mercoledì 16 giugno 2010

Sandropan Risponde

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO


"Cari SANDROFANS, voglio raccontarvi una storia...
Purtroppo e' da un po di tempo che seguo il blog di Sandropan, mio malgrado.
La crisi prima e lo scazzo poi mi hanno portato a frequentare i meandri piu sordidi del web. Dopo aver accesso (o acceduto..?) al peggiore dei siti porno-ciclistici, finii in una vorticosa spirale di pop up che rimandavano ad improbabili cure per migliorare le proprie prestazioni ciclistiche: pasticche, unguenti, trapianti.
Fra le innumerevoli finestre che continuavano ad aprirsi senza controllo una fra tutte mi colpi'.."Le cronache di SANDROPAN"…Qualcosa allerto' il mio sistema nervoso, non so perche' e non so percome ma quel nome echeggio' nella mia testa per un atttimo.
Lo dissi ad alta voce: SANDROPAN, anzi no SANDRO-PAN... stentavo a crederci.
Invano lo avevo cercato in lungo e in largo; a nulla servirono gli appelli in televisione e le catene di Santantonio. Era sparito, volatilizzato, qualcuno disse anche sublimato. Fino a quella notte senza luna quando, alterato dai fumi dell'alcool e dalla spossatezza dovuta all'eccesso di autoerotismo a due ruote, quella faccia stanca e provata da una vita di eccessi apparì per magia sul mio schermo.

Finalmente l'avevo trovato, anche se sotto mentite spoglie io sapevo che Sandropan era Lui. Immaginate la mia gioia allora, il compagno di tante domenica-mattine (il plurale di domenica mattina e' domenica mattinE), il capo spirituale del CDM, probabilmente il padre di almeno uno dei miei figli... era vivo e vegeto e indovinate un po'? Aveva aperto un Blog.

Mi lanciai allora a testa bassa fra le pagine del blog, lessi di tutto. Il primo e il secondo e via via tutti i post che Lui aveva scritto. Tutti i resoconti delle sue imprese, le sue speranze le sue gioie, insomma tutto. Ma quando arrivai all'ultima riga, un senso di tristezza mi pervase.
Passai dalla gioia alla disperazione, poi al disprezzo e infine alla rassegnazione.

Lui, Sandropan o come cavolo volete chiamarlo ci aveva dimenticato.
Mai una volta aveva parlato delle uscite in "valle", mai una volta delle ripetute ai "polli".
Mai e poi mai aveva accennato un saluto o lanciato un pensiero ai suoi Compagni Di Merende. I primi, i veri, quelli che contano veramente. Quelli che lo aiutarono ad affrontare I suoi veri acerrimi nemici "Tarzan" e il sempiterno piu forte "Cavallo di Battaglia".
Quelli che lo invitarono al proprio matrimonio solo per fotografarlo mentre "toccava i culi". Quelli che quando tutti fecero la marathon della Brianza non ci andarono perche' I cdm no, la marathon non la fanno.

Possibile che il "Nano Feroce" ed il "Principe" non contino piu' nulla per quest'uomo? Litri di sudore versato, centinaia di camere d'aria pizzicate, innumerevoli visite da "omino" dimenticate, annullate anzi no formattate.

Questo cari FANS e' l'uomo che adorate, effimero incostante e sorprendentemente scarso, non solo nel ciclismo ma anche nei sentimenti.
Ora mi rivolgo a te Sandropan: Perche' ci hai dimenticati? Perche' ci disprezzi e ci rinneghii?
D' accordo, il Nano Feroce non corre e non si allena piu'... ma che dire del Principe?
In terra straniera, accerchiato da agguerritissimi avversari continua a battersi strenuamente all'urlo di Viva il CDM, LAMINKIAPEPE'!! Tanto vale allora che si arruoli in un club locale, cambi il suo nome in uno dall'aria francesizzante e si mischi alla folla dei tanti.

Rimettiti sulla retta via caro amico del tempo che fu e magari, allora, anche noi potremmo sperare in un finale alla "Un Mercoledi da Leoni" in cui ti ritroverai con in tuoi vecchi amici al cancello della valle per un'ultima grande pedalata.

Anonimo"

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Pochi hanno avuto la fortuna di assistere alla reazione di Sandropan mentre leggeva questa mail. Sulle prime il Maestro si è commosso, ma poco dopo, ancora con le lacrime agli occhi, si è buttato sullo scrittoio, ha estratto la penna dal calamaio pieno di inchiostro, ed ha composto questa parabola in risposta al SandroFan che gli ha scritto.

Una notte Sandropan si svegliò perchè avvertì qualcosa che si muoveva nella sua stanza. Incuriosito accese la luce sul comodino e mentre si sporgeva per vedere da dove provenisse quel rumore, sentì una voce che lo chiamava "Sandropan, Sandropan..."
E da sotto al letto sbucò il Coniglio bianco.
-Ciao Coniglio bianco, cosa fai qui a quest'ora? -disse Sandropan
-Sono venuto per parlarti -disse il Coniglio bianco abbassando le orecchie in segno di devozione.
-Parla dunque, o Coniglio bianco, e dimmi ciò che mi vuoi dire-
-Caro Sandropan, io ti porto il messaggio di un amico coniglio, che ha incontrato in treno un Coniglio bianco suo cugino che dice di conoscerti e che ti vorrebbe salutare-
Sandropan non disse nulla, guardò il Coniglio bianco che gli stava davanti e lo accarezzò paternamente; quindi gli disse:
-Caro Coniglio bianco, io ho capito che il Coniglio bianco cugino del tuo amico non esiste, perche' quel Coniglio bianco in realta' sei tu. E ho anche capito che non sei venuto qui per salutarmi, ma per chiedermi i soldi per comprarti la droga dei conigli-
Il Coniglio bianco, sentendosi scoperto nelle sue vere intenzioni, fece finta di commuoversi e piangendo disse -Caro Sandropan, io pensavo che tu ti fossi dimenticato di me, ma ora so che non era vero, e per questo mi pento per avere cercato di ingannarti-
Sandropan non disse nulla e, dopo avere spento la luce, si rimise a dormire.

Il Principe, ex crosscountrista oggi agguerrito downhiller, al matrimonio del Nano Feroce.
(Foto tratta dall'archivio del Maestro
)

Il Nano Feroce
(Foto scattata ai tempi in cui i fotografi le inviavano a casa e chi voleva le pagava, altrimenti le rispediva al mittente. Sandropan, il Principe e il Nano Feroce non hanno mai fatto nè l'una nè l'altra cosa)

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