sabato 29 dicembre 2012

Sandropan rompe le pepè quelle belle



E' fin troppo ovvio. Visto il periodo dovrei, visto che qualche disperato lettore del blog pare esserci ancora, scatenarmi facendo a tutti i più sentiti auguri di buon anno, buone feste e roba varia. Dovrei farlo, anzi stavo per convincermi a farlo, proprio ieri dicevo tra me e me adesso faccio gli auguri sul blog, magari metto anche qualche bella decorazione, o qualche musichetta, un meu amigo Charlie Brown che parte da solo all'apertura della pagina, e invece questa mattina, proprio questa mattina, durante un placido giretto con la bici da montagna all'interno del parco di Monza, una delle pepè si è improvvisamente e tragicamente rotta.

E così, per una strana forma di protesta, ho deciso di soprassedere con la storia degli auguri per parlare della pepè rotte, concedendo loro, prima di buttarle via, l'onore di una foto pubblicata sulle Cronache di Sandropan.
Per fortuna ci sono le pepè di scorta, quelle vinte da Lollopan tempo fa alle premiazioni del Master Sport & Sport che, come spesso accade con le cose economiche, assolvono alla medesima funzione e durano di più. Chissà perché.

Forse i ricchi si lamentano meno dei poveri quindi quando un ricco rompe le pepè belle ne compra un altro paio senza lamentarsi quindi sarebbe stupido farle robuste?
Oppure sono i poveri che per non sentirsi poveri comprano le pepè belle  e quando le rompono si rassegnano per paura di fare brutta figura, mentre i ricchi, che essendo tali se ne fregano di fare vedere che sono ricchi quindi comprano le pepè economiche, se le dovessero rompere farebbero un sacco di storie, quindi meglio vendergli le pepè economiche ma robuste?
Personalmente propendo per questa seconda ipotesi.
Vabbè, dopo queste disquisizioni sulle strategie di marketing dei fabbricanti di pepè, vi saluto caramente.

Sandropan




mercoledì 26 dicembre 2012

Cattiveria

Perchè a Natale Sandropan si sente più cattivo, anziché sentirsi più buono come succede a tutti gli altri bambini?
La risposta a questa domanda potrebbe essere complessa e articolata, e portarci molto lontano. La si potrebbe forse cercare nel suo inconscio, inquietato da un incubo ricorrente dove il Maestro è a bordo del suo scooterone sotto ad una fredda pioggerellina nel traffico feroce di Milano, così fitto e così immobile che per guadagnare metri deve andare sui marciapiedi e passare in mezzo ai giardinetti, mentre le luci dei centri commerciali lo abbagliano e cori di bambini lo circondano cantando all'infinito I wish you a merry christmas, I wish you a merry christmas, I wish you a merry christmas and a happy new year.
Ed ora eccolo in mezzo a una folla di parenti di ogni età, sommerso da addobbi, pecorelle, carte argentate, colorate, decorate, stelle comete, lucine intermittenti, vassoi di tartine, pandori, angioletti, re magi e panettoni possi. Esausto, in preda alla nausea e all'ubriachezza cerca di nascondersi, ma i parenti sono sempre di più, sono decine di bambini, centinaia di vecchie, migliaia di cognati, che adesso si muovono come zombi e parlano lingue antiche sconosciute. Sandropan urla mentre una vecchia col berretto da babbo natale si aggrappa ad una gamba cercando di azzannarlo, ma prima che la vecchia riesca a morderlo si risveglia di soprassalto, sudato fradicio, nel suo letto. E' il 26 dicembre, l'incubo, anche per quest'anno, è finito.

 

domenica 16 dicembre 2012

Sandropan ha scherzato col fuoco


Eh sì, cari piccoli amici del blog, vi sarete accorti anche voi che da un po' di tempo a questa parte Sandropan è stato un po' troppo sicuro di sé stesso; ha giocato col fuoco e, come a volte capita a chi lo fa, si è scottato. Infatti, dopo avere faticosamente costruito la sua blog-creatura che lo stava rendendo ricco e famoso, ha pensato bene di buttare tutto alle ortiche, prima con tutta questa storia di chiusure e sospensioni, poi smettendo di scrivere addirittura per intere settimane, dando dimostrazione esplicita di totale menefreghismo.

 Il risultato è che pian piano i lettori sono andati via, e ora non ce ne sono quasi più. Basta, fine, stop. Anche gli irriducibili si sono stancati di assecondare le bizze di un Sandropan sempre più affetto da divismo.

E il Maestro che dice? Assolutamente niente. Anzi, non solo non dà nessuna importanza al problema, ma sembra perfino essere contento di avere pochi visitatori. Insomma dice che così può scrivere quello che gli pare senza sentirsi condizionato (Ma quando mai si è sentito condizionato??).

Vabbè. Vi è piaciuto il post, ammesso che lo abbiate letto? Probabilmente no. Lo avete trovate utile? Nemmeno. Interessante? Per carità. In compenso siamo sicuri che saprete apprezzare moltissimo questo video, scoperto dal Sublime nelle sue lunghe navigazioni in rete alla spasmodica ricerca di trash.
E questa, ragazzi, è autentica spazzatura! Yeaahhh...

sabato 15 dicembre 2012

Back To Brianza




E così, dopo la lunga tournée lavorativa in terra straniera, frastornato dalle luci dello shopping natalizio, annoiato dalla quantità di mezzi pubblici, affamato di spaghetti e di notizie della politica nostrana, Sandropan torna a casa. 
Certo, Londra sarà anche affascinante, ma volete mettere la Brianza innevata, i favolosi ritardi di Trenord, la pizza col salame piccante e l'emozione di quando in bici si passa davanti alle ville del Berlusca?




sabato 8 dicembre 2012

Abbiate pazienza

Sandropan non scrive perchè non può, ma se potesse scriverebbe, quindi appena potrà scriverà.
Detto tra parentesi il Maestro aveva anche un paio di fotone carine ma, ahimè, dall'iPad oggi non riesce proprio a caricarle...