Questa che stiamo per raccontarvi è una storia che potrebbe sembrare di altri tempi. Senza dubbio è una vicenda commovente questa di un uomo che, dopo aver toccato il fondo, grazie allo sport e all'amicizia trova la forza di rialzarsi.
Se quello che state leggendo non fosse un blog ma fosse un libro, sarebbe intitolato Piccoli Discepoli Crescono. Non che i Discepoli in quanto tali siano dei fenomeni, altrimenti non sarebbero Discepoli del Grande Maestro della Mediocrità ma, pur restando in un ambito di Grandi Mediocri, Robert Wilson non sembrava certo tra i seguaci più promettenti.
Se escludiamo Tony M., Claudio F. e pochissimi altri possiamo dire con certezza che Wilson lo Scozzese è sempre stato uno dei peggiori ciclisti dell'Udace, anzi il peggiore.
Wilson non è mai stato un vero atleta. Si presentava alle gare sempre stanco, svogliato, con l'aria di uno poco disposto ad allenarsi e a fare quei sacrifici normalmente imposti agli atleti che desiderano diventare più forti. Un uomo dalla vita disordinata, con poca o nessuna cura degli aspetti fondamentali che dovrebbero regolare la vita di un ciclista seppur amatoriale.
Per questi motivi Robert è sempre stato additato ai più giovani come l'esempio da non seguire. "Non vorrai diventare come Robert Wilson" dicevano i padri ai figli per motivarli ad affrontare con determinazione le durissime gare invernali di ciclocross.
La costante carenza di motivazione del nostro atleta aveva fatto perdere ogni speranza anche a quei pochi che gli erano rimasti affezionati. Infatti sono pochi quelli che, come Sandropan, hanno in qualche maniera conservato dei rapporti se non di amicizia, almeno di cordialità. E' una vicenda nota a tutti quella dell'Italiano a staffetta 2010 che Wilson doveva correre in coppia con il Maestro e che lo scozzese disertò all'ultimo minuto, lasciando il Magnifico solo e privo di un compagno di squadra.
Insomma, per dirla tutta, la storia di Robert era, come tante altre storie, fatta di luci ed ombre, ma le tante ombre erano predominanti sulle rare e fioche luci.
Ma quando tutto sembrava perduto... è arrivata la notizia
Robert Wilson è messo con la Canalis?
Si è rifugiato in un convento tibetano?
Ha aperto una distilleria in Scozia?
Ha restituito la bara di Mike?
Niente di tutto questo.
Robert Wilson è diventato un Campione del Ciclismo su Pista.
Non ci crederete, ma è VERO
Robert era stanco di vestire i panni del ciclista scarso e svogliato, voleva riscattare la propria immagine; in questi mesi si è allenato nelle pause del lavoro, alla sera, ed in ogni momento libero.
Lo ha fatto per dimostrare a sè stesso e agli altri che ce l'avrebbe potuta fare.
E così si è presentato al Campionato Regionale di ciclismo su pista, dove ha stupito pubblico e avversari conquistando un fantastico sesto posto in una gara che dicono non sia stata affatto priva di emozioni.
Robert ce l'ha fatta, il suo sogno è stato coronato. Ed il suo sogno è lo stesso di tutti noi.
Ed eccola, la foto esclusiva dell'intervista rilasciata via Skype a Sandropan e Figlio, dove Robert esibisce orgogliosamente la medaglia, simbolo della svolta impressa alla vita di un uomo che tutti credevamo perduto.
Robert, nuovo Re della Pista, è nostro fratello.
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