Sandropan venerdì sera salirà sul secondo gradino del podio del Campionato Provinciale di Milano di Mountain bike.
Impossibile. Proprio lui? Sandropan? Forse ci siamo sbagliati sul suo conto? Un caso di omonimia?...
No no no fermi tutti!
Perchè se qualcuno ha pensato anche solo per un attimo che Sandropan sia potuto meritatamente finire su quel podio tanto prestigioso, si deve disilludere.
Ma allora! Come può essere che Sandropan sia davvero il secondo provinciale?
Quest'uomo che anche se si allena tanto va sempre uguale, cioè poco?
Quest'uomo che ha paura non solo delle discese ripide montane ma anche del fango padano?
Quest'uomo che ha fatto della mediocrità il suo punto di forza e di orgoglio?
E' davvero possibile che tra tutti i biker della provincia di Milano sia solo il Meroni più forte di lui?
Siamo seri, non pensiamole nemmeno certe cose. Basti pensare a quanto è forte il Borsani, che è terzo, per farsi un'idea dell'ingiustizia che si sta compiendo. Per non parlare poi di tutti gli altri, tipo Ciccardi, Sartor, Catizzone... veri atleti, di alta classe, altro che Sandropan.
E che allora Sandropan si sia intrallazzato con i vertici dell'Udace, e che abbia potuto falsare la classifica?
Ma no dai, solo con il polverone sollevato dal blog con la storia della porno-sponsorizzazione del Campionato Italiano non è proprio pensabile che possa essere tanto simpatico ai dirigenti.
E allora che abbia sortito qualche effetto il suo patetico video dove implora di essere premiato?
mmm...
La verità nuda e cruda di questa storia, cari lettori, è molto più semplice di quanto si possa credere.
Qui si sta parlando del
classico, autentico, inconfondibile, inesorabile, inaspettato, insospettabile, ineguagliabile, ineludibile, fantastico, meraviglioso, stupefacente, sorprendente, enorme, gigantesco, elefantesco, purissimo, semplicissimo, naturale, micidiale, immorale, scandaloso,
ma sempre efficacissimo
culo.
E' triste da dirsi, ma è proprio così.
Forature, assenze giustificate e non, cambi di squadra, errori di tattica, errori di percorso, cambi shimano ingrufolati, perfino gravidanze inaspettate. Tanti sono stati gli elementi che nel corso della stagione si sono messi come bastoni tra le ruote dei nemici di Sandropan, e che come conseguenza hanno fatto salire gradino dopo gradino il Maestro, che ha addirittura sfiorato la vittoria, conquistata definitivamente dal Meroni solo all'ultima gara.
Venerdì sera dunque venite tutti in massa con vuvuzelas, campanacci, trombette da stadio e tamburi all'evento più antisportivo e più ingiusto del decennio, la premiazione di Sandropan.
Teatro San Protraso, Via Osoppo, angolo Piazzale Brescia, a Milano, ore 21.
C'e anche il gruppo su Facebook!
Nessun commento:
Posta un commento