domenica 23 ottobre 2011

Gloria effimera


Sabato programma da ciclisti-eroi d'altri tempi: da Monza alla terribile salita della Val Cava, e ritorno. Programma andato a monte ancora prima della partenza, e sostituito da una novantina di chilometri molto più morbidi dalle parti del triangolo lariano. Di chi la colpa? Del Discepolo Cazza che voleva risparmiare la gamba per la gara di oggi? Della codardia del Maestro totalmente fuori forma? Del Bambino così poco interessato alla bici che si è  dimenticato perfino di portare a riparare la ruota con un raggio rotto dieci giorni prima?
Chissà. Ognuno ha accusato gli altri, ma alla fine sono stati tutti contenti che sia andata così.

E poi parliamo di oggi, domenica. Dopo accese discussioni per decidere se andare a fare il duathlon di Brinzio o il ciclocross di Cassano Magnago, alla fine la scelta è caduta sul non fare nè l'uno nè l'altro, e la gara domenicale è stata sostituita con una passeggiatina in mountain bike fino a San Genesio e ritorno. Volete sapere com'è andata? Salite a passo d'uomo, gambe al limite dei crampi, barrette e zippvit a gogo per combattere le crisi di fame. Un vero disastro.

Ecco dunque quanto è effimera la gloria di uno sportivo. Un mese fa le ruote del Maestro facevano schizzare i sassi a destra e a sinistra sulla salita del Cancello, e oggi si ritrova sugli stessi percorsi a soffrire e ansimare come quei poveri disperati che guardava con aria di compatimento. E non si può nemmeno dire che il destino sia stato più clemente con il Figliuolo, anch'egli in crisi nera.

Pazienza, in attesa che Sandropan decida di riprendere ad allenarsi ci consoliamo dedicandoci ad altro e pubblicando il nuovo video firmato Bramones Production, dal titolo Fin Che La Barca Va




1 commento:

Anonimo ha detto...

peccato ti sei perso una battaglia vera contro il mio nemico di sempre ci si vede....tony m. la tigre di oleggio...