sabato 29 dicembre 2012

Sandropan rompe le pepè quelle belle



E' fin troppo ovvio. Visto il periodo dovrei, visto che qualche disperato lettore del blog pare esserci ancora, scatenarmi facendo a tutti i più sentiti auguri di buon anno, buone feste e roba varia. Dovrei farlo, anzi stavo per convincermi a farlo, proprio ieri dicevo tra me e me adesso faccio gli auguri sul blog, magari metto anche qualche bella decorazione, o qualche musichetta, un meu amigo Charlie Brown che parte da solo all'apertura della pagina, e invece questa mattina, proprio questa mattina, durante un placido giretto con la bici da montagna all'interno del parco di Monza, una delle pepè si è improvvisamente e tragicamente rotta.

E così, per una strana forma di protesta, ho deciso di soprassedere con la storia degli auguri per parlare della pepè rotte, concedendo loro, prima di buttarle via, l'onore di una foto pubblicata sulle Cronache di Sandropan.
Per fortuna ci sono le pepè di scorta, quelle vinte da Lollopan tempo fa alle premiazioni del Master Sport & Sport che, come spesso accade con le cose economiche, assolvono alla medesima funzione e durano di più. Chissà perché.

Forse i ricchi si lamentano meno dei poveri quindi quando un ricco rompe le pepè belle ne compra un altro paio senza lamentarsi quindi sarebbe stupido farle robuste?
Oppure sono i poveri che per non sentirsi poveri comprano le pepè belle  e quando le rompono si rassegnano per paura di fare brutta figura, mentre i ricchi, che essendo tali se ne fregano di fare vedere che sono ricchi quindi comprano le pepè economiche, se le dovessero rompere farebbero un sacco di storie, quindi meglio vendergli le pepè economiche ma robuste?
Personalmente propendo per questa seconda ipotesi.
Vabbè, dopo queste disquisizioni sulle strategie di marketing dei fabbricanti di pepè, vi saluto caramente.

Sandropan




mercoledì 26 dicembre 2012

Cattiveria

Perchè a Natale Sandropan si sente più cattivo, anziché sentirsi più buono come succede a tutti gli altri bambini?
La risposta a questa domanda potrebbe essere complessa e articolata, e portarci molto lontano. La si potrebbe forse cercare nel suo inconscio, inquietato da un incubo ricorrente dove il Maestro è a bordo del suo scooterone sotto ad una fredda pioggerellina nel traffico feroce di Milano, così fitto e così immobile che per guadagnare metri deve andare sui marciapiedi e passare in mezzo ai giardinetti, mentre le luci dei centri commerciali lo abbagliano e cori di bambini lo circondano cantando all'infinito I wish you a merry christmas, I wish you a merry christmas, I wish you a merry christmas and a happy new year.
Ed ora eccolo in mezzo a una folla di parenti di ogni età, sommerso da addobbi, pecorelle, carte argentate, colorate, decorate, stelle comete, lucine intermittenti, vassoi di tartine, pandori, angioletti, re magi e panettoni possi. Esausto, in preda alla nausea e all'ubriachezza cerca di nascondersi, ma i parenti sono sempre di più, sono decine di bambini, centinaia di vecchie, migliaia di cognati, che adesso si muovono come zombi e parlano lingue antiche sconosciute. Sandropan urla mentre una vecchia col berretto da babbo natale si aggrappa ad una gamba cercando di azzannarlo, ma prima che la vecchia riesca a morderlo si risveglia di soprassalto, sudato fradicio, nel suo letto. E' il 26 dicembre, l'incubo, anche per quest'anno, è finito.

 

domenica 16 dicembre 2012

Sandropan ha scherzato col fuoco


Eh sì, cari piccoli amici del blog, vi sarete accorti anche voi che da un po' di tempo a questa parte Sandropan è stato un po' troppo sicuro di sé stesso; ha giocato col fuoco e, come a volte capita a chi lo fa, si è scottato. Infatti, dopo avere faticosamente costruito la sua blog-creatura che lo stava rendendo ricco e famoso, ha pensato bene di buttare tutto alle ortiche, prima con tutta questa storia di chiusure e sospensioni, poi smettendo di scrivere addirittura per intere settimane, dando dimostrazione esplicita di totale menefreghismo.

 Il risultato è che pian piano i lettori sono andati via, e ora non ce ne sono quasi più. Basta, fine, stop. Anche gli irriducibili si sono stancati di assecondare le bizze di un Sandropan sempre più affetto da divismo.

E il Maestro che dice? Assolutamente niente. Anzi, non solo non dà nessuna importanza al problema, ma sembra perfino essere contento di avere pochi visitatori. Insomma dice che così può scrivere quello che gli pare senza sentirsi condizionato (Ma quando mai si è sentito condizionato??).

Vabbè. Vi è piaciuto il post, ammesso che lo abbiate letto? Probabilmente no. Lo avete trovate utile? Nemmeno. Interessante? Per carità. In compenso siamo sicuri che saprete apprezzare moltissimo questo video, scoperto dal Sublime nelle sue lunghe navigazioni in rete alla spasmodica ricerca di trash.
E questa, ragazzi, è autentica spazzatura! Yeaahhh...

sabato 15 dicembre 2012

Back To Brianza




E così, dopo la lunga tournée lavorativa in terra straniera, frastornato dalle luci dello shopping natalizio, annoiato dalla quantità di mezzi pubblici, affamato di spaghetti e di notizie della politica nostrana, Sandropan torna a casa. 
Certo, Londra sarà anche affascinante, ma volete mettere la Brianza innevata, i favolosi ritardi di Trenord, la pizza col salame piccante e l'emozione di quando in bici si passa davanti alle ville del Berlusca?




sabato 8 dicembre 2012

Abbiate pazienza

Sandropan non scrive perchè non può, ma se potesse scriverebbe, quindi appena potrà scriverà.
Detto tra parentesi il Maestro aveva anche un paio di fotone carine ma, ahimè, dall'iPad oggi non riesce proprio a caricarle...

domenica 25 novembre 2012

Sandropan c'è o Sandropan non c'è?

Se non conoscessimo Sandropan e dovessimo giudicare dai fatti, cioè da un blog che ultimamente è molto, ma molto poco aggiornato, potremmo pensare che Sandropan c'è, ma che potrebbe anche non esserci; ma poichè lo conosciamo molto bene, anzi diciamo che è colui che conosciamo meglio di chiunque altro, possiamo tranquillamente affermare che sì, Sandropan c'è, senza ombra di dubbio.
Perchè il Maestro c'è anche quando non si vede, e per dimostrarvelo vi diamo in omaggio questa foto che il Superbo si è autoscattato pochi minuti fa, al termine della tradizionale faticosissima uscita domenicale in bici da strada.


Forse qualcuno tra voi potrebbe manifestare qualche perplessità per la qualità della foto, per l'inquadratura, o anche solo per il fatto di essere fuori fuoco, ma non fateci caso più di tanto. Consideratela una forma di snobbismo da artista alternativo, e forse anche un'astuzia del Maestro per mettere alla prova la fedeltà dei Suoi discepoli.
Come se il messaggio volesse essere "Accontentatevi, perchè questo è ciò che vi posso dare in questo momento".
E come non dargli ragione anche questa volta?

 

sabato 17 novembre 2012

Sandropan TV: Mulas arroga dottu


Carissimi Sandrofans ascoltatori di Sandropan TV, ecco a voi un nuovo documento esclusivo: L'intervista rilasciata da Antonio Mulas domenica scorsa a Garbagnate.

Il lato interessante del documento video che stiamo per proporvi riguarda l'atteggiamento remissivo del Mulas, che appare pentito per il successo di qualche settimana fa e assolutamente disposto a tornare nei ranghi pur di non dispiacere al Maestro ed essere riammesso nella grande famiglia dei Discepoli.

Purtroppo i fatti sembrano mettere in dubbio la sincerità delle sue parole, poichè oggi, a soli sei giorni di distanza dall'intervista, l'ex Eletto è salito sul secondo gradino del podio della gara di cross di Fontaneto.

Come reagirà Sandropan? Riuscirà a perdonare la pecorella che di tanto in tanto si smarrisce? Gli impedirà di andare a corrrere in Piemonte costringendolo a partecipare solo alle più ostiche gare lombarde?

domenica 11 novembre 2012

Sandropan TV al Ciclocross di Garbagnate


Sandropan, che in questo periodo non può gareggiare e anche se potesse forse non lo farebbe, non vuole stare troppo a lungo lontano dai suoi Discepoli.
Per questo oggi si è recato insieme alla troupe di Sandropan TV a Garbagnate Milanese, per assistere alla gara di ciclocross e fare il tifo agli atleti che hanno sfidato il maltempo per recarsi all'importante appuntamento agonistico ciclistico.
Ed ecco quindi, Signori e Signore, il primo imperdibile servizio di Sandropan TV live from Garbagnate.

domenica 4 novembre 2012

Ravvedimento sincero, o no?




Dopo il fattaccio di sabato scorso l'ex-Discepolo Mulas sembra essersi ravveduto.

"Maestro, ti prego di perdonarmi, perchè ho sbagliato... Per dimostrarti che mi sono pentito ieri sono ritornato nella mia solita posizione, nonostante corressi in Piemonte...
Tuo (spero ancora) Eletto "

Anche i fatti sembrerebbero dimostrare la sua sincerità, e i terzuitimi posti delle gare del weekend sono un dato di fatto del quale non si può non tenere conto.

E Sandropan? 
Dopo la doccia fredda nel vedere un suo Discepolo sul gradino più alto del podio, ora sembra un po' più tranquillo. Ma ci vorrà tempo perchè il Sublime, tanto profondamente turbato, possa dimenticare.

Dove ho sbagliato? E' stata colpa mia? Il mio mediocre influsso non ha i più i suoi mediocri effetti?
Forzatamente lontano dalle gare almeno fino a fine anno, il Maestro sabato ha sentito il bisogno di infliggersi una punizione per chetare i Sensi di Colpa.
Ed è per questo che si è spinto, in sella alla sua fedelissima Tronitus, fino all'Alpe del Vicerè, soffrendo ad ogni metro di salita e combattendo duramente contro l'Istinto di Sopravvivenza che gli urlava di tornare indietro.

Bravo Sandropan, nonostante tu abbia chiuso il blog, non ti sei astenuto nel dare una grande lezione di coraggio e umiltà a tutti i tuoi, spesso ingrati, Discepoli.


domenica 28 ottobre 2012

Epitaffio


L'onda lunga dell'effetto chiusura del blog del Maestro sta producendo i suoi devastanti effetti.
Siamo sinceri, un po' lo prevedevamo, qualcosa era stato messo in conto. Però nessuno, tantomeno Sandropan, pensava che si potesse giungere a certi livelli.

La notizia di ieri è scioccante. Antonio Mulas, l'Eletto, ha vinto la gara di ciclocross di Vinzaglio.
Ma no! Come è possibile? Si saranno sbagliati, avranno appeso la classifica al contrario, sarà stato da solo, saranno caduti tutti, i giudici si saranno addormentati.
Invece no. Ciò che leggiamo sul sito del Master è inequivocabile:

"Finalmente anche il senior Antonio Mulas può addormentarsi fra le braccia della dea vittoria. Aspettava questa giornata da due anni  e finalmente questa chicca la può condividere con la sua simpaticissima fidanzata Katia dopo aver condotto alla ragione sia Cristian Garbo  che Massimiliano Salvia."

Proprio lui, il Discepolo per eccellenza, il seguace, l'allievo... l'Eletto! Colui che ci aveva abituato a quegli splendidi ultimi, penultimi e terzultimi piazzamenti che lo avevano avvicinato spiritualmente al Maestro più di ogni altro discepolo.
Sandropan è in preda allo sconforto, ha passato una notte insonne e da ieri sera il suo bel viso è solcato dalle lacrime. Pensa ai suoi insegnamenti sulla virtù della Mediocrità che domina il mondo, sulla gioia di arrivare in fondo alla classifica, sul sano orgoglio di mettersi in griglia sapendo già che non ci sarà storia, che la battaglia è persa dall'inizio. La Mediocrità dalla quale ci lasciamo piacevolmente pervadere abbandonandoci totalmente ad essa, senza alcun timore di fare brutte figure. Stile di vita del quale andare orgogliosi. Mediocrity Pryde.

E ora che il buon, mite, mediocre Antonio Mulas è passato dall'altra parte, che succederà? Saremo costretti ad assistere alla pietosa metamorfosi che nel giro di poche gare ci restituirà un Campione al posto di un Brocco?
Troverà Mulas la malefica "fiducia in sè stesso"? O forse "si renderà conto dei propri mezzi"?
Lo vedremo rifiutare i cioccolatini perchè fanno male? Si ucciderà di insalate bresaola risi in bianco cotolette di pollo spinaci e barbabietole che pare alzino il tasso di ematocrito se se ne mangiano dei chili? Diventerà come quelli là che non capiscono come faccia un Mediocre a divertirsi?
Sarà anche lui uno di loro?
Forse. Ma non per noi. Noi ce lo ricorderemo sempre com'era, con la stessa espressione di quando alle gare su strada perdeva il gruppo dopo cinque minuti. O quando sul Colle Brianza si fermava di colpo e diceva, con spiccato accento sardo, "non ce la faccio più".
Caro Antonio ex Discepolo, per noi quella vittoria non c'è mai stata, e non ce ne saranno mai altre. Per questo noi non ti odieremo, ma ci limiteremo a cancellare il tuo numero dai nostri cellulari.

Caro Antonio ex Discepolo ex Eletto, porteremo il tuo ricordo, per sempre, nei nostri cuori.




mercoledì 24 ottobre 2012

Pigropan



Ok ok ok, avete ragione. D'accordo che il blog è chiuso, però non è che si può stare così tanto tempo senza scrivere nulla.
Ma cosa scrivo, visto che in bici vado solo di domenica (e faticosamente), le gare non le posso fare almeno fino a dopo Natale e soprattutto sono costretto a lavorare come uno schiavo ai tempi degli schiavi?
Potrei parlarvi di quella volta a Canegrate, quando vinsi la gara amatoriale di mountain bike esaltando il folto pubblico che mi applaudiva entusiasticamente mentre staccavo Tony The Tiger of Oleggio, oppure potrei scrivere il racconto di quando sono stato premiato come vice-campione provinciale Udace di Milano categoria gentleman, tanto per fare un paio di esempi.
Ah, come sono sicuro che sareste tutti entusiasti di leggere delle mie prodezze! Ma purtroppo in questi giorni il tempo è davvero poco, e sono costretto a rimandare.
Spero però che sappiate cogliere come gesto di buona volontà la pubblicazione della nuova header del blog (dove peraltro se ne ufficializza la chiusura), e che a me mi piace molto, e che anche a Lollopan ci è piaciuta molto visto che l'ha fatta lui, e che spero ci piaccia molto anche a voi.


Alla prossima

Sandropan



domenica 14 ottobre 2012

Cerro Ciclocross: C'ero.

Sandropan esorcizza le sue paure e torna sul luogo del delitto, proprio lì in quel Cerro Maggiore dove il primo luglio si è ucciso la spalla e dove oggi si svolgeva la gara di apertura della stagione di ciclocross.
Ma questa volta, anzichè indossare le scomode vesti di corridore, il Maestro ha scelto di recitare il ruolo di semplice spettatore, calandosi umilmente tra la folla per incitare alcuni Discepoli presenti sul campo.

Come va interpretato questo gesto? Quale messaggio ha voluto trasmettere oggi l'amato Maestro di Vita? Tornerà? Non tornerà? Tornerà senza tornare?
Ancora una volta le gesta di Sandropan sono avvolte nel mistero.

Il Discepolo Füma in adorazione
 

domenica 7 ottobre 2012

Satisfaction


Certo,  un bel po' di male, di disagi, di weekend e vacanze saltate, di soldi spesi, di tempo perso, di casini col lavoro, di tram bus metro in sciopero treni in avaria in ritardo senza aria condizionata strapieni eccheccazzo trenitalia come nel terzo mondo, di fisioterapia, di ginnastica bastone avanti indietro in alto a metà arrivo a toccare non arrivo soffro ma ce la devo fare, di notti nel letto che dove ti giri è peggio di com'eri messo prima.
Però la volete mettere la soddisfazione di ricominciare (faticosamente) a fare sport?







giovedì 4 ottobre 2012

Discepoli, adesso basta!

Ancora un caso di emulazione, ancora un Discepolo che per far piacere al Maestro e convincerlo a rinunciare alla chiusura del blog compie un insano gesto.
"Volevo diventare come Lui" è la frase più ricorrente. Ed ecco un altro padre di famiglia che si sacrifica, nel nome di Sandropan.
L'omero, la scapola, la cuffia dei rotatori, poco importa; l'importante è essere simili al proprio Idolo, pensando di fargli piacere.
Invece Sandropan soffre per l'altrui sofferenza, e si appella ai Discepoli che ancora stanno meditando di buttarsi dalla bici per atterrare di spalla, implorandoli di cambiare idea.
Ma serviranno questi appelli a rasserenare gli animi di coloro che, in assenza il Maestro, sentono la terra mancare sotto ai loro piedi?

Virginio Pinato, Gran Discepolo nonchè Fornitore Ufficiale delle bici del Maestro

Sandropan con il Discepolo Cazza

domenica 30 settembre 2012

Che noia la domenica pomeriggio...

Da quando ho chiuso il blog non so più cosa fare...

Clicca sulla foto e conta i Sandropan (Courtesy of Lorenzo Bramati)

mercoledì 26 settembre 2012

Sandropan intervista sè stesso

Non c'era altra scelta. La chiusura delle Cronache di Sandropan ha suscitato diverse reazioni stupite, non solo tra i commentatori (in verità pochi, ma questo non è un blog dove i lettori interagiscono un granchè), ma anche tra amici, parenti e conoscenti del Maestro di Vita.
Era necessario quindi dare dei chiarimenti, e la migliore soluzione possibile tra le tante prese in considerazione è sembrata quella di un'auto-intervista, nella quale Sandropan si  potesse rivolgere delle domande e darsi delle risposte.
Una lunga intervista dove un Supereroe a trecentosessantagradi svela tutti i segreti che lo hanno portato al successo ed i motivi che lo hanno convinto a rinunciare alla notorietà per ritornare ad essere un uomo qualunque.

• Ho annunciato la chiusura del blog, pochi ci credevano ma alla fine sono stati smentiti perchè la chiusura è arrivata davvero. Poi è arrivata una sospensione della chiusura, e una sospensione della sospensione. Viene da pensare che dietro a questo gioco di sospensioni e chiusure ci possano essere degli interessi, o che questo sia un espediente per farmi pubblicità. Come rispondo a tutto questo?

Sì, capisco lo scetticismo e la perplessità dei lettori, ma posso assicurare che la decisione di chiudere il blog è stata una scelta ponderata e consapevole. Mantenere un blog significa pensare a cosa scrivere almeno ogni tre o quattro giorni. All'inizio è facile, si ha l'impressione di avere moltissimi argomenti di cui parlare, ma poi se si vuole continuare ad essere originali ed evitare di ripetersi la faccenda diventa molto più complessa. e questo è il motivo per cui la maggior parte dei blogger abbandona la propria creatura dopo pochissimo tempo.
Nel momento in cui ho capito che anche il mio blog stava scadendo ho preferito abbandonare, piuttosto che continuare rischiando di rovinare la mia reputazione.



• Forse la mia assenza dal mondo delle gare di bici ha influito nella decisione?

Mmm... sì, forse sì. In effetti il mio blog era molto incentrato sull'ambiente della bici e dei cinquantenni che fanno gli atleti, con il lato buffo e gli eccessi di quel mondo. Il mio allontanamente forzato ha senz'altro reso più difficile il mio mestiere di blogger.


• Sì, ma che bisogno c'era di chiudere il blog? Non sarebbe bastato parlare di qualcosa d'altro oltre che di bici?

C'era bisogno di una svolta radicale. Non avrei potuto mettermi di punto in bianco a scrivere post su altri argomenti... non lo so, non mi sembrava una cosa da fare. Ho pensato basta, chiudo e non se ne parli più.


• Non ho calcolato che questa chiusura del blog potrebbe allontanare i lettori che, leggendo un posto dove annuncio la chiusura, non verranno più a leggerlo?

Sì, ci ho pensato, e trovo normale che un blog chiuso sia molto meno visitato di un blog aperto. Ma avere tanti lettori non è mai rientrato tra i miei obbiettivi. Per avere un blog con tante visite bisogna fare altre cose, per esempio nel caso del ciclismo, pubblicare classifiche o foto, parlare di persone famose, fare commenti "seri" alle gare. Sul blog di Sandropan i personaggi di cui si parla sono poveri disgraziati come me. Ma mi va bene così, in alcuni periodi mi è capitato di scoprire di avere tanti lettori, ma questo ha solo avuto l'effetto di accrescere il mio stress da blog. Faccio un esempio: Tempo fa sono stato linkato da Virgilio, e mi sono trovato ad avere, per un brevissimo periodo, oltre mille visite al giorno. La cosa non mi ha fatto piacere, anzi devo confessare che questo aspetto di internet mi fa un po' paura.



• Perchè non vi parlo di Sandropan TV, il mio canale televisivo privato? Come può sopravvivere all'interno di un blog chiuso?

Beh, io credo molto nelle potenzialità della Sandropan TV, anche perchè tutti i servizi sono semplicissimi, di qualità scarsa e montati molto velocemente. Credo che assolutamente debba sopravvivere al blog, anche se chiuso.



• Bene, ho spiegato molte cose che sicuramente i Sandrofans che ancora saltuariamente bazzicano da queste parti saranno felici di leggere. Ma arriva ora la domanda più importante:
Come si spiega il fatto che il blog è chiuso ma allo stesso tempo continuo a pubblicare nuovi post, compreso questo? Non mi sembra una contraddizione?

Assolutamente no, nessuna contraddizione. Voglio fare un esempio, raccontandovi una specie di mini-parabola: C'era un baracchino di bibite sulla spiaggia dove all'interno c'era un tipo seduto ad aspettare i clienti. Un giorno questo signore si stufò di lavorare e decise di chiudere il baretto per stare anche lui sulla spiaggia. E così fece, ma ogni tanto, quando si aggiravano dei turisti in cerca di bibite, il buon uomo riapriva, per poi richiudere e tornare a prendere il sole.
La morale è che dopo la chiusura i turisti compravano ugualmente le bibite, ma il tipo del baracchino era più felice e rilassato, perchè non più obbligato a lavorare.



• Bellissima parabola, come al solito ho centrato l'obbiettivo. Ed ora l'ultima autodomanda:
Credo che un giorno potrò chiudere la chiusura?

 No... non credo. Penso piuttosto a delle sospensioni. La sospensione di una chiusura si può a sua volta sospendere, mentre una chiusura chiusa non si può richiudere, e alla fine mi troverei come prima con un blog aperto ed i problemi che ne conseguono.


• Bene, sono stato devvero esauriente nelle risposte, non mi resta che ringraziarmi per essermi concesso questa bellissima intervista e darmi appuntamento alla prossima sospensione di chiusura.



Sandropan intervista Sandropan (Foto Lollopan)

mercoledì 19 settembre 2012

Sospensione sospesa


Dopo la temporanea sospensione della chiusura annunciata ad inizio settimana, sospendo la sospensione chiudendo così nuovamente il blog.
Ma quali sono le mie prime impressioni dopo questa clamorosa chiusura?
Come mi sento? Cosa sto facendo? Come occupo ora il mio tempo libero?
Per avere una risposta a queste e ad altre domande vi rimando alla lettura di una interessantissima auto-intervista, che sarà pubblicata prossimamente su queste pagine.

A tout à l’heure
Sandropan



lunedì 17 settembre 2012

Chiusura temporaneamente sospesa per cause di forza maggiore



Ci scusiamo con i lettori del blog, ma siamo costretti a sospendere temporaneamente la chiusura del blog per mostrarvi questo eccezionale documento video di Sandropan TV che certifica la ripresa dell'attività ciclistica del Maestro.

(In alto: Sandropan in cima alla famosa salita del Lissolo)


sabato 15 settembre 2012

Blog Chiuso


Lo avete letto nel titolo del post, ed ecco che ne trovate la conferma.
Oggi, 15 settembre 2012, anniversario della nascita di Fausto Coppi, della battaglia di Ping Yang dove i giapponesi sconfissero i cinesi nonchè giorno di festa di indipendenza dell'Honduras, chiude UFFICIALMENTE i battenti il blog "Le Cronache di Sandropan".
Prendo questa decisione dopo qualche tentennamento, dovuto ad una certa affezione nei riguardi  di questa mia creatura alla quale nel corso di questi anni ho dato molte ore del mio tempo libero scrivendo oltre 550 articoli, tra i quali spiccano bellissimi racconti, poesie, parabole, fotoromanzi, videocronache e molte altre cose interessantissime.
Non volendo quindi cedere ai soliti sentimentalismi, decido di mostrare totale indifferenza e di saltare a piè pari la parte di saluti, ringraziamenti e convenevoli vari e concludo qui, bruscamente ed inaspettatamente, questo arido Post di Addio.


martedì 11 settembre 2012

Il Grande Dilemma dell'Ultimo Post

Prima o poi lo dovrò scrivere questo ultimo post.
Non farlo sarebbe una grave mancanza di rispetto verso il mio blog.
Però c'è un problema al quale non avevo pensato: Come faccio ad essere sicuro che l'Utimo post sia davvero l'Ultimo?
Non posso saperlo io che lo scrivo, ovviamente ancor meno chi lo legge.
Perchè tra il Primo post e l'Ultimo corre una grande differenza, ovvero il Primo è il Primo e non si discute, ma l'Ultimo rimane tale fino a che a un certo punto non ne compare un altro.
Oggi posso pensare in buona fede che quello che sto scrivendo sia davvero l'Ultimo, ma se tra una settimana o tra un mese decidessi di scriverne un altro?

Molti blogger scrivono l'Ultimo post senza volerlo. Mi è capitato più volte di entrare in qualche blog ormai in stato di abbandono, e di pensare chissà se l'autore di questo blog si ricorda ancora di averlo avuto. Magari non ha più nemmeno le password per accedervi. Leggo la data dell''Ultimo post, è di cinque anni fa, ma quello è un post come gli altri, che non lasciava presagire nulla di ciò che sarebbe avvenuto.
Sicuramente quel post non è stato scritto con intenzione, quello era un normale post che poi, chissà per quale oscuro motivo è diventato l'Ultimo.
Certo non è un bel modo di fare nei confronti di un blog; a pensarci è un po' come andare in vacanza e lasciare i pesci rossi in casa senza cibo, con la differenza che i poveri pesci dopo qualche giorno di sofferenza passano a miglior vita, mentre un blog rimane lì, immobile e abbandonato come quei pezzi di autostrada che ogni tanto ci fanno vedere in tv. Monumento a perenne testimonianza dell'incuria del suo autore.


Dunque, che fare?
Meglio non scrivere più nulla lasciando che un post diventi l'Ultimo per diritto di anzianità, oppure dare ad un post la dignità di essere l'Ultimo rischiando di deluderlo, magari dopo qualche anno di onorato servizio, se solo un bel giorno ci venisse voglia di scriverne un altro che ne usurperebbe il ruolo tanto ambito?


Sandropan nel 1977.  Sotto: I Ramones nel 1977



domenica 9 settembre 2012

Prove tecniche di Ultimo Post

E così è arrivato il momento di pensare all'Ultimo Post.
L'Ultimo Post è una cosa importante. Anche il Primo Post lo è stato, direte voi. Sì, è vero, dico io, lo è stato.
Però dire che l'Ultimo è l'Ultimo fa un certo effetto. L'Ultimo Bacio, L'Ultimo Tango a Parigi, l'Ultimo Momento, L'Ultima Spiaggia, l'Ultimo dei Mohicani. Insomma l'Ultimo non è uno dei tanti, è l'Ultimo e basta. Dopo l'Ultimo non ce ne sono altri, quindi bisogna pensare bene come farlo.
Potrei scrivere una cosa formale, tipo ringrazio tutti coloro che in questi anni hanno letto queste pagine eccetera eccetera.
Altrimenti tentare un'uscita di scena patetica, ricordando gli amici e gli avvenimenti passati.
Oppure potrei prendere la strada della multimedialità, magari un video messaggio su Sandropan TV.

E se invece l'Ultimo Post fosse proprio questo, cioè il post che parla dell'Ultimo Post?


venerdì 7 settembre 2012

Chiudo, non chiudo, chiudo?

E chi lo sa. Quello che è certo è che non ciòpiùvoglia. Dai, in fondo non c'è niente di male a non avere più voglia di seguire un blog.
E poi tutte le cose che hanno un inizio hanno anche una fine, ed è normale che il blog di Sandropan non faccia eccezione a questa regola.
Ah, già che siamo in vena di confidenze, Sandropan non esiste! Non esiste?? No, cioè esiste, ma sono io. E se volete sapere tutta la verità, sono veramente un Supereroe e un Maestro di Vita, anche se molto spesso, per senso di riservatezza, cerco di nasconderlo, soprattutto agli amici.

Quindi adesso, per tornare al discorso iniziale, come dire... mi sento legato, quasi obbligato, e penso che se per un bel po' di tempo mi sono divertito, ora questa storia del blog mi sta un po' stretta. E siccome mi piace fare le cose che mi piacciono e non quelle che non mi piacciono, in questo momento non trovo una motivazione per continuare.

Ho detto in questo momento, e se poi mi pentissi? Anche questo è vero, potrei pentirmi. Anzi, se devo essere sincero, un po' a questo blog mi sono affezionato anch'io.
Se non mi fossi affezionato sarei già andato nel pannello di controllo; basterebbe un clic per cancellare tutto.
Clic. Fine. Silenzio. Il nulla.
Sparite le foto, i video, i fotoromanzi, le cronache, le parabole, le poesie, i racconti, i commenti, i nemici, Alan, Tronitus e chissà quante altre cose che nemmeno mi vengono in mente.

Insomma, per stasera il blog non lo chiudo, domani chissà. Intanto penso a come potrebbe essere l'Ultimo Post. Ma ci vuole per forza un Ultimo Post?

Vabbè, ci penseremo, per ora vi saluto caramente.

Vostro Affezionatissimo
Sandropan


domenica 2 settembre 2012

Sandropan, Rocky e la prodigiosa premonizione


A due mesi esatti dall'incidente alla spalla, un motivatissimo Sandropan risale per la prima volta sulla bici da spinning.
Imposta la musica su iTunes in modalità random, fa partire il cronometro ed inizia a pedalare...

Quello che accade dopo è un inequivocabile segno del destino.

Sandropan, sulle note della colonna sonora di Rocky, casualmente (e non è affatto uno scherzo) impostata dal computer, si esalta e mentre pedala si riprende in video con la macchina fotografica sempre a portata di mano per documentare il momento.
Sandropan si rende conto di poter dire ancora la Sua.

Interessantissime le dichiarazioni alla fine del video, dove il Maestro fa perfino i nomi di alcuni suoi nemici, che alla luce di quanto avvenuto pare che in un prossimo futuro non debbano dormire sonni tranquilli.


giovedì 30 agosto 2012

Meglio Sandropan o Armstrong?

Meglio Sandropan che non si dopa ma non ha mai vinto niente o Armstrong che si dopa e ha vinto sette tour? Questione che potrebbe sembrare banale ma non lo  è affatto.
Ovviamente verrebbe da pensare che Armstrong sia comunque meglio di Sandropan, ma il pensiero immediatamente successivo è quello che si stia commettendo un peccato grave, pensando che uno che si dopa sia meglio di uno che non si dopa.

D'altra parte Armstrong non ha mai ammesso di essersi dopato, ed allo stesso tempo nessuno potrebbe mettere la mano sul fuoco sul fatto che Sandropan non abbia mai assunto sostanze che gli dessero un "aiutino" (Tutti sappiamo bene che non sarebbe nè il primo nè l'ultimo a farlo nell'ambiente ciclisti amatori).
Quindi se pensassimo che Sandropan sia meglio di Armstrong potremmo commettere un grave errore giudiziario, condannando un campione innocente a favore di un brocco colpevole.

A questo punto potremmo dire che la domanda iniziale è posta in modo ingannevole, e andrebbe riformulata così:
Meglio Sandropan che forse non si dopa ma non ha mai vinto niente o Armstrong che forse si dopa e ha vinto sette tour?
A questo punto se pensassimo che la par condicio fosse finalmente garantita commetteremmo un grosso errore, perchè avremmo potuto dire di Sandropan che forse si dopa e di Armstrong che forse non si dopa.
Ma cosa è meglio tra mettere in dubbio un'affermazione e una negazione?
Pensate che la cosa possa riguardarvi personalmente. Preferireste che dicessero di voi "forse si dopa" o "forse non si dopa"? Ecco che la questione si complica ulteriormente.

Nel tentativo di non scontentare nessuno potremmo stabilire un pari merito, ovvero dire che Sandropan non è nè peggio nè meglio di Armstrong, ed ovviamente viceversa.
Ma Sandropan si potrebbe offendere pensando di essere equiparato ad uno che si dopa, ed anche Armstrong non vorrebbe di sicuro essere paragonato ad un brocco come Sandropan.

Visto quindi che non è possibile stabilire un vincitore e nemmeno assegnare la parità, la questione rimane assolutamente aperta, e sarà un motivo di riflessione per i lettori del nostro caro blog durante il prossimo weekend.



sabato 25 agosto 2012

Sandropan batte Bitossi, Gimondi e Merckx



Ma non solo, batte anche la Zia Lisetta e un'altro bambino conosciuto in spiaggia.
Peccato solo che abbia perso la volata con Lollo il quale, nonostante lo scarso allenamento dopo un mese di Corsica, è riuscito ad assestare il tiro decisivo a fine gara balzando al comando della classifica generale provvisoria.

Il Maestro, sfavorito dai troppi sassi presenti nella sabbia ligure che rendevano il percorso più simile ad un ciclocross che a una gara su strada, dopo una gara condotta in testa è costretto a cedere nel finale a favore del Figlio, per l'occasione più volte baciato dalla Dea Bendata.

sabato 18 agosto 2012

Coppa Agostoni: L'Inchino a Sandropan


Ed ecco infine l'attesissimo video fornitoci dalle telecamere di Sandropan TV, nel quale si vedono chiaramente le delicatissime fasi della manovra di avvicinamento alla Casa del Maestro da parte del gruppo della Coppa Agostoni, che durante il trasferimento alla Villa Reale di Monza ha deviato il percorso per portare il saluto all'Infortunato.

Questa usanza dell'Inchino, molto simile a quella compiuta dalle navi da crociera in prossimità delle isole, non è affatto priva di rischi.
A riprova della pericolosità di tale manovra, nel video si vedono chiaramente alcune automobili che si trovano sul percorso nonostante questo tratto fosse presidiato da ore dagli eroici Vigili di Lissone.
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Non distinguibili nel gruppo, ma ci sono,  i grandi campioni del ciclismo internazionale (Voeckler, Pozzovivo, De Clercq,Visconti, Di Luca, Sella, Garcia Lopez giusto per fare capire il livello...) che hanno ritenuto opportuno ricevere la Benedizione del Maestro prima di affrontare i 180 durissimi chilometri della prestigiosissima gara.


venerdì 17 agosto 2012

Coppa Agostoni nel nome di Sandropan



Se Maometto non va alla montagna, la montagna va a Maometto.
Ovvero visto che Sandropan non può andare alle gare, le gare si fanno sempre più vicine, fino a disputarsi proprio sotto casa Sua.
E infatti oggi è stato il giorno della Coppa Agostoni, gara professionistica che ha portato l'elitè del ciclismo proprio sotto le sacre finestre del Maestro.
Sandropan, pur essendo forzatamente poco interessato alle due ruote in questo periodo, ha mostrato di gradire la cortesia e ha fatto gli onori del Padrone di Casa.

Ed ecco, di seguito, le fasi più interessanti della giornata:



Sandropan entra abusivamente nella zona riservata alle interviste...



cerca con indifferenza di mimetizzarsi tra gli atleti


Ma il vincitore Emanuele Sella lo riconosce e ne approfitta per chiedergli qualche consiglio


...seguito a ruota da Danilo Di Luca, e da molti altri ciclisti che per modestia il Maestro ritiene di non dovere nominare.

Ma non è finita qui:

Presto pubblicheremo il video dell'Inchino, pericolosissima manovra effettuata dal gruppo per passare sotto il balcone del Maestro (esclusiva Sandropan TV). QUI IL VIDEO

martedì 14 agosto 2012

Sandropan stupisce ancora

Ansioso di volersi ristabilire nel più breve tempo possibile, Sandropan a sorpresa gioca la carta del trainer online, al fine di ricevere consigli e indicazioni utili per lo svolgimento degli esercizi di riabilitazione della spalla.

Resta assai discutibile la scelta del trainer. Non ci aspettavamo infatti un personaggio di dubbia fama quale è Francesco Del Vecchio, tanto aspramente criticato per il famoso Imbroglio alla Gran Fondo di Alassio (Qui il video del pentito che lo ha inchiodato alle proprie responsabilità), ma siamo portati a pensare che la scelta sia stata obbligata, visto il periodo.

E così il Convalescente non si fa sfuggire l'occasione di dimostrarsi altruista e pubblica i video della seduta odierna, a beneficio di chi, trovandosi in analogo situazione, dovesse averne bisogno.

Video 1 - Formichine



Video 2 - Sofferenza



Video 3 - Mocio e Corsa


sabato 11 agosto 2012

Urban Holidays



In perfetta sincronia con la tabella di marcia, oggi il Maestro ha ufficialmente ricominciato a guidare la macchina.
E' stato un timido inizio, perchè ogni cambiata era una martellata sulla spalla, ma pur sempre un inizio.
E così, con la disinvoltura degna di un falso invalido, Sandropan si è coraggiosamente avventurato nel centro della metropoli.
Stasera impacchi col ghiaccio.

La tabella va assolutamente rispettata: Ore 12:00  Formichine (10 ripetizioni) in Brera

Sandropan, in cerca di nuovi adepti, si confonde tra i turisti giapponesi e non.

lunedì 6 agosto 2012

Estate Convalescente

Potrei scrivere qualcosa riguardo a i miei progressi dopo l'infortunio, raccontarvi dei miei lievi ma costanti miglioramenti dovuti alla costante autodisciplina nel fare correttamente tutti i dolorosissimi esercizi di riabilitazione.

Potrei raccontarvi le sensazioni di camminare sulle stradine lungo il Lambro mentre passano centinaia di mountain biker anch'essi in gita domenicale.

Potrei dirvi di avere scoperto, ma non con gioia, di essere tra i pochissimi che in mountain bike sullo stesso sentiero quando incrociano la gente a piedi chiedono permesso e se li costringono a spostarsi dicono grazie oppure mi scusi.

Potrei farvi vedere le foto mozzafiato scattate durante la gita.

Potrei addirittura stupirvi mostrandovi il tracciato GPS, ma non ho voglia di caricarlo su Garmin Connect, quindi vi chiederò di andare sulla fiducia: 6,73 km in un'ora e mezza.
C'e' ancora un certo margine di miglioramento.

Sandropan




Il Maestro sul Fiume Lambro

mercoledì 1 agosto 2012

Sandropan taglia il prosciutto cotto

Nei giorni di graduale abbandono del tutore per la spalla ecco arrivare, con l'impeto di un temporale estivo, un vero e proprio colpo di scena:
Dopo solo un paio di tentativi andati a vuoto il Maestro stupisce i Sandrofans esibendosi in uno spettacolare taglio di fetta di prosciutto cotto con coltello tenuto in mano destra, facendo così registrare un altro significativo progresso sulla strada del riavvicinamento alle competizioni sportive di alto livello.

Come vuole la tradizione, dopo la spettacolare prodezza, sul balcone della sala è stata esposta la bandiera di Sandropan, suscitando così grande entusiasmo tra i fans che ormai da cinque settimane stazionano nei pressi dell'abitazione del Bel Maestro e che dopo pochi minuti hanno esibito un commovente striscione con scritto:
"Maestro, oggi tagli i prosciutti, presto taglierai i traguardi!"

E noi ovviamente ci associamo a questo bellissimo augurio.

Sandropan taglia il prosciutto cotto

lunedì 30 luglio 2012

Sandropan e la Missione Umanitaria

Il sole volgeva al tramonto e le poche nuvole nel cielo sopra al ridente paesino brianzolo assumevano sfumature rosate. Nella piazza un nugolo di bambini giocava correndo dietro a un pallone, mentre un'anziana signora vestita elegantemente portava il proprio cane di purissima razza a fare i bisogni.

Il Maestro, concentrato nella lettura de I Fratelli Karamazov di Fedor Dostoevskij. sedeva distinto su una comoda poltroncina in vimini, posta sul marciapiede proprio a lato del portone della Sua abitazione.

D'un tratto si udirono dei passi di corsa che rimbombavano tra le case, e da una via laterale sopraggiunsero affannati due Discepoli i quali, alla vista del Sublime, gli si gettarono ansimanti ai piedi, pur mantenendo una distanza rispettosa.

Il Maestro non alzò neppure lo sguardo sui due poveretti che stavano lì, faccia a terra, completamente sdraiati sull'asfalto per dare prova di totale sottomissione. Quindi, trascorsi una decina di minuti e giunto alla fine del capitolo, Egli mise il segnalibro, chiuse il pesante tomo e disse:
"Dunque cosa vi porta ad interrompere tanto impunemente la mia lettura, cari Discepoli?"
"Sandropan, noi ti chiediamo perdono, ma siamo corsi da te perchè abbiamo sentito dire che il Discepolo Cazza sta molto male, ed ha espresso il desiderio di vederti."

L'espressione del Maestro mutò, i suoi occhi si inumidirono e si capì chiaramente quanto la notizia lo avesse turbato ma, contrariamente a quanto ci si sarebbe potuti aspettare giunti a questo punto, non fece e non disse nulla. Anzi, in netto contrasto con il sentimento di pietà che dimostrava di provare per il Discepolo dalla scapola fratturata, riaprì il Suo libro e ricominciò a leggere ostentando totale indifferenza.

Fu allora che uno dei Discepoli, quello che fino a quel momento non aveva nemmeno osato proferire parola, si rialzò, estrasse dalla tasca dei pantaloni una busta contenente cinque biglietti da cento euro e la porse timidamente a Sandropan il quale, dopo avere controllato l'importo dell'offerta, la mise tra le pagine del Suo libro. Poi con un impercettibile cenno degli occhi congedò i Suoi Adepti, che capirono e si allontanarono immediatamente e silenziosamente.

La sera stessa fece visita al dolorante Discepolo Cazza, che da giorni stava sdraiato a letto e che, alla vista del Maestro di Vita, si commosse fino a singhiozzare.
Sandropan subito lo esortò senza troppi complimenti ad alzarsi, e con una breve imposizione delle mani vicino alla scapola fratturata lo fece subito sentire meglio.

In segno di gratitudine Il Cazza prese la gallina più bella del pollaio, la uccise e la donò al Maestro che fece ritorno a casa, felice per il buon esito della missione appena compiuta.

Sandropan ed il Discepolo Cazza


sabato 28 luglio 2012

Sandropan non scrive, Discepoli in allarme

Da giorni e giorni il Maestro svogliatamente saltuariamente disordinatamente accende il computer, guarda il meteo, guarda il blog, e richiude il portatile con un nulla di fatto.
Sarà che solo l'idea di scrivere con la sola manina sinistra fa passare la voglia ancora prima di cominciare.
Sarà che un povero disgraziato che doveva essere in Corsica già da due settimane ed invece è a Milano misero convalescente con tutore alla spalla, non saprebbe nemmeno cosa scrivere.

"Ho fatto la radiografia per la visita di controllo" oppure  "Ho fatto progressi nella fisioterapia ora riesco a sollevare il gomito mezzo centimetro in più" oppure "Stanotte non riuscivo a dormire e ho visto un film con Little Tony" ?? Ma no, che tristezza, meglio lasciar perdere.

Però, ed è sempre un però a salvarci dalla disgrazia più profonda, da qualche tempo in fondo al tunnel si comincia ad intravedere un chiarore, che si fa via via più intenso: Da mercoledì prossimo il Maestro toglierà il tutore ed i piani di rientro alla normalità  prevedono che da ferragosto si possa iniziare con un po' di corsa a piedi.
Sandropan parla già di corsa a piedi? Come interpretare questo timido ma altamente significativo segnale? Che l'Impavido stia già pensando ad un rientro nel mondo delle competizioni sportive, quello stesso mondo che ventotto giorni fa l'ha tanto crudelmente ripudiato?

La povera maglietta tagliata

domenica 22 luglio 2012

Cazza Discepolo Number One


Affranto per l'infortunio occorso al Maestro, profondamente addolorato per dover rinunciare, anche se solo temporaneamente, al supporto del proprio Maestro di Vita, il Discepolo Paolo Cazzaniga, detto il Cazza, non ha retto.

Così, durante la gita domenicale odierna in bici da corsa, il Discepolo ha deciso di immolarsi, sacrficando la propria scapola destra in una caduta rovinosa.
Risultato? Trenta giorni di tutore, senz'altro fastidiosi dato il periodo estivo, ma che avranno il pregio di avvicinarlo spiritualmente al Supremo.

Sandropan non ha nascosto il Suo apprezzamento per il nobile gesto, ma al tempo stesso, temendo di dover condividere con troppa gente le luci della ribalta, raccomanda ai Suoi Fans di evitare altri sacrifici umani nonchè ulteriori atti di emulazione.

Il Cazza


mercoledì 18 luglio 2012

Meglio un inutile Sacchettone che un pregiato Sacchettino

A distanza di 18 giorni dalla Tragedia e di 16 giorni dall'operazione alla spalla, Sandropan rompe gli indugi e scrive un altro post sul suo blog, che in questo periodo è finito, per cause di forza maggiore, un po' in secondo piano.
I tempi in cui il Sublime lottava eroicamente per conquistare il Sacchettone sembrano ormai lontani. Anzi quel Sacchettone, causa di tanta sofferenza, non è mai arrivato; al suo posto un prezioso ma assai meno gradito Sacchettino di viti in titanio.
Dunque il Maestro, che sarebbe dovuto partire domani per l'amata Corsica, passa le sue giornate pensieroso e leggermente dolorante, usa il computer con la sola mano sinistra (cheppalleeeee...), mangia la carnina tagliata amorevolmente dalla Moglie ed aspetta pazientemente che il tempo passi, mentre i clienti approfittano del suo fragile stato psicologico per costringerlo di tanto in tanto a lavorare.
Quando il Re Leone è ferito le jene lo assalgono, come nella fiaba di Walt Disney.
Ma intanto il 3 agosto si avvicina, e con esso il primo passo verso il ritorno alla normalità, ovvero il pensionamento del caldissimo e per nulla confortevole Tutore.

Barba a Papà


venerdì 13 luglio 2012

Ma come hai fatto?

Sai, mi permetto di darti un consiglio: Anch'io sono andato in bicicletta, da giovane mi facevo delle belle passeggiate, ma poi a una certa età ho smesso, e mi sono messo a fare una vita più tranquilla. Poi, ti spiego, la competizione  è ancora più pericolosa, perchè si tende a strafare, e il rischio di cadere aumenta. Scusa se mi sono permesso di dirti queste cose, ma tu hai passato i cinquanta, dovresti trovarti altri hobby, fare qualcosa più adatto alla tua età.

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Ma come hai fatto? Non potevi startene tranquillo a casa anzichè andare a fare quella roba lì che va bene per i ragazzini?

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Sarà la volta che appenderai la bici al chiodo. Non credo che tu abbia voglia di fare altre stupidaggnii dopo quello che ti è successo stavolta, vero?

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Ma come hai fatto?
Sono caduto in bicicletta.
Ma come è andata? Eri da solo, in gara, c'erano altri?
Questo almeno sa di cosa si parla...
Stavo facendo una gara di mountain bike.
Certo che sei proprio andato a cercartela.

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Vuoi fare le cose da giovincello e vedi come va a finire. Spero che ora tu dia una bella calmata.

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Per fortuna c'è Mulas l'Eletto. Si dice convinto che Sandropan tornerà ancora più forte, visto che difficilmente potrebbe tornare ancora più debole.

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Intanto Lollo, in altre faccende affaccendato, chiede asilo politico sul blog del Padre. Asilo concesso. Di seguito il cortometraggio Linea Rossa, da lui  diretto. Buona visione.




domenica 8 luglio 2012

I Racconti dell' Orrore: The Ambulance

Premessa: Quello che state per leggere è la descrizione, che Sandropan ha pazientemente scritto pigiando i tasti con la sola mano sinistra, delle primissime fasi della sua recente disavventura.
Il breve racconto contiene parti assai crude e perfino alcune parolacce, se temete quindi che questo possa offendere la vostra sensibilità vi consigliamo di spegnere il computer o di premere il tasto BACK del programma di navigazione che state utilizzando.
Infine vi diciamo che, pur non trattandosi di un capolavoro, questo scritto ha il pregio di essere mostruosamente veritiero.

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Carissimo Lettore del Mio Blog,
ciò che ti propongo ora è di fare un gioco insieme a me. Immagina di trovarti sdraiato a faccia in giù e subito dopo seduto sul bordo di un campo di grano ad aspettare che qualcuno possa fare qualcosa per te. Il dolore è acutissimo, il caldo è insopportabile, il cuore batte ancora al massimo perchè un minuto prima eri in gara; sei fradicio di sudore, assetato, affamato, sporco, accaldato e non ti puoi muovere. La spalla è giù, hai ancora nelle orecchie il rumore dell'osso che si è spaccato, nessuno te lo ha ancora detto ma tu lo sai che hai fatto un bel casino. Vorresti poter tornare indietro, basterebbero un paio di minuti della tua vita, anche solo per provare a  non cadere come un sacco di patate agganciato ai pedalini. Cazzo erano troppo stretti, sei stato pigro, allentarli sarebbe stato un lavoro da un minuto. E quella non era la gara della vita, fino all'ultimo sei stato in dubbio se farla o no, tanto oggi eri da solo. indeciso se venire qui o andare a fare windsurf. Windsurf. Devi controllare l'attrezzatura; tra quindici giorni sarai in Corsica, a spararti un mese e mezzo di sole, vento e onde, come nelle canzoni dei Beach Boys, colonna sonora della tua vita fino a qualche anno fa ed oggi solo delle tue vacanze estive.
Sei ancora troppo carico di adrenalina per sapere quanto male hai davvero, gli altri concorenti passano, gli amici ti chiedono se ha bisogno d'aiuto, e tu stai facendo i conti. Cazzo le vacanze, tra quindici giorni hai il traghetto, forse se non ti fossi rotto niente ce la potresti fare, ma il crack che hai sentito è inequivocabile. Sei nella merda.
Ora pensi al lavoro, ci sono i clienti, le scadenze e gli impegni presi, non c'è dubbio, non hai vent'anni, a parte il lato economico non ci farai una bella figura. Ti senti sprofondare nell'abisso, ma ora il male è diventato troppo forte per completare un qualsiasi ragionamento. Il tipo della moto ti ha detto che arrivava l'ambulanza, ma qui non c'e nessuno e stai morendo per il dolore sotto a un sole che ti picchia sempre di più sulla testa. Maledetto campo di grano, maledetta mountain bike, maledetta spalla. Tu puoi essere più forte, questo non è il momento di cedere, non sei un campione ma sei uno sportivo e il dolore lo puoi dominare. Fingi normalità, ti appoggi il braccio sulla gamba, sfili la macchina fotografica e ti scatti una foto per il blog. Immortalare il momento serve a esorcizzarlo. In fondo qualcosa hai ottenuto, se hai ancora voglia di fare pirlate sei lì, sei vivo, sei forte, fanculo il dolore.




Le fitte si fanno lancinanti, il caldo picchia duro, il soccorso non c'è ancora e tu cominci a sentirti male. Quel signore che sta di fianco e ti dice che l'ambulanza sta arrivando non può sapere quanto male hai davvero, gli dici che non ce la fai più, gli proponi di tirare fuori il suo cellulare e chiamare il 118, ma lui ti ripete che l'ambulanza sta arrivando. Poveretto anche lui, è un volontario, ti sta solo facendo un favore standoti vicino, ma non te ne frega niente, ti frega solo dell'ambulanza che non c'è. Vorresti potergli prendere il telefono con la forza e fare tu quella chiamata al 118, ma non riesci a muovere nemmeno un dito senza sentirti mancare. L'ultima cosa che hai fatto è stata rovesciarti in testa la borraccia con l'enervit appiccicoso che si sta seccando sulla pelle, e ora scopri che potresti solo piangere, aspettando che arrivi davvero questa cazzo di ambulanza. Cominci a pensare che è assurdo, che non è giusto stare lì così, che saresti disposto a pagare un elicottero che ti porti in ospedale, basta che l'incubo finisca. Torna quello della moto e dice che ora l'ambulanza si è attivata, che avevano dovuto soccorrere un 'altro che si era fatto male. Ti senti un po' a disagio, perchè in un certo senso sei stato egoista, hai pensato solo a te stesso.
Arrivano i nostri, senti finalmente il rumore del motore, sono stati probabilmente i trenta minuti più brutti e più lunghi della tua vita, ma ora ci sono i Medici in Prima Linea, li senti venire a piedi verso di te, non vedi l'ora di affidarti a loro.

Scusa, dov'è che ti fa male? La voce potrebbe essere quella di una ragazzina che sta masticando un chewing gum. 

Ce la fai ad alzarti da solo o vuoi che tiriamo fuori la barella? Incalza il collega. 
Occazzo. Ripiombi nello sconforto. La barella è di fianco, sul prato, ma adesso? Senti le mani di uno che cerca di sollevarti dalle ascelle, incredibile! Urli come un pazzo. Se fai così non possiamo portarti via! Sono in tre ed ognuno ha una visione differente del problema, nella pratica è evidente che non sanno cosa fare. Capisci che nella merda ci sei ancora, anzi ci sei di più. Ma il tutore? Non c'è il tutore per bloccare la spalla? Ah già, il tutore! No, non c'è. La ragazza arriva con una specie di telo e fa una specie di qualcosa cioe' fa peggio di niente mentre tu le urli di stare ferma. Ma che corso hanno fatto questi? Sarebbe il caso di chiamare un'ambulanza vera, ma è inutile dirlo, i tipi non capirebbero e soprattutto non lo farebbero. Il tuo hobby della domenica mattina è fare le gare di bici, il loro è quello di giocare all'ambulanza. Ti rassegni e sposti il culo un centimetro alla volta mentre il tuo osso rotto e scomposto sta fluttuando dieci centimetri più in basso di dove dovrebbe stare. Piangi, anzi singhiozzi mentre l'ambulanza esce dal campo di grano; ogni buca è una bomba atomica, e lo sarà ogni tombino da lì all'ospedale.

Impostano il Gps, si parte, placidi nel caldo e assopito traffico della mattina del giorno di festa. Manca solo il surf sul tetto, la radio e il braccio fuori dal finestrino.
Sul tragitto tra Cerro e l'ospedale di Legnano ci sono semafori ogni duecento metri. Tra i lamenti e qualche singhiozzo gli dici ma la sirena? Ma no, noi non siamo mica il 118! Ti guardano con l'aria di quello che vorrebbe spettacolarizzare il tutto, magari per raccontarlo agli amici. Ancora tre rotonde e quattro semafori e due rettilinei e tre curve a destra e due a sinistra e ci siamo. Intanto la biondina, che vuole mettersi alla prova, insiste per misurarti la pressione sul braccio sinistro che tu stai usando per fermare la spalla destra che cade. Cosa gliene frega della tua pressione? Perchè questa non si trova un fidanzato come fanno tutte le ragazze della sua età? Tenti di opporti, ma psicologicamente sei già morto. Potresti perfino ridere vedendo che il misuratore della pressione non funziona, o più verosimilmente è lei che non lo sa usare, ma chissenefrega.
Il motore si spegne, sei in ospedale, è passata più di un'ora da quando ti sei fatto male. Gli infermieri di Scherzi a Parte si dileguano e ti auguri di non vederli mai più. Al loro posto arrivano quelli veri e tre secondi dopo hai un ago in vena, le forbici ti tagliano la tutina e qui ha inizio la parte normale della tua giornata. Sembra assurdo ma non potresti essere più contento.



Sandropan


giovedì 5 luglio 2012

Torna a casa, Sandropan!

La differenza tra Lassie e Sandropan consiste nel fatto che Lassie bisognava chiamarlo per indicargli la strada di casa che aveva perso, solitamente per compiere una qualche buona azione, mentre a Sandropan, a meno di 24 ore dall'operazione, è stato detto a chiare lettere "tu te ne torni a casa".
Ma ho la febbre, il braccio gonfio che sembra quello di un camionista bulgaro! Non ce ne frega niente, a casa!
E così sono a casa, un po' malconcio, ma a casa.
La rottura non è stata quella della clavicola come scritto da Carmine su Mastermtb (che ringrazio per avere scritto un articolo tutto per me, pur essendo ancora in vita) ma una più consistente frattura di omero con lussazione della spalla e qualche strappetto di legamenti.
Ed eccomi qui con una bella piastrina più sei viti in titanio che potrebbero fare invidia anche al ciclista piu' tecnologico.
Le vacanze sono finite prima ancora di iniziare, lo sport dovrà attendere qualche mese, il lavoro ha qualche problemuccio che va risolto e non posso guidare l'auto, tantomeno la moto. La spalla è la destra. Ma penso positivo.

Ringrazio tutti quelli che mi hanno dato (e mi stanno dando) una mano, che mi hanno scritto, telefonato, imeilato ed essemmessato.
In particolare Sartor e Big Catta Scatta che si sono preoccupati di recuperare tutte le cose sparse qua e là sul territorio: bici, auto, eccetera.

Chapeau a  quel ciclista col quale ero in lotta per fregargli la posizione (ma lui non era affatto d'accordo) e che sentendomi urlare quando sono caduto dietro di lui si è fermato per aiutarmi. Leggo dalle classifiche che si chiama Emilio Curioni, è del Lissone Mtb ed è arrivato decimo.

Sandropan


51 anni compiuti. Nel giro di poche ore, da così...


...ci si ritrova così:













 Ma ne vale la pena? Sarà questo l'argomento di una prossima puntata.

domenica 1 luglio 2012

ATTENZIONE - ULTIM'ORA; Sandropan in ospedale

Notizie dell'ultima ora: Sandropan cade a Cerro Maggiore mentre lotta per entrare in top ten e finisce a terra rovinosamente. Viene portato via e ricoverato a Legnano e gli esami hanno dato l'esito peggiore: frattura scomposta alla spalla, con tempi di guarigione non ancora quantificabili.
Domani verrà operato e sarà più chiaro il futuro ciclistico di Sandropan.
Vi teniamo informati.

sabato 30 giugno 2012

2 x 2. Sandropan tenta l'impresa

Avete letto bene. Il Maestro, in preda ai sensi di colpa per non avere preso parte all'Italiano di Mountain Bike, ha deciso di compiere uno di quegli eroismi che, se sono impegnativi ma comunque fattibili per i Campioni Veri, non sono affatto alla portata di un Atleta Mediocre come Lui:
Due Gare in Due Giorni.
Con questo caldo?
Sandropan, no, non è possibile, non lo fare! Ripensaci!
Inutile, il Maestro ha deciso.
Annuncia ufficialmente che correrà domenica in Mountain Bike a Cerro Maggiore e lunedì in bici da corsa in Autodromo a Monza.
Certo il rischio di non riuscire a mantenere la promessa, deludendo così i tanti Sandrofans, è concreto e altissimo, ma il Sublime dice di sentirsi in splendida forma, e non vuole sentire ragioni.

Come andrà a finire? Pubblicheremo resoconti trionfali o racconti di insuccessi? Saranno lacrime di gioia o di amarezza?

giovedì 28 giugno 2012

Italiani Mtb: E allora?

Perchè Sandropan non spara a zero sull'Italiano di Mountain Bike, come da mesi promette di fare e come tutti i suoi Discepoli si aspettano che Egli faccia?
Perchè non sono ancora comparsi articoli di fuoco? Perchè da giorni tutto tace?

Prima di tutto perchè da qualche giorno il Maestro ha qualche problema di accesso al blog. Ma soprattutto perchè un po' ha cambiato idea. Come ha cambiato idea??
Beh insomma, ci piace essere obbiettivi: Il percorso, pur non essendo tra i più esaltanti, non era così brutto come ci si poteva aspettare, e quello che gli organizzatori hanno fatto per ricavare quei sei chilometri e mezzo in uno spazio così ristretto è stato un vero miracolo.

Certo il posto non era sicuramente tra i più indicati per disputare un Campionato Italiano, e ci si chiede come abbiano fatto a non pensarci. Ma la punizione divina è arrivata puntuale prima ancora delle severe critiche del Maestro: Centosessanta concorrenti tra tutte le categorie... davvero troppo pochi, pochissimi, un vero record negativo.
E' stato detto che è colpa della crisi, dello spread, della Merkel. Nessuno ha detto che nello stesso giorno alla gara del Circuito dei Parchi, per citarne una su tante, c'era più o meno il doppio della gente.

Siamo sinceri, in un anno così problematico per l'Udace ci si poteva aspettare uno sforzo maggiore per venire incontro alle esigenze dei tesserati, anzichè obbligarli a venire nell'hinterland milanese a respirare lo smog della tangenziale che passa di fianco al percorso.
Ma i Generali, come nei migliori film di guerra, dicono che va tutto bene, e che nonostante la pandemia (Pandemia?? Quella che le feste si porta via?) ci sarà un bel rendez vous...



Mmmh... rendèz vous? Forse il Comandante intendeva barbecue? Consommè? Vu cumprà? Zandegù? Voulez vous?

domenica 24 giugno 2012

Italiani Mtb: Lollo pensa molto alla fuga, poco alla bici



E, come è già spiegato nel titolo di questo post, il Bambino, concentrato sulla preparazione atletica, arriva in ottima forma alla gara ma, ahimè, senza avere controllato bene l'efficienza della sua mountain bike.
E così, dopo una buona partenza, al primo tentativo di fuga la catena comincia a slittare sui pignoni all'inizio di ogni salitina e patatrak... addio sogni di gloria.
Vabbè, non prendiamoci troppo sul serio. Sono cose che capitano.
Piuttosto toccherà investire un paio di centoni per una manutenzione "importante" della bici di Bimbo, ma non ci sono problemi; Sandropan confida negli introiti pubblicitari della neonata Sandropan TV.

Per quanto riguarda il commento (e forse la pagella) della gara dovrete aspettare il prossimo post.
Per ora godetevi lo Speciale Campionato Italiano, direttamente dalla Tv del Maestro.