Come qualche volta accade, in questo mondo pieno di malvagi e di malvagità, a fare notizia sono le buone azioni.
E come potrebbe non essere definita un' azione degna del Manuale delle Giovani Marmotte quella compiuta domenica a Egro da Supergelli nei confronti di Sandropan?
Ecco il racconto dettagliato, direttamente dalle parole del Maestro:
"Ero sul percorso, verso la fine della gara in evidente difficoltà in quel tratto tra gli alberi dove probabilmente mi sarebbe convenuto scendere e andare a piedi. A un certo punto ho sentito che un ciclista che andava più forte di me mi stava per raggiungere, mi sono voltato e ho visto Supergelli. Io, che da sempre sono stato convinto che Supergelli non fosse cattivo ma non fosse nemmeno buono e quindi fosse medio, mi sono subito fatto da parte, ma lui, pur essendo nelle prime posizioni, ha rallentato l'andatura e si è prodigato nel darmi un consiglio, che sicuramente mi sarà molto utile in futuro. Me le ricordo esattamente le sue parole, mi ha detto -Sandropan, devi andare più veloce!- Ed è stato quello il momento chiave della giornata, perchè quelle parole fantastiche hanno risvegliato in me qualcosa che da tempo era sopito. Se voglio arrivare meglio devo andare più veloce. Più veloce. Ecco quello che fino ad ora mi sfuggiva e che domenica, grazie a Supergelli, ho imparato. Ma la cosa più importante che ho imparato è che Supergelli non è affatto medio come ho sempre creduto che fosse, ma al contrario è buono. Altrimenti chi gliel'avrebbe fatta fare di darmi un consiglio del genere, con il rischio di trovarsi di fronte un nuovo temibile avversario nelle prossime gare?"
Ecco dunque che, attraverso le semplici parole di Sandropan, questo blog vi ha regalato un'altra bella storia a lieto fine.
Si può allora parlare di fine? No.
Perchè no? Perchè quello che è successo alla premiazione non può essere di certo ignorato.
Infatti, nonostante Supergelli, eroe buono della giornata, tentasse timidamente di non farsi notare, sono stati in molti coloro che hanno visto quei segni rossi e quasi sanguinanti sulle sue mani sofferenti, che sono comparsi in una posizione e in una modalità che la scienza non sa spiegare.
E poichè il blog di Sandropan non vuole urtare in alcun modo la sensibilità dei propri lettori, decidiamo, come già abbiamo fatto in altre occasioni, di fermarci qui, e di non fare alcun commento sullo straordinario documento fotografico che vi viene qui di seguito proposto.
1 commento:
ma come mai con il stesso mani, mia ho datto un sciaffoni dopo gara, stranno ma stranno, il supergelli magari e returnatto di metzo bouno
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