Domani 2 giugno 2010 ci sarà il Campionato Regionale Lombardo a Brignano Gera D'Adda, che Sandropan aveva da tempo pianificato, e che doveva essere un buon test per verificare la sua preparazione atletica in vista degli Italiani di Lozzolo. Ma ahimè forse l'atleta, con un piede ancora molto dolorante dopo la caduta non caduta di Galliate, non potrà presentarsi al nastro di partenza. Forse.
Ma il 2 giugno è anche e soprattutto un importante anniversario, quello della gara di Canegrate svoltasi nel 2004 che vide il nostro Atleta Beniamino Maestro di Vita sul gradino più alto del podio.
Ecco quanto ha dichiarato Sandropan questa mattina al blog:
"...un momento bellissimo, che mi resterà sempre impresso nella memoria. Fu per puro caso che decisi di andare a fare quella gara, forse ci andai perchè sapevo che si svolgeva al'interno del bellissimo Parco del Roccolo, o forse chissà! Non tutte le cose hanno una spiegazione razionale. Fatto sta che mi trovai in griglia con atleti di grosso calibro giunti da ogni dove, tra i quali spiccava Antonio Marchese, la Pantera di Magnago, che ai tempi conoscevo solo di fama. Già dalla partenza capii che quel giorno avrei potuto fare il colpaccio, perchè sentivo le gambe che giravano, le ruote che giravano, il fiato che giravano, e mi fermo qui. Il mio corpo era in perfetta sintonia con la Natura, di cui mi sentivo parte integrante, ero io stesso un pezzo di Parco del Roccolo che sfrecciava pedalando sul sentiero che si spianava davanti a me.
A pochi minuti dalla partenza solo due avversari mi precedevano di pochi metri, e nonostante il ritmo fosse altissimo ero deciso a non lasciarli andare, perchè quel terzo posto doveva essere mio... Ma la Svolta avvenne quando alla Svolta a sinistra il primo decise di Svoltare a destra, portandosi dietro il secondo che gli stava appiccicato e Svoltò assieme a lui. Pensai: ora o mai più. Svoltai dalla parte giusta, innescai la quinta, poi la sesta, la settima, l'ottava e la nona, come la nona di Beethoven le cui note mi guidavano, trionfante colonna sonora verso un traguardo sorretto dagli angeli che cantavano in coro il mio nome: Sandropan, Sandropan.
Ma la gara non era finita, Tony la Pantera non mollava, era a poche decine di metri di distanza e e mi rincorreva senza darmi tregua. Ma ormai le ruote della mia bici non toccavano più il terreno, anzi per la verità mi ricordo che stavano a circa quaranta, cinquanta centimetri d'altezza. Era una cosa davvero strana, non mi era mai accaduto niente del genere.
All'arrivo ero totalmente in estasi. Non mi dimenticherò mai la folla in delirio, c'era gente che urlava, ragazze che piangevano, poi dopo l'arrivo l'assessore allo sport di Canegrate che non smetteva più di ringraziarmi per lo spettacolo che avevo offerto.
Fu davvero una grande giornata..."
4 commenti:
grazie sandropan mi sono commosso ho ancora i brividi solo a pensare a quel giorno grazie di tutto tuo super discepolo tony m.
Caro mio buon Capo Discepoli,
sono commosso dalla tua commozione.
Questa sera, come tutte le sere del 2 giugno di ogni anno, al tramonto del sole, il mio sguardo sarà rivolto a Ovest/Nord-Ovest, verso il Parco del Roccolo. Mia moglie e mio figlio si chiederanno "perchè papà sta sul balcone a guardare nel vuoto?"
Io cercherò di spiegarglielo, ma loro non potranno capire.
Sandropan
Non potranno mai capire, o meglio credere!!!
Ne' una coppa, ne' una medaglia, ne' un sacchettone, neppure un portachiavi alfa romeo ha portato a casa. Frutto della fantasia di sandropan....
Potrei agevolmente mettere a tacere le malelingue pubblicando la foto del prestigioso portachiavi dell'Unione Ciclistica Canegratese avuto in premio, e che gelosamente conservo.
Ma non lo farò.
Perchè chi crede in Sandropan non ha bisogno di prove.
Sandropan
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