E così, dopo avere parcheggiato il mezzo nel box, si è tolto i pantaloni quelli della moto, i guanti quelli della moto, il casco anch'esso della moto e ha preso la borsa del computer dal vano sottosella.
Ma mentre faceva queste operazioni di routine il Maestro sentiva che c'era qualcosa di strano, come se ci fosse qualcuno lì ad osservarlo. Quindi, con circospezione ma ostentando indifferenza, ha cominciato a guardarsi attorno, ma attorno non c'era nessuno.
"Mi sono sbagliato" pensò Sandropan, quando ad un tratto sentì una voce nella penombra, che sussurrava
"Sandropaaaan... Sandropaaaan..."
Spaventato disse con fare deciso "Chi è là? Chi parla? Chi si nasconde nel mio box?"
"Sono io"
"Io chi? Rispondi e fatti vedere!"
"Sandropan... sono io. Sono Alan!"
"Alan!... ma tu... ma tu parli!"
"Certo che parlo, ma non sempre. Solo qualche volta, quando lo ritengo necessario. E questa volta lo ritengo proprio necessario, perchè visto come mi stai trascurando vorrei sapere quali sono le tue intenzioni sul mio conto"
Sandropan, commosso, ha abbracciato e baciato Alan, poi lo ha rinfrancato e gli ha promesso che domani, costi quel che costi, andranno insieme a fare un giro.
Poi ha chiuso la serranda e ha voluto subito mettersi al computer per condividere questa bella storia dal sapore vagamente natalizio (con solo un mesetto di ritardo) con tutti i suoi discepoli.
Alan
6 commenti:
Sandopan ma il tuo blog è fantastico! passerò certamente a leggerti, ciao!
Ops mi è scappata una R....me la son tenuta per ridere ahahhaah! :-D
ciao sandro quanto tenpo senza scontrarci e pensare che anni fa nel parco del roccolo hai dovuto faticare per piegarmi quindi ti invito a scontrarci l,ultima domenica di marzo nel nostro parco con affetto ex pantera di magnago
x Furio: Sento che diventerai un mio discepolo, e per questo io ti ringrazio.
x La Pantera Di Magnago: Non sono più stato nel parco del Roccolo, da quel 2 giugno 2004, chissà com'è cambiato da allora... credo che mi emozionerò. Sarò sopraffatto dai ricordi, e dall'affetto della gente del luogo che non mi ha mai dimenticato. Fu una grande giornata di sport.
Se tu fossi veramente amico di Alan, lo terresti a dormire vicino a te al caldo relegando la moglie nel box al suo posto.
Grazie Fabrizio, ne ho parlato con mia moglie, ma lei pensa che se volessi veramente bene ad Alan dovrei andare a dormire nel box con lui.
Alla fine meglio lasciare le cose come stanno, Alan vuole la sua indipendeza, e poi essendo di origine tedesca non soffre il freddo.
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