuto personalmente ai tempi del windsurf, e da più di dieci anni seguo la sua vicenda che, nonostante i tanti sforzi dei suoi amici, incredibilmente non riesce a raggiungere la popolarità che meriterebbe. E pensare che YouTube è zeppo di video cretini con milioni di visite.

sabato 15 giugno 2013

Ciclisti e ciclisti



Ci sono due tipi di ciclisti, quelli veri e quelli finti.
Il Cazza probabilmente è uno di quelli veri, mentre io credo -anzi sono sicuro- di essere un ciclista finto.
Gli dico: Usciamo, ma facciamo giretto, perché domani devo fare girone in mountain bike con Mulas, non mi devo distruggere oggi.
Mi risponde: Ochei, anche a me va bene fare giretto.
Lo so che sta mentendo, ma faccio finta di niente perché da quando non faccio più le gare ho perso il giro di amici e sono costretto a tenermi buoni quei pochi che mi sono rimasti.

La sua tattica da vero ciclista è sempre quella: Mi porta in zone che non conosco, su strade dove non sono mai stato. Vai a sinistra, svoltiamo a destra, saliamo qui per poi scendere lì.
Alla fine i chilometri sono settanta, che per un ciclista vero sono giretto ma per me sono girone.

E così domani Mulas avrà vita facile e potrà vendicarsi della cocente sconfitta di domenica scorsa sulla Salita del Cancello. dove so già che attaccherà prima degli ultimi due tornanti. Io cercherò di reagire, ma lui lo avrà previsto e avrà conservato delle energie per darmi la stoccata finale.
Però io avrò la scusa di avere fatto quei settanta chilometri oggi.

venerdì 7 giugno 2013

Monza mon amour


Questa settimana, per la prima volta nel 2013, sono riuscito ad andare in autodromo con la bici da corsa. Anzi sono andato ben due volte, martedì e giovedì.
Non ce n'è, quei cinque chilometri e otto di asfalto del circuito di Monza hanno sempre un gran fascino; peccato solo che qualcosa sia cambiato rispetto agli anni scorsi.

Probabilmente il giro si è allungato, e non misura più cinque chilometri e otto. O forse è il chilometro che si è allungato, ed è diventato un po' come il miglio terrestre. Oppure, e questa mi sembra l'ipotesi più probabile, il circuito che prima era in pianura ora è in salita.
Qualcosa deve essere successo di sicuro.

domenica 2 giugno 2013

Uscita in compagnia da solo, con il cuore pieno di malinconia.




Dunque sono ancora qui, nonostante il lavoro che mi sta massacrando e la bici che mi sta massacrando perché a causa del lavoro le rare uscite in bici sono diventate sinonimo di sofferenza.
Per fare brevemente il punto della situazione posso dirvi che la settimana scorsa ho sconfitto Mulas l'Eletto sul Colle Brianza, ma ahimè sono anche costretto a riferirvi che questa settimana l'ex Campione Italiano Acsi 2001 si è vendicato, e l'uscita di ieri si è conclusa in un pareggio ai punti ottenuto solo grazie ad un giudice compiacente (io).

Quella di oggi invece era la giornata ideale per una bella uscita in compagnia, magari in mountain bike.
Ma il Figliuolo ha fatto finta di dover studiare per la maturità, Il Cazza ha fatto finta di niente, Franc era in preda a un jet leg di una decina di ore, e così l'uscita in compagnia l'ho fatta lo stesso, ma da solo.
E pensare che fino ad un annetto fa ero Sandropan il Campione, il vincitore della gara di Canegrate nel 2002 nonché vice campione provinciale Udace 2010 categoria gentleman, premiato dal comitato di Milano con un ciondolo d'argento a forma di pignone che ancora conservo tra i miei ricordi, ero applaudito dalle platee, osannato dalle masse, idolatrato dalle fans, e di compagni di bici ne avrei potuti trovare a decine, se non a centinaia.
Ma il tempo passa, il mondo cambia, il clima muta e i divi tramontano. Sarò costretto a farmene una ragione.