Ore 6 del mattino. La città dorme, ma Sandropan è già sveglio. Sente che oggi sarà un giornata importante, ma non sa ancora perchè.
Mentre ancora assonnato si aggira tra bagno e cucina Egli pensa che potrebbe andare a correre, magari a Galliate o a Brunate. Avrebbe tutto il tempo per preparare la borsa, il numero il chip e tutte le cose della bici. Ma non lo fa e torna a letto a dormire, rinviando ogni altra decisione.
Un'ora dopo Sandropan capisce che dovrebbe approfittare del prolungato stop del Bambino per andare a farsi un altro bel giro in Brianza, senza troppo stress.
Avrebbe voglia di compiere un'impresa, qualcosa da raccontare ai parenti il giorno di Natale, tipo il giro del lago di Como partendo da Lissone, o la scalata di qualche vetta, insomma qualcosa che lo faccia sentire un eroe d'altri tempi.
Il fatto stesso che ieri sera abbia montato il contachilometri su Tronitus potrebbe essere interpretato come un segnale importante in quella direzione.
A questo punto potrebbe sembrare ovvio che il Maestro, in preda al Sacro Fuoco da quando ha scoperto la bici da strada, sia sceso in box, abbia preso Tronitus e sia partito per luoghi sconosciuti, alla ricerca dell'ignoto.
Ma col Maestro nulla è scontato, ed infatti, al momento della vestizione, alle scarpette rosse con gli attacchini da strada ha preferito quelle gialle da offroad.
E così si è sparato un bel quattro ore abbondanti di mountain bike, inoltrandosi tra le colline brianzole fino al mitico San Genesio, non prima di essersi fatto due volte il Cancello e stabilendo il nuovo record personale della sua salita preferita a 7' 25".
Gli avversari del prossimo campionato italiano a Golasecca sono avvisati.
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