Lo avete letto nel titolo. Sandropan mostra i muscoli, e con alteggiamento altezzoso e sprezzante delle tradizioni più radicate, augura Buon Natale con un mese di ritardo, o se volete con undici di anticipo.
A questo punto tutti ci chiediamo cosa possa avere spinto il Maestro a compiere una scelta tanto discutibile e che potrebbe senza dubbio ritorcerglisi contro.
Che ci sia qualcosa dietro a questo sfoggio di anticonformismo militante, di ribellione verso i più comuni sentimenti, come se avesse voluto dire a me del Natale non me ne importa niente, quindi faccio gli auguri quando mi pare e piace? Forse la rabbia per non avere potuto fare ed eventualmente vincere il Campionato Italiano di ciclocross Udace di domenica scorsa?
Ma... a proposito di Udace: Leggetevi questo passaggio della scioccante intervista rilasciata a TuttoBici dal Pm (e ciclista) Benedetto Roberti, e che potete trovare integralmente qui
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Facendo le Gran Fondo, quindi, avrà visto chissà quante cose che non andavano…
«Diciamo che mi sono fatto proprio una bella cultura in materia. Loro non sapevano chi fossi e io prendevo nota di tutto, ho capito certi meccanismi. Bisogna essere ciechi per non vedere certe cose. Il mondo amatoriale è di gran lunga peggiore di quello professionistico.
Sarebbe da fermare in blocco, fanno cose inaudite, con una facilità e una semplicità che fanno rabbrividire solo al pensiero. Ho visto tantissime persone che si fanno le supposte di cortisone poco prima del via, lì sulla linea di partenza, davanti a tutti. E partecipanti che si iniettano con naturalezza sostanze di ogni tipo.
Non parliamo poi delle gare sotto l’egida della consulta Udace: sarebbero tutte da chiudere. Sono pericolose e non sono nemmeno gare di ciclismo. Persone di una certa età che vanno a 60 all’ora per due ore di fila: cose che lasciano a bocca aperta.
Il problema è che nel ciclismo regna la più assoluta stupidità, non l’ignoranza. E la stupidità è molto peggio dell’ignoranza. È più difficile educare, far capire. Una persona ignorante non conosce, ma ha un margine per poter colmare un vuoto, lo stupido è segnato: per sempre. E nel ciclismo di stupidi ce ne sono davvero troppi. Il Ventolin usato come se fosse Iodosan oppure una caramellina al miele. C’è un problema di sottocultura generale. Non si guarda alla salute, non ci si pone alcun problema. Anche se non si hanno delle doti, si fa di tutto per poter arrivare prima dell’amico. Mi creda è una cosa aberrante».
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