venerdì 29 luglio 2011

Il Problema

 
Ancora il Problema.
L'ultima volta era stato due o tre anni fa, sempre d'estate, sempre qui a Bonifacio.
Stress da vacanza? Qualche salsa piccante? Troppa bici troppo surf troppa birra?
Chissà.
Del Problema non se ne può parlare apertamente, nemmeno tra intimi.
Mamma, il papà non viene in bici oggi?
Lascialo stare, ha il Problema.
Ah.

Sandropan non è tipo da formalizzarsi. L'ultima volta era andato all'ambulatorio dell'ospedale locale, una specie di Pronto Soccorso per i villeggianti. Tutte donne. Alla reception, in sala d'attesa, turiste di ogni età, donne delle pulizie, guidatrici di ambulanze, infermiere, dottoresse.
Sfrontatamente, senza ambiguità o sottintesi, alla domanda "perchè è venuto qui?" il Maestro ha scandito, esibendo il suo miglior accento francese, "hemorroides!"
Il tono era lo stesso con cui avrebbe detto "ho male a un piede". Dopotutto su internet c'è scritto che il Problema è comune al 50% della popolazione.
"Si volti e si tiri giù le mutande" E via all'occhiatina ironica tra infermiera e dottoressa.
Da quel giorno al Problema se ne è aggiunto un altro, di ordine psicologico.

E così si rimane seduti a metà, in piedi a metà, sdraiati a metà, nell'attesa che le cremine agiscano e il Problema passi, senza nessuno con cui potersi confidare.
Ed una bella giornata di surf, ahimè, è tragicamente persa.


.

domenica 24 luglio 2011

Furbo, Figha, Arcobaleno, Incendio

Quanto tempo è passato? Tanto? Poco? Un giorno? Un mese? Un anno?
Il tempo in vacanza ha una dimensione tutta sua. L'unica cosa certa è che Sandropan, dopo essere approdato in terra corsa, si è tolto le scarpe e non se le è più rimesse, ha immerso il telefonino in una soluzione di acqua e sale, e l'unica cosa che lo tiene legato al mondo esterno è una discreta connessione wifi.

Ecco dunque, a totale beneficio dei Discepoli, un brevissimo riassunto delle vacanze del Maestro (cioè le vacanze del Maestro fino ad oggi) diviso in quattro brevi capitoli illustrati.

Capitolo 1: Furbo Ma Scemo

Sandropan riesce con mille peripezie ad imbarcarsi per ultimo sul traghetto per la Corsica, per essere vicino al portellone ed uscire per primo. All'arrivo a Bastia verrà però aperto il portellone di prua, ed il furgone del Maestro sarà l'ultimo mezzo ad essere sbarcato.



Capitolo 2: Sandropan va a Figha col Figlio

Le vacanze non sono solo mare, surf, bici e frivolezze varie. Viaggiare significa anche visitare, approfondire, conoscere i luoghi e la cultura locale, condividendo il tutto con i propri cari.



Capitolo 3: Arcobaleno (Visto dalla tenda)

Quiete dopo la tempesta, e prima della tempesta successiva. Sullo sfondo la Sardegna.



Capitolo 4: Incendio (Visto dalla tenda e più inquietante dell'arcobaleno)

Il solito turista che butta un mozzicone acceso. E il vento sferzante delle Bocche di Bonifacio a fare il resto. Per fortuna ci sono gli aerei anti-incendio.

domenica 17 luglio 2011

Folgaria: Cretinium al Criterium

Nemmeno cinque ore per andare e due e mezza per tornare, per andare a fare il criterium a Folgaria.
Mentre il Figliuolo disputava il Criterium, dove per la cronaca ha perso la volata ed è arrivato secondo, Sandropan si sentiva un po' un Cretinium per avere fatto tutti quei chilometri e quella coda per una garetta di un'ora del Bimbo.
Ma i figli so' piezz'e core, e allora via tutti in coda in autostrada sotto il sole direzione Trentino Alto Adige, per arrivare e scoprire che la partenza dei Debuttanti era due ore più tardi rispetto a quanto scritto sul sito Udace.

16/7 a Folgaria (TN): 3° Criterium Naz. Giovanile Altipiani, Coppa Italia Giovanile di MTB. Cat: cuccioli, primavera e debuttanti + Enti. Ritr: 11.00 Santuario Madonna delle Grazie. Part: 13.50. Iscr: entro 12/7 gratuite fax 0464-720250. Org: Asd Gca Folgaria.

Che l'iscrizione non fosse gratuita come promesso ma sarebbe costata 18 euro + 5 lo avevamo già scoperto per email, dove inoltre venivamo preventivamente avvertiti che non avrebbero fatto eccezioni:

"Ricordo che i debuttanti pagano 18€ fino a martedì, poi il costo aumenta di 5€, 
solo i cuccioli ed i primavera sono gratuiti.

Mi spiace ma non facciamo eccezioni."

Che dire? Ringraziamo per avere ricevuto la risposta in italiano e non in tedesco.
Inoltre, grazie a questo avvertimento, Sandropan non ha fatto le sue solite sceneggiate chiedendo lo sconto sulla tassa di iscrizione e minacciando di parcheggiare la macchina sotto al gonfiabile del traguardo nel caso non glielo avessero fatto. Niente eccezioni. Nicht ausnahme.

Le uniche eccezioni ammesse erano le iscrizioni di concorrenti con doppio tesseramento FCI-Udace. Forse, essendo il Trentino una regione autonoma, dei regolamenti se ne possono bellamente fregare.

http://www.udace.it/index.php?mod=udace&pag=statuto#regtec10

Ma, a parte qualche dettaglio ed una gestione vagamente mediorientale degli orari, per il resto è andato tutto bene.
E ora ritorniamo a Folgaria per sfruttare il buono pasto. Ce l'hanno dato ieri ma il pasta party è oggi, meglio andare prima che si offendano e ci scrivano un'altra mail.

N.B. Nel caso qualcuno volesse intravedere uno sfondo vagamente polemico di questo post, vorremmo che l'evento a cui si fa riferimento non fosse in nessun modo associato a quello di Riva del Garda organizzato dalla cicli Pederzolli, sempre in Trentino e facente parte dello stesso circuito di Coppa Italia, dove abbiamo trovato ottima accoglienza ed organizzazione.

venerdì 15 luglio 2011

Va in vacanza?

Bene, allora ci rivediamo a settembre.
(Ora gli suona il cellulare e me ne vado...)

Ah
(Fa la faccia stupita, ma non glielo avevo detto che andavo in vacanza? Vuole farmi sentire in colpa)
Si', settimana prossima non ci sono, e nemmeno quella dopo. Ci rivediamo a settembre.
(Ribadisco nuovamente il concetto)

Ma.. va già in vacanza?
(Vuole indurmi a una piena confessione)

Beh sì. se così si può dire... sempre in Corsica, un po' una noia...
(Ormai sono in ballo, almeno cerco di fare la faccia di quello che un po' è dispiaciuto)

Fa delle belle vacanze lunghe!
(Crede forse che io non lo sappia?)

Sì, ma in realtà...
(Adesso mi invento che ho di mezzo qualche impegno di lavoro, magari nell'emisfero sud dove adesso è inverno)

Se torna a settembre vuole dire che si fa 6 settimane e mezzo!
('Azz ha già fatto il conto preciso! Questo non lo riesco a fregare...)

No, beh il 31 agosto dovrei essere operativo...
(Ok, ti sto prendendo per i fondelli, ma te lo sei voluto)

Pensi che io dopo due settimane al mare mi annoio, non vedo l'ora di tornare!
(Sarà vero? Spero per lui di no!)


Beh, anch'io sono un po' così. Però sa, mia moglie, mio figlio...
(A una cazzata si può rispondere con un'altra cazzata)

Sì, proprio non ce la faccio a fare troppo tempo nello stesso posto.
(Insiste con la cazzata!)

Anch'io non vedo l'ora di tornare. Arrivederci a presto!
(Faccio un bel sorriso ebete e me ne vado, Bonifacio mi aspetta. A settembre gli dirò che mi sono annoiato così sarà contento...)



Domani Folgaria per la Coppa Italia Giovanile Udace del Bimbo.
Domenica preparazione bici, roba da bici, tavole, vele, tende e tutte quante cose.
Lunedì Traghetto
Martedì Windsurf!! (Se Eolo, il Dio dei Venti, lo vorrà)

martedì 12 luglio 2011

Sandropan ai Giardinetti, ovvero Il Secondo Segno del Destino

Quel giorno, un giorno molto caldo, Sandropan uscì di casa per recarsi ai giardinetti di Piazzale Dateo, abituale luogo di ritrovo dei Tazzorros.
- Ueilà ragazzi come va?
Nessuno rispose. Alcuni giocavano distrattamente con un pallone mezzo sgonfio, altri trafficavano attorno a un motorino rubato. Altri ancora parlottavano tra loro fumando o masticando della gomma americana.
- Amici, sono Sandropan, avrete senz'altro sentito parlare di me!
Uno dei Tazzorros chinati sul motorino, senza girarsi disse:
- Chi cacchio è questo Sandokan? E continuò ad armeggiare con una chiave inglese.
- Lo sapete che vi potrei sfidare in bicicletta? Io solo contro tutti voi?
Questa volta la reazione dei Tazzorros fu immediata. 
- ...'azzovvuoi? Pirla! Ma chi sei? Chiamo mio cugino! Marronna adesso vengo lì e vedi!
Sandropan, per nulla intimorito, si fece largo tra la piccola folla, salì sul predellino di un'auto parcheggiata, e tuonò:
- Si', io sfido tutti voi, faremo una gara di bici e vincerà solo chi saprà arrivare alla mia stessa posizione in un'altra categoria!
- Ahah Ahahah Ahahahah
Tutti si erano messi a sghignazzare e a schernire il Maestro.
Solo Mulas, seduto da solo su una panchina poco distante, stava zitto e ascoltava.
- Sì - riprese Sandropan - avete capito bene, la mia posizione con lo stesso numero di concorrenti all'arrivo, questa è la sfida che io oggi vi lancio!
Ai Tazzorros non parve vero.
- Io scommetto la catenina, io il cellulare, io quella t**ia di tua sorella...
E mentre il Maestro si dileguava i Tazzorros iniziarono a menarsi perchè quello era il loro modo di festeggiare una vittoria che si sentivano già in tasca.
Ma Sandropan aveva fatto bene i conti. Arrivare alla stessa posizione con lo stesso numero di concorrenti al traguardo era come fare un terno al lotto sulla ruota di Napoli. Solo un uomo speciale, dotato di immensa Mediocrità ci sarebbe potuto riuscire. Ma costui, se fosse davvero esistito, sarebbe stato un Santone, un Profeta, un Eletto!

La domenica seguente andarono tutti a Nosate, alla gara di Mountain Bike.  La posta in gioco era alta, e la tensione nell'aria palpabile.
Ognuno fece del suo meglio, qualcuno del suo peggio, qualcuno addirittura del suo medio. Tutti fecero la loro gara, qualcuno vinse, qualcuno perse, qualcuno non la finì, altri, come il Maestro, si sfinirono per finirla.
E alla fine si ritrovarono tutti davanti agli A4 freschi di stampa con le classifiche delle categorie.

Sandropan era quattordicesimo su diciassette arrivati tra i Gentleman.
Mulas era quattordicesimo su diciassette arrivati tra i Senior.
Nessuno dei due pianse, come ci si sarebbe aspettato in un'occasione del genere. Non ci fu nemmeno un abbraccio; la solennità di quanto era accaduto impedì ogni forma di esternazione dei sentimenti.

Su Nosate scese un insolito silenzio, mentre la luce del sole faceva male agli occhi e l'aria calda che saliva dall'asfalto rovente della strada rendeva opachi i contorni delle cose.
L'Eletto era ora ufficialmente eletto. I Tazzorros erano sconfitti. Il futuro del Mediocrity Pride era in salvo.


L'eletto - photo mastercrossmtb.it

domenica 10 luglio 2011

Nosate, la Cacca nel Bosco e i Segni del Destino


Oggi a Nosate, ridente località del Parco del Ticino, si svolgevano due eventi in contemporanea: La gara, anzi le gare di mountain bike visto che ce n'è stata una anche ieri sera, e la famosissima Festa del Moschino.
Sandropan è andato per partecipare al primo evento, ma è stato inevitabilmente coinvolto anche nel secondo; migliaia di milioni di miliardi di moschini riuniti per fare festa, e festa è stata.

Rispetto agli altri anni è stato spostato il luogo di ritrovo e premiazione, così il Maestro ha parcheggiato nella piazzetta davanti al bar del paese, anzichè nel solito pratone della Zanzara.
Nessun problema, peccato solo che a causa della diversa location non sia stato rispettato il rito della Cacca nel Bosco, iniziato molto tempo fa proprio lì ai margini del parcheggio, poi consolidatosi negli anni fino a diventare una vera e propria tradizione.
Ma ahimè, i tempi cambiano, la benzina aumenta, le mezze stagioni spariscono e, nonostante ci si sforzi di tenerle in vita, anche le tradizioni ogni tanto si perdono, diventando un ricordo del passato.

E allora addio al profumo di terra, foglie marce e muschio, addio alle felci ancora bagnate dalla rugiada della notte, non più il ronzio delle mosche a spezzare il silenzio della natura, non più l'orecchio teso a percepire i rumori dei passi del viandante, persosi per lo stesso sentiero o anch'egli alla ricerca di intimità per identici scopi.
Cacca è stata, ma Cacca al Bar.

Naturalmente il Maestro -ma sarebbe stato evidente per chiunque- ha interpretato questo fatto come un Segno del Destino.
Ma questo era solo il primo Segno del Destino della giornata trascorsa a Nosate. Di un secondo, inequivocabile, netto, incontrovertibile, addirittura inquietante Segno parleremo in un prossimo post.

giovedì 7 luglio 2011

La successione


Seguendo l'esempio del politici che eleggono un proprio successore (Ma forse sono loro a seguire l'esempio del Maestro), anche Sandropan da qualche tempo si è messo alla ricerca di un erede spirituale.
Non un erede nel vero senso della parola, colui che erediterà i beni materiali, cioè Alan e Tronitus. Sandropan cerca qualcuno che un domani sappia reggere sulle proprie spalle il pesante fardello del Mediocrity Pride Movement.
Per un certo periodo sembrava che il prescelto potesse essere il Loca. Ma il Loca , spacciatosi inizialmente come Mediocre di belle speranze, ha presto tradito la causa rivelandosi per quello che è: Un atleta vero, come quelli con i quali fino a poco tempo prima diceva di non avere nulla a che fare.
Poi altri seguaci erano stati presi in considerazione: Robert Wilson per esempio, giudicato troppo sensibile al fascino femminile, oppure il Cazza, mediocre solo perchè poco allenato, ed altri che, per un motivo o per l'altro, non avevano i giusti requisiti fisici oltre che morali.
Perchè l'erede, il successore, il delfino, il trota, chiamatelo come volete, deve avere tutte le carte in regola. Trovarlo non è affatto facile.

Per questo quando ieri sera a Binasco Sandropan, spettatore alla gara serale, ha visto Antonio Mulas, Discepolo e compagno di squadra della Garbagnatese, perdere il gruppo dopo quattro o cinque chilometri ma nonostante questo continuare imperterrito a pedalare a tutta senza nessuna, ma proprio nessuna speranza di farcela, ha subito intuito l'importanza del momento.
In quell'istante, ma proprio in quel preciso istante un lampo illuminava gli occhi del Sublime.

La Mediocrità non è una cosa che si può comprare o ci si può inventare. Essa è un dono, e tutto quello che si può fare è perseguirla per affinarla, renderla sempre più vicina alla perfezione. Ed in quell'istante Mulas impersonava lo spirito più puro della Mediocrità. Lui, solo, in mezzo ai leoni e alle bestie feroci che stavano lottando gomito a gomito nella stessa gara e che tuttavia appartenevano ad un altro mondo. Solo, pedalando ed ansimando senza un perchè, senza nessuno a fare il tifo, a pronunciare una parola di incitamento, completamente tagliato fuori. Tu con noi non puoi giocare. Se proprio vuoi andare in bici vacci, ma da solo.
Quante volte Sandropan ha vissuto in prima persona esperienze simili a quella che stava vivendo Mulas. Quante volte! Così tante che non si possono nemmeno contare, ma ciò che è certo è che il Maestro ha via via imparato ad assaporarne l'ebbrezza, cogliendo in esse l'essenza della Mediocrità Assoluta e respirandola a pieni polmoni come si respira l'aria di montagna.

Mulas, come il Maestro, alterna vaghe speranze a cocenti delusioni.
Come il Maestro che ancora si esalta per la vittoria alla pedalata ecologica di Canegrate nel 2004, Mulas millanta improbabili successi, vittorie giovanili ottenute nella sua Sardegna, di cui nessuno potrà mai verificare l'autenticità.
Mulas, come il Maestro, si allena senza averne un beneficio.

Insomma, lo avete capito tutti, è lui il candidato numero uno alla successione.
Antonio Mulas sarà un sorvegliato speciale. Speriamo che non ci deluda.

martedì 5 luglio 2011

No Sandropan, No Party



Da quando Sandropan si è dato alla strada, pare che di mountain bikers non ce ne siano quasi più.
I numeri del weekend sono bassi, bassissimi, addirittura inquietanti:

• Cicli Pozzi a Sormano: 65 concorrenti all'arrivo

• Sport & Sports a Prerro di Pogno: 100 concorrenti (E' una gran fondo!!)

• Valli Varesine a Lentate Verbano: 94 concorrenti (Altra gran fondo...)

• Cross Country a Lonate Ceppino: 37 concorrenti...

Ed era anche una bella giornata!

Dove sono finiti tutti? Saranno andati al mare?
E se quei tutti non ci fossero mai stati? Se fossero esistiti solo nella mente del Maestro?

domenica 3 luglio 2011

Devastation


Se il desiderio di Sandropan era quello di espiare le proprie colpe dopo la pesante sconfitta di Buscate, allora possiamo senz'altro affermare che l'obbiettivo è stato raggiunto.
La Ghemme Alagna è una di quelle gare udacine poco o per niente pubblicizzate, senza nessun contorno, pacco gara, ristoro, pasta party, assistenza, gazebo, gonfiabili e chi più ne ha ne metta.
Paghi 10 euro, ti danno un calcio nel sedere e ti fanno fare la gara. Niente da dire, anzi piuttosto che buttare via 30 o 40 euro per mangiare una pasta scotta e tornare a casa con un sacchetto pieno di depliant e qualche gadget inutile meglio una cosa più alla buona. Ma questa è solo un'opinione.

Ma il fatto che la gara di oggi non abbia un nome altisonante (Ghemme Alagna NON è un nome altisonante, a pensarci non è neanche un nome), e che nessuno si prenda la briga di fare un depliant in bianco e nero con lo sponsor del macellaio, non deve trarre in inganno. Questa era una gara tosta. Tostissima. L'ideale per un rientro alla grande del Maestro, fermamente deciso a mostrare a tutti il suo valore.

Da Ghemme ad Alagna sono una settantina di chilometri, e si arriva a quota 1200 su una strada con pendenze variabili ma mai dure in un contesto davvero bello.
Ma questa non è una passeggiata, è una gara in piena regola, e si parte a sparo.
Oggi Sandropan c'è. Si sente in forma e corre alla stragrande.

Al km 20 la svolta. Una buca presa in pieno, e la borraccia se ne va. Fermarsi a raccoglierla sarebbe la fine; e allora avanti. Ma senz'acqua è dura, durissima. Il Maestro elemosina qualche sorso qua e là, ma non può e non vuole esagerare perchè l'acqua è preziosa per tutti, e intanto la sete comincia a diventare un problema.
Il gruppo va forte e miete vittime, che saltano una dopo l'altra. Verso il km 45 è il turno di Sandropan. Una serie di strappi lo fa andare fuori giri, e così arretra, arretra, fino a staccarsi. Ma non si ferma e si unisce ad uno sparuto gruppetto di disgraziati che hanno subito identica sorte, arrivando alla meta completamente disidratato ma con solo pochi minuti di ritardo ed ancora in gara.

E qui viene il bello. Bisogna tornare a Ghemme, perchè la macchina è lì.
Altri 70 km a ritmo sostenuto insieme ad un bel gruppetto di reduci dalla gara che non sembravano per niente affaticati.
All'arrivo (il secondo arrivo della giornata) Sandropan è distrutto, devastato, spaccato. Il Figliuolo non è in condizioni migliori, ieri ha corso a Buscate con cadetti e junior di prima serie.
Al pomeriggio divaning estremo con annesso svenimento dopo dieci secondi di Tour de France,

sabato 2 luglio 2011

Sandropan a Buscate le ha buscate di brutto

Sandropan non sa quasi niente di bici. Provate a parlare con lui di musica, di vela, di cinema o piuttosto di cucina (di cui non sa quasi niente) e vedrete che qualcosa si inventerà, al massimo riceverete delle risposte vaghe; l'importante è che non parliate con lui di bici perchè sareste sconfortati dalla sua totale ignoranza in materia.
A differenza dei ciclisti coi quali interagisce, i quali sanno, leggono, discutono, parlano, argomentano e si informano di bici, Egli non sa, non capisce e quel che è peggio non vuole capire.
Volete sapere che cosa Sandropan non sa? Esattamente non lo sappiamo nemmeno noi, ma di sicuro sappiamo che non sa cose essenziali, tipo quanti pignoni ha la sua bici, la differenza tra Shimano e Pinarello, non sa a cosa servono le ruote quelle con quel robo nero che crede sia carbonio ma potrebbe essere qualunque altra cosa, insomma sa così poche cose che nemmeno lui ha idea di quante altre non ne sa ed invece sarebbe utile o interessante sapere.

Tra le cose che non sa e che invece sarebbe stato meglio sapere è che le gare su strada Udace si dividono in prima serie e seconda serie. Altra cosa che ora sa ma che sarebbe stato meglio sapere prima è che per lui è molto meglio evitare come la peste le gare di prima serie e fare soltanto quelle di seconda.

Oggi a Buscate Sandropan era lì, con un'ora e quarantacinque di anticipo, iscritto col nr.1, seriamente motivato a dare il massimo per finire la gara.
E invece... i gentleman partono coi veterani, tutti sono di prima e seconda serie. alla prima curva vanno a 30 all'ora. Si può fare. Dopo 50 metri 35 all'ora. 40 all'ora. 45. 50. E basta!!! Aspettatemi, ci sono anch'io! Urlava il Maestro disperato, che dopo un paio di minuti dalla partenza, con il contachilometri stabile sopra ai 50 e il cuore sopra ai 300 battiti, capiva che questa gara forse non era l'ideale per lui.
Devo stare nella pancia del gruppo, devo stare, devo, de. Ciao. Bye Bye. Sputato dal gruppo come il nocciolino della ciliegia. Sette chilometri dalla partenza, sessantatre dalla fine, neanche un giro completato.
La giudice sulla macchina di fine corsa guarda con un sorrisino questo Supereroe a cavallo di Tronitus che pedala solo verso l'Inutile, non immagina nemmeno lontanamente la tragedia interiore che sta sconvolgendo il suo Io.
La giudice alza la mano e gli fa un cenno, che significa: Squalificato. Fine. Sei fuori. Out.

Sette chilometri sono troppo pochi anche per un Mediocre Doc come Sandropan.
C'è troppa sete di vendetta. Domani si tenterà un'altra prodezza. Tutti i piani sono sconvolti. Si farà la Ghemme Alagna.

Costi quel che costi.

Sandropan da piccolo sul balcone della zia


E' Robert Wilson il Re della Pista?

Questa che stiamo per raccontarvi è una storia che potrebbe sembrare di altri tempi. Senza dubbio è una vicenda commovente questa di un uomo che, dopo aver toccato il fondo, grazie allo sport e all'amicizia trova la forza di rialzarsi.
Se quello che state leggendo non fosse un blog ma fosse un libro, sarebbe intitolato Piccoli Discepoli Crescono. Non che i Discepoli in quanto tali siano dei fenomeni, altrimenti non sarebbero Discepoli del Grande Maestro della Mediocrità ma, pur restando in un ambito di Grandi Mediocri, Robert Wilson non sembrava certo tra i seguaci più promettenti.

Se escludiamo Tony M., Claudio F. e pochissimi altri possiamo dire con certezza che Wilson lo Scozzese è sempre stato uno dei peggiori ciclisti dell'Udace, anzi il peggiore.
Wilson non è mai stato un vero atleta. Si presentava alle gare sempre stanco, svogliato, con l'aria di uno poco disposto ad allenarsi e a fare quei sacrifici normalmente imposti agli atleti che desiderano diventare più forti. Un uomo dalla vita disordinata, con poca o nessuna cura degli aspetti fondamentali che dovrebbero regolare la vita di un ciclista seppur amatoriale.

Per questi motivi Robert è sempre stato additato ai più giovani come l'esempio da non seguire. "Non vorrai diventare come Robert Wilson" dicevano i padri ai figli per motivarli ad affrontare con determinazione le durissime gare invernali di ciclocross.

La costante carenza di motivazione del nostro atleta aveva fatto perdere ogni speranza anche a quei pochi che gli erano rimasti affezionati. Infatti sono pochi quelli che, come Sandropan, hanno in qualche maniera conservato dei rapporti se non di amicizia, almeno di cordialità. E' una vicenda nota a tutti quella dell'Italiano a staffetta 2010 che Wilson doveva correre in coppia con il Maestro e che lo scozzese disertò all'ultimo minuto, lasciando il Magnifico solo e privo di un compagno di squadra.

Insomma, per dirla tutta, la storia di Robert era, come tante altre storie, fatta di luci ed ombre, ma le tante ombre erano predominanti sulle rare e fioche luci.
Ma quando tutto sembrava perduto... è arrivata la notizia
Robert Wilson è messo con la Canalis?
Si è rifugiato in un convento tibetano?
Ha aperto una distilleria in Scozia?
Ha restituito la bara di Mike?

Niente di tutto questo.
Robert Wilson è diventato un Campione del Ciclismo su Pista.
Non ci crederete, ma è VERO



Robert era stanco di vestire i panni del ciclista scarso e svogliato, voleva riscattare la propria immagine; in questi mesi si è allenato nelle pause del lavoro, alla sera, ed in ogni momento libero.
Lo ha fatto per dimostrare a sè stesso e agli altri che ce l'avrebbe potuta fare.
E così si è presentato al Campionato Regionale di ciclismo su pista, dove ha stupito pubblico e avversari conquistando un fantastico sesto posto in una gara che dicono non sia stata affatto priva di emozioni.
Robert ce l'ha fatta, il suo sogno è stato coronato. Ed il suo sogno è lo stesso di tutti noi.


Ed eccola, la foto esclusiva dell'intervista rilasciata via Skype a Sandropan e Figlio, dove Robert esibisce orgogliosamente la medaglia, simbolo della svolta impressa alla vita di un uomo che tutti credevamo perduto.
Robert, nuovo Re della Pista, è nostro fratello.

venerdì 1 luglio 2011

Il Weekend del Maestro

Sabato
Gara su strada a Buscate, dove Sandropan compirà l'ennesimo di arrivare al traguardo senza perdersi.
Certo, sulla carta l'impresa appare praticamente impossibile, trattandosi di un bel dieci giri da sette chilometri. Ma se è vero che la Mediocrità non ha limiti, si può dire la stessa cosa anche per la Provvidenza. Ogni opzione quindi rimane aperta.

Domenica:
Bisognerà scegliere tra
1) giro lungo in mountain bike, che non sarebbe affatto male, magari un bel Cornizzolino o un' alpetta del Vicerè... o al limite un San Genesiotto passando da Consonno (la città fantasma che per chi non lo sapesse è un posto davvero strano... cercatelo su google!)

2) gara di MTB a Sormano del circuito Cicli Pozzi
Bella, se solo non ci si dovesse alzare così presto... comunque da non escludersi affatto viste le pressioni in tal senso del Figliuolo.

3) gara di MTB a Lonate Ceppino, campionato provinciale di Varese
Altra opzione che il Maestro potrebbe prendere in seria considerazione, prima di tutto perchè ci saranno sicuramente molti suoi amici e conoscenti tra i partecipanti, e poi perchè è un percorso di xc dove ci si può divertire senza uccidersi di fatica.

4) gara di MTB a Prerro di Pogno, del circuito Sport & Sports
Chissà che Sandropan non si materializzi a Prerro, anche se questa gara è un po' lontana e un po' troppo dura per chi come il Magnifico avrà corso il giorno prima.

5) trofeo dello Scalatore Lecco-Morterone
Altra gara, questa su bici da corsa, dove non si potrebbe del tutto escludere la partecipazione del Maestro, vista la recente passione per la bici da strada.

Insomma Sandropan, come tutti i venerdì, si sente un Campione, e come tale promette di fare fuoco e fiamme. Ma il suo mediocre fisico sarà davvero in grado di rispettare gli impegni oppure le sue promesse, come è accaduto tante volte in passato, si riveleranno inconsistenti?