giovedì 9 febbraio 2012

Leprincubo

C'è chi lo chiama Leprincubo, altri lo chiamano Inculepre, ma la sostanza non cambia. Tra le tante cose che possono rovinare il quieto sonno di un brav'uomo ed onesto lavoratore qual'è Sandropan, questa è una delle peggiori.
Nulla di che, niente che non possiate immaginarvi, il Leprincubo è un incubo con una trama fin troppo banale.
Ci sono tre lepri enormi, che pedalano su tre enormi biciclette per lepri. C'è Sandropan che corre felice sul candido, soffice manto di neve. Sandropan corre, e corre, e ancora corre, senza pensare a nulla.
Ecco la prima lepre, la bici, la ruota, troppo tardi ahi! Il poveretto si ritrova sdraiato nella neve con una gamba rotta. Le tre lepri scendono dalla bici, lo guardano, si agitano. Una lepre dice: dobbiamo finirlo con un bastone. Occazzo. Un' altra lepre dice: lo potremmo mangiare stasera con la polenta. Un'altra dice: volendo lo potremmo mangiare anche adesso, senza aspettare stasera. A questo punto il Leprincubo (o l'Inculepre), per fortuna, finisce e Sandropan si ritrova sudato e ansimante nel letto a guardare il soffitto con gli occhi spalancati, pensando al leprotto di sabato scorso.

Potrà mai il Maestro dimenticare l'esperienza vissuta, e tornare ad essere quello di una volta? Certamente gli amici non lo stanno aiutando. Ognuno è prodigo di consigli su quello che avrebbe fatto se fosse stato lui a trovarsi a tu per tu con la lepre ferita. Bisognava steccarle la zampa, caricarla su una barella per lepri e andare a cercare un veterinario dall'animo sensibile specializzato in ortopedia e disposto a lavorare di sabato, poi mettere la lepre nella vasca da bagno in casa fino alla completa guarigione ed infine reinserirla nel suo ambiente naturale munita di microchip per poterne seguire i movimenti dal satellite.  Oppure chiamare i Vigili, i Carabinieri, la Guardia di Finanza, lo Zoo, la Forestale, la Protezione Animali, il Wwf, i Verdi, gli Ambientalisti, Greenpeace, i NoTav, i City Angels.

Un esempio per tutti: La chat tra Sandropan e Franc, l'uomo del Cattivo Esempio che non si è lasciato sfuggire l'occasione di accusare Sandropan, l'unico amico che gli è rimasto.

Franc 07/02/12 11.34 assassino di lepri
Franc 07/02/12 11.34 anzi peggio
Franc 07/02/12 11.34 l'hai lasciata li a morire
sandro bramati 07/02/12 11.34 si'
Franc 07/02/12 11.34 potevi prenderla e portarla dal veterinario
sandro bramati 07/02/12 11.34 cosi' se la mangiava lui
sandro bramati 07/02/12 11.35 vivi nel mondo delle fiabe
Franc 07/02/12 11.35 cartellino rosso sangue al bram
sandro bramati 07/02/12 11.37 se vai dal veterinario il sabato mattina per la lepre ti manda a cagare per direttissima
sandro bramati 07/02/12 11.37 anche non il sabato mattina
sandro bramati 07/02/12 11.38 ma poi checcazzo... e' pieno di lepri
Franc 07/02/12 11.38 e' pieno di uomini
sandro bramati 07/02/12 11.38 manco fosse un panda


Franc


3 commenti:

Anonimo ha detto...

ma ci voleva proprio la barella?

Anonimo ha detto...

Suggerisco un incubo più realistico: che Lei cada in gara , e chi passa vada oltre e ti lasci lì a terra: "come una lepre".
(Tanto chi vuoi che ci sia al Pronto soccorso alla Domenica mattina).

sandropan ha detto...

Ma questo non è un incubo... è realtà! Chi è che si ferma in gara??