mercoledì 25 aprile 2012

Lissone tradisce Sandropan che soffre like a dog


Sarà stata la bella giornata, sarà stata la speranza di trovare qualche diamante finito per caso nei Sacchettoni, fatto sta che oggi a Lissone al Trofeo Ciclisti Padani c'era un mucchio di gente.
Peccato che di questo mucchio di gente quella arrivata al traguardo sia stata una piccola parte.
Peccato soprattutto che Sandropan non facesse parte di questa piccola parte. Anzi.

Per farla breve il Maestro è disperato. Lui sperava di farcela, in fondo era una gara di seconda serie (ma quelle di seconda serie non dovrebbero essere più facili?).
E poi era la Gara di Casa.
A giocare contro sono stati quell'infinità di tombini, di curve, di spartitraffico, di rotonde che hanno intimidito Sandropan, partito bene ma finito assai male. Solo due i giri completati, su undici.

L'Affranto si è chiuso in sè stesso. Non vuole vedere gente nè parlare con nessuno.
Riportiamo commossi la Lettera Aperta scrittagli dal Figliuolo Lorenzo:

"Carissimo Padre,
nello sport, come nella vita, non è facile riprendersi da delusioni cocenti come quella che da stamattina vedo riflessa nei tuoi occhi lucidi.
Il dolore e la consapevolezza di aver mancato un obiettivo al quale tenevi tanto è una botta difficile da riassorbire, ma ricordati che quella di oggi è stata solo una battaglia persa nella grande guerra che da anni combatti contro te stesso e la tua Mediocrità. E' giunto il momento di voltare pagina, di rielaborare tutto a mente fredda e capire cosa c'è che non va in tutto questo.
Rialzati, e guarda, con il tuo bel sorriso sulle labbra, al grande traguardo che ti aspetta all'orizzonte, la gara in Autodromo del 2 luglio. Riparti da zero, e vai a vincerla come solo tu puoi fare, Papà"




Questo bellissimo brano tratto dal Pap'Occhio lo abbiamo già pubblicato un paio d'anni fa, i primi tempi del Blog. Però si può sempre fare un'eccezione alla regola, date le circostanze.

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