mercoledì 26 settembre 2012

Sandropan intervista sè stesso

Non c'era altra scelta. La chiusura delle Cronache di Sandropan ha suscitato diverse reazioni stupite, non solo tra i commentatori (in verità pochi, ma questo non è un blog dove i lettori interagiscono un granchè), ma anche tra amici, parenti e conoscenti del Maestro di Vita.
Era necessario quindi dare dei chiarimenti, e la migliore soluzione possibile tra le tante prese in considerazione è sembrata quella di un'auto-intervista, nella quale Sandropan si  potesse rivolgere delle domande e darsi delle risposte.
Una lunga intervista dove un Supereroe a trecentosessantagradi svela tutti i segreti che lo hanno portato al successo ed i motivi che lo hanno convinto a rinunciare alla notorietà per ritornare ad essere un uomo qualunque.

• Ho annunciato la chiusura del blog, pochi ci credevano ma alla fine sono stati smentiti perchè la chiusura è arrivata davvero. Poi è arrivata una sospensione della chiusura, e una sospensione della sospensione. Viene da pensare che dietro a questo gioco di sospensioni e chiusure ci possano essere degli interessi, o che questo sia un espediente per farmi pubblicità. Come rispondo a tutto questo?

Sì, capisco lo scetticismo e la perplessità dei lettori, ma posso assicurare che la decisione di chiudere il blog è stata una scelta ponderata e consapevole. Mantenere un blog significa pensare a cosa scrivere almeno ogni tre o quattro giorni. All'inizio è facile, si ha l'impressione di avere moltissimi argomenti di cui parlare, ma poi se si vuole continuare ad essere originali ed evitare di ripetersi la faccenda diventa molto più complessa. e questo è il motivo per cui la maggior parte dei blogger abbandona la propria creatura dopo pochissimo tempo.
Nel momento in cui ho capito che anche il mio blog stava scadendo ho preferito abbandonare, piuttosto che continuare rischiando di rovinare la mia reputazione.



• Forse la mia assenza dal mondo delle gare di bici ha influito nella decisione?

Mmm... sì, forse sì. In effetti il mio blog era molto incentrato sull'ambiente della bici e dei cinquantenni che fanno gli atleti, con il lato buffo e gli eccessi di quel mondo. Il mio allontanamente forzato ha senz'altro reso più difficile il mio mestiere di blogger.


• Sì, ma che bisogno c'era di chiudere il blog? Non sarebbe bastato parlare di qualcosa d'altro oltre che di bici?

C'era bisogno di una svolta radicale. Non avrei potuto mettermi di punto in bianco a scrivere post su altri argomenti... non lo so, non mi sembrava una cosa da fare. Ho pensato basta, chiudo e non se ne parli più.


• Non ho calcolato che questa chiusura del blog potrebbe allontanare i lettori che, leggendo un posto dove annuncio la chiusura, non verranno più a leggerlo?

Sì, ci ho pensato, e trovo normale che un blog chiuso sia molto meno visitato di un blog aperto. Ma avere tanti lettori non è mai rientrato tra i miei obbiettivi. Per avere un blog con tante visite bisogna fare altre cose, per esempio nel caso del ciclismo, pubblicare classifiche o foto, parlare di persone famose, fare commenti "seri" alle gare. Sul blog di Sandropan i personaggi di cui si parla sono poveri disgraziati come me. Ma mi va bene così, in alcuni periodi mi è capitato di scoprire di avere tanti lettori, ma questo ha solo avuto l'effetto di accrescere il mio stress da blog. Faccio un esempio: Tempo fa sono stato linkato da Virgilio, e mi sono trovato ad avere, per un brevissimo periodo, oltre mille visite al giorno. La cosa non mi ha fatto piacere, anzi devo confessare che questo aspetto di internet mi fa un po' paura.



• Perchè non vi parlo di Sandropan TV, il mio canale televisivo privato? Come può sopravvivere all'interno di un blog chiuso?

Beh, io credo molto nelle potenzialità della Sandropan TV, anche perchè tutti i servizi sono semplicissimi, di qualità scarsa e montati molto velocemente. Credo che assolutamente debba sopravvivere al blog, anche se chiuso.



• Bene, ho spiegato molte cose che sicuramente i Sandrofans che ancora saltuariamente bazzicano da queste parti saranno felici di leggere. Ma arriva ora la domanda più importante:
Come si spiega il fatto che il blog è chiuso ma allo stesso tempo continuo a pubblicare nuovi post, compreso questo? Non mi sembra una contraddizione?

Assolutamente no, nessuna contraddizione. Voglio fare un esempio, raccontandovi una specie di mini-parabola: C'era un baracchino di bibite sulla spiaggia dove all'interno c'era un tipo seduto ad aspettare i clienti. Un giorno questo signore si stufò di lavorare e decise di chiudere il baretto per stare anche lui sulla spiaggia. E così fece, ma ogni tanto, quando si aggiravano dei turisti in cerca di bibite, il buon uomo riapriva, per poi richiudere e tornare a prendere il sole.
La morale è che dopo la chiusura i turisti compravano ugualmente le bibite, ma il tipo del baracchino era più felice e rilassato, perchè non più obbligato a lavorare.



• Bellissima parabola, come al solito ho centrato l'obbiettivo. Ed ora l'ultima autodomanda:
Credo che un giorno potrò chiudere la chiusura?

 No... non credo. Penso piuttosto a delle sospensioni. La sospensione di una chiusura si può a sua volta sospendere, mentre una chiusura chiusa non si può richiudere, e alla fine mi troverei come prima con un blog aperto ed i problemi che ne conseguono.


• Bene, sono stato devvero esauriente nelle risposte, non mi resta che ringraziarmi per essermi concesso questa bellissima intervista e darmi appuntamento alla prossima sospensione di chiusura.



Sandropan intervista Sandropan (Foto Lollopan)

4 commenti:

Virilonemagro ha detto...

Io invece ho il problema opposto al tuo, cioè, se potessi farei, nei giorni in cui vado in ufficio, 2 post al giorno. Il problema è che molti leggono solo l'ultimo post, ad esempio il mio ultimo post Ironmarz non dovrebbe ancora averlo letto perchè non ho visto nessuno proveniente dall'Olanda, di conseguenza rischierei che molti post non venissero letti, perciò preferisco postare poco, ma quel poco che posto, almeno viene letto quasi sempre.
Certo che con 1000 visite al giorno se ne guadagnano di soldi con i contratti pubblicitari che prevedono i guadagni con le visualizzazioni. Perchè non stipuli un contratto pubblicitario con una piattaforma che paga con le visualizzazioni?

sandropan ha detto...

Caro Paolo,

mille visite le ho avuto solo due giorni di fila, per fortuna, ed ora che il blog è chiuso di lettori ne avrò sempre meno.
Credo che presto rimarrò l'unico, poi mi stuferò di essere l'unico e non lo leggerò più nemmeno io.
Tanto amara è la vita del blogger...

Sandropan

massiccio ha detto...

....... che dire???.... ma... forse..... però..... e se..... bo!!! Caro maestro, rimani così che lo sei

Anonimo ha detto...

No Maestro non mollare , non ci lasciare , sei il begnamino di noi mediocri e in te rivediamo le nostre sofferenze .........Ripensaci Sandropan !!!! Dai Cazzo !!!