lunedì 26 settembre 2011

Eroismi


Se dovessimo credere a ciò che sta scritto su quei miseri fogli bianchi sporcati da lettere e numeri che sono le classifiche di una gara, potremmo dire che Sandropan è andato bene. Proprio bene.
Decimo su tredici arrivati, davanti al nemico Cotella che l'anno scorso l'aveva preceduto, ma soprattutto con un tempo di due ore e dieci, di ben tre minuti inferiore a quello dello scorso anno.

Se la spoglia classifica di una seppur importante competizione dovesse contare davvero, Sandropan si meriterebbe senz'altro un bravo!, una pacca sulla spalla, e magari un premio come riconoscimento del suo valore.

Dopo un decimo posto così potremmo, l'indomani al bar o in ufficio, dire che io sì io lo conosco quello è un tipo che va proprio forte in bici, ah se lo vedeste fare certe curve nei single track o affrontare le salite con quella grinta che solo lui sa tirar fuori dal fondo dell'anima, ah se solo lo vedeste...

Forse durante il racconto i vostri occhi potrebbero inumidirsi nel ricordo delle prodezze del Maestro, ma poi la vostra giornata proseguirebbe così, come se nulla fosse stato, ed il ricordo di una domenica come tante svanirebbe, travolto da chissà quanti e quali altri pensieri.

Perchè, se esiste qualcuno che davvero pensa che siano solo le classifiche a contare, in quel decimo posto questo qualcuno non potrà trovare nulla più che un dieci, un uno e uno zero messi lì, uno vicino all'altro. Due stupidi, insignificanti numeretti.

Altri però sanno vedere oltre. Capire che oltre l'aridità dei numeri vi è qualcosa di profondamente umano.
Una caduta rovinosa, un ammasso di ossa e muscoli che impatta tremendamente contro la dura terra e le dure pietre.
Oltre quei numeri l'odore acre del sangue, la sofferenza, la disperazione, il pianto, la rabbia.

Solo un Eroe sa trovare la forza per rialzarsi e ripartire.

"Oh we can be heroes, just for one day" - David Bowie

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Complimenti per la prestazione, tenuto soprattutto conto che sei caduto e non ti sei ritirato come invece avrei fatto io se fossi caduto. A proposito di cadute, io le odio e per questo motivo ho fatto poche gare di MTB in vita mia, ed ho preferito tornare a gareggiare a piedi, nonostante i miei problemi ai tendini d'achille.
Paolo Isola

P.S. Ho cambiato account blogger perchè con i blog contenenti le donne nude(www.nuditamarine.blogspot.com e www.sportivenudiste.blogspot.com) è meglio stare anonimi

sandropan ha detto...

aro Paolo Anonimo,

grazie dei complimenti.
Per quanto riguarda il resto, cioè i tuoi blog semi-clandestini, sappi che saprò mantenere il segreto che ti costringe all'anonimato.

Tutti per uno, uno per tutti

Samdropan

Anonimo ha detto...

Grazie Sandropan, comunque a breve dedicherò un post ai nuovi blog, in fin dei conti guadagno con le visualizzazioni e devo farmi la pubblicità visto anche che i motori di ricerca dormono