mercoledì 30 giugno 2010

Ambasciator non porta pena













Cari discepoli di Sandropan, voglio raccontarvi come e' andata. Come un ometto qualunque in una mattina qualunque si sia trasformato in vice-supereroe..

Ero chiuso nel mio ufficio ad espletare, come ogni giorno, un compito ingrato, lavorare. Ad un certo punto vidi un bagliore nel cielo, poi tutto divento' buio.. Un' eclissi totale di sole? mi dissi, un'altra nube del vulcano? una cacca di gabbiano sugli occhiali? Aprii la finestra ed un odore nauseabondo mi investi'.
La testa inizo' a girare vorticosamente, sentivo che stavo perdendo conoscenza. Trattenendo a stento il vomito, riuscii a chiudere la finestra e caddi a terra in preda a convulsioni. Gli spasmi cessarono. Il mio battito cardiaco stava precipitando, il respiro gia affannoso era ormai solo un rantolio. Capii che era la fine. Stavo fluttuando due metri al di sopra del mio corpo esanime. Esperienza exra-corporea e' il termine medico.
Invece di vedere la luce in fondo al tunnel, la mia vita che passa davanti agli occhi ed altre stravaganze assortite fui trasportato da un vortice polveroso nel bel mezzo di un deserto infuocato. Non potevo crederci, io che contavo di avere il tempo di ravvedermi, di redimermi o per lo meno di corrompere qualcuno ero finito all'inferno.

Vidi qualcosa avvicinarsi, stranamente non ebbi paura. Un diavolo dalle sembianze umane, una specie di primate in tutina di lycra e caschetto da crosscountry si fermo' davanti a me. Il suo sguardo magnetico imprigiono' il mio ed un fiume di pensieri mi invase il cervello.
Quello che il primate mi stava raccontando non poteva essere espresso con parole terrene. Una frase mi colpi'; mi disse (a modo suo) che fra tutti I "candidati" IO ero stato scelto. Li per li mi venne anche il dubbio di aver fatto casino e di essermi addormentato durante l'ultima puntata di LOST, ma il primate con un colpo di ascia mi riporto' alla realta'.
Mi spiego' che da tempo mi stava osservando e che grazie alle mie doti atletico-ciclistiche ero stato designato a diventare l'ambasciatore di Sandropan. Mi spiego' anche che la "cosa" che oscurava il cielo era in realta' nient'altro che la cattiveria umana e che solo gli uomini bagnati dal sudore di Sandropan potevano vederla.
D'ora in avanti il mio compito sarebbe stato quello di difendere I deboli ed aiutarli a sconfiggere I forti. Aiutare Sandropan a dare ai "cardoni" (termine medico-scientifico per indicare chi in bicicletta va piano anche a fronte di sforzi sovrumani) una chance di essere un giorno "gente che va" (termine medico-scientifico che indica gente che va). Mi inginocchiai davanti al primate, esso levo' l'alabarda e con un colpo che avrebbe staccato la testa di un dinosauro mi infuse le doti necessarie a compiere il mio mandato:forza, conoscenza, speranza, costanza, demenza e flatulenza.
Levai la testa e chiesi come avrei potuto fare per capire chi era debole e chi era forte, il pragmatico diavolo-primate mi disse: guarda la classifica, dal 20 in su meritano di morire.
Un fulmine mi colpi', fui prima proiettato in cielo e poi, come in un enorme lavandino, inghiottito e scaraventato di nuovo nel mio corpo terreno. Mi alzai da terra, brandii il mezzo-marinaio e urlai VIVA SANDROPAN, VIVA I CDM , LIMINKIAPEPEEEEEEE!!!!!!
Tutto era finalmente chiaro. La mia vita scialba e senza prospettive aveva ora uno scopo.E che scopo….

1 commento:

sandropan ha detto...

Che bello avere un Ambasciatore... Non mi par vero.