Perchè a Natale Sandropan si sente più cattivo, anziché sentirsi più buono come succede a tutti gli altri bambini?
La risposta a questa domanda potrebbe essere complessa e articolata, e portarci molto lontano. La si potrebbe forse cercare nel suo inconscio, inquietato da un incubo ricorrente dove il Maestro è a bordo del suo scooterone sotto ad una fredda pioggerellina nel traffico feroce di Milano, così fitto e così immobile che per guadagnare metri deve andare sui marciapiedi e passare in mezzo ai giardinetti, mentre le luci dei centri commerciali lo abbagliano e cori di bambini lo circondano cantando all'infinito I wish you a merry christmas, I wish you a merry christmas, I wish you a merry christmas and a happy new year.
Ed ora eccolo in mezzo a una folla di parenti di ogni età, sommerso da addobbi, pecorelle, carte argentate, colorate, decorate, stelle comete, lucine intermittenti, vassoi di tartine, pandori, angioletti, re magi e panettoni possi. Esausto, in preda alla nausea e all'ubriachezza cerca di nascondersi, ma i parenti sono sempre di più, sono decine di bambini, centinaia di vecchie, migliaia di cognati, che adesso si muovono come zombi e parlano lingue antiche sconosciute.
Sandropan urla mentre una vecchia col berretto da babbo natale si aggrappa ad una gamba cercando di azzannarlo, ma prima che la vecchia riesca a morderlo si risveglia di soprassalto, sudato fradicio, nel suo letto. E' il 26 dicembre, l'incubo, anche per quest'anno, è finito.
2 commenti:
ti vogliamo così, cattivo più che mai!
la cosa bella del giorno di natale e' che e' il giorno piu' lontano dal prossimo natale. ironmarz
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