domenica 31 gennaio 2010

Campionato Europeo: La Gara

Innanzitutto, prima di addentrarmi nella cronaca della gara, vorrei fare un paio di precisazioni.
La prima: Lorenzo correva appena prima di me, e durante la sua gara io mi sono letteralmente pro-di-ga-to per assisterlo, cioè passargli la borraccia e soprattutto seguirlo in parte del percorso per potergli sostituire la bici con la mia in caso di rottura.
La seconda: come preannunciato faceva abbastanza freddo e c'era neve, e mentre espletavo la funzione di assistente/meccanico avvertivo sempre più impellente il bisogno di espletare un consistente bisogno fisiologico.
Ma a questo punto ecco ancora una volta da parte mia un gesto eroico. Decido di resistere a oltranza, aspettando la fine della gara dei debuttanti, per poi fiondarmi nella toilette del centro sportivo di Monteforte D'Alpone, che ci ospitava.
E così è andata, tutto secondo i piani. Peccato che mentre mi rivestivo di calzamaglia maglietta giacca invernale guanti cappellino caschetto occhiali riattaccavo il numero che si era staccato maledette spille che appena ti muovi si sganciano... ecco che ci chiamano alla partenza. Risultato: io, proprio io che ho la necessità di scaldarmi tantissimo prima delle gare, io che sono stato un'ora al gelo coi piedi nella neve e la bici di scorta in mano, eccomi in griglia costretto a partire praticamente a freddo.

Ovviamente, pur facendo appello ai miei poteri di supereroe mi accorgo subito di non avere nessuna chance, e dopo poche centinaia di metri prendo una decisione coraggiosa: voglio arrivare ultimo.
Sì, cari Miei Lettori, avete letto bene. Ultimo.
Nel giro di pochi istanti cambio completamente strategia. Faccio due giri del percorso, aspetto che Valsesia mi doppi per fargli il tifo, e mi fermo a un centinaio di metri dal traguardo, seguendo con attenzione lo svolgersi della gara.
Così, al passaggio dei primi che dovevano fare l'ultimo giro, mi rimetto in sella e faccio anch'io un ultimo giro, diciamo una doverosa passerella d'onore dedicata ai fans.
Arrivo alla fine della gara freschissimo, contrariamente a tutti gli altri che erano stravolti e anche molto più sporchi di me. Il mio piano si è rivelato praticamente perfetto e sono soddisfatto per averlo portato a termine nei migliore dei modi.
Una giornata fantastica, tutto sta andando per il meglio... ma solo alla premiazione mi accorgo di essere diciannovesimo su venti! Penultimo! Impossibile. Pieno di stupore e di amarezza cerco chi ha stampato le classifiche, lo trovo, gli spiego di essere vittima di un clamoroso errore, lui addossa la responsabilità sui giudici, cerco i giudici ma ormai se ne sono andati. Insomma nulla da fare. Mi tocca subire una vera e propria ingiustizia, ma per il mio spirito sportivo e per il rispetto dovuto ai giudici e a coloro che si impegnano per farci correre, decido di rassegnarmi ed accettare il risultato.
Peccato, perchè questa volta ero proprio convinto di trovarmi in vetta alla classifica.

sabato 30 gennaio 2010

Campionato Europeo Monteforte d'Alpone

Eccomi dunque di nuovo in trasferta, ancora in terra veneta, ospite di amici, non particolarmente simpatici ma che, oltre ad avere il pregio di abitare a Vicenza, mi potrebbero essere utili nella ricerca dello Sponsor.
Stasera a letto presto, perché domani c'é il Campionato Europeo Udace e anche in questa importante occasione mi piacerebbe ben figurare. Il meteo non lascia molte speranze: tutti i siti annunciano neve, debole ma per tutta la notte, quindi facilmente correremo in condizioni difficili. Mi consolo pensando che sará cosí per tutti, e non mi faró assolutamente condizionare.
Stamattina ho fatto una discreta uscita su strada, le gambe giravano bene; diciamo che mi sento discretamente in forma, e mi sento autorizzato a sperare... forse domani a quest'ora indosseró una bella maglia blu con le stelle!

mercoledì 27 gennaio 2010

Italiani a Staffetta: Da non credere!

Questa volta non è Valentino Rossi, che lascia intravedere il suo futuro con una nuova moto. E nemmeno Schumacher, che tradisce trentamilioniottocentocinquantamila tifosi passando alla diretta concorrenza. E neanche Tiger Woods strafatto che fa a botte con sua moglie e si va a schiantare contro un albero nel giardino dei vicini di casa.
Oggi è il ciclocross a fare parlare di sè, grazie ad una telefonata rivelazione senz'altro destinata a passare alla storia.
E così, a poco più di 10 giorni che ci separano dal Campionato Italiano a Staffetta, giunge inaspettato un vero e proprio cataclisma che sconvolge i delicati equilibri di tutto il mondo agonistico, ribaltando anche le più azzardate previsioni degli esperti.
Dal blog di Sandropan, in anteprima assoluta, ecco la versione integrale della telefonata di Sandro Bramati a Robert Wilson!


domenica 24 gennaio 2010

Ciclocross a Castelseprio (Va)

Questa gara del master Sport & Sport era un appuntamento al quale non volevo e non potevo assolutamente mancare.
Giungo quindi in largo anticipo al ritrovo nella ridente località varesina, e dopo avere riscosso i complimenti per il risultato agli Italiani, saluto i miei fans e vado a provare il percorso della gara che mi preparo ad affrontare, con la serietà e la grinta che sempre mi contraddistingue.
Ma proprio qui entra in gioco la mia consumata esperienza di agonista, grazie alla quale mi accorgo subito che il percorso è un pò troppo pericoloso e a rischio infortuni, in vista dell'Europeo di domenica prossima a Verona, ma soprattutto degli Italiani a Staffetta... la mia prossima gara-obiettivo con la quale vorrei chiudere questa brillante stagione di ciclocross.
Così, dopo alcuni lunghissimi minuti di indecisione durante la ricognizione del percorso e la prova delle traiettorie in curva, sento la voce di mio figlio che con voce supplichevole mi dice " Papà, non correre".
Tra le lacrime decido di dargli retta.
Peccato, perchè sento che anche oggi avrei potuto fare la mia Porca Figura... Ma il vero atleta sa che ogni tanto bisogna saper fare delle rinunce, se si vogliono raggiungere i traguardi più ambiti.

giovedì 21 gennaio 2010

Campionato Italiano Ciclocross: Il Video

"I figli so' piezz 'e core!..."
Chi tra voi Cari Lettori non ha mai udito Sandropan pronunciare questa frase, mentre sgranocchia un biscotto del ristoro, o mentre passeggia meditabondo sul percorso prima della gara oppure quando, seduto al tavolo dell'Osteria dei Cacciatori, si ingegna per vincere una mano a scopa d'assi?

E così il nostro Eroe, che in un angolo del proprio cuore coltiva la segreta speranza di smettere di lavorare per farsi mantenere dagli sponsor del Figlio Campione, anche questa volta dalle parole è passato ai fatti, dedicando le ultime due serate al montaggio del video da egli stesso girato a Vo'.



domenica 17 gennaio 2010

Campionato Italiano Ciclocross... per un metro!!

Tutto è cominciato ieri mattina...
Dopo avere provato il percorso decido di dare a Lorenzo la mia bici come scorta, per poterla cambiare al volo nel caso il fango appiccicaticcio del percorso rendesse la sua bici inutilizzabile. Però avrò bisogno della stessa bici per correre la MIA gara, quindi tiro fuori il metro e misuro la distanza tra il movimento centrale e la sella prima di abbassarla, per poterla rimettere alla mia altezza. 77 cm esatti. Nè un millimetro più nè un millimetro meno.
Il giorno seguente, cioè oggi, Lorenzo fa la sua gara; esulto per la sua vittoria tra i Debuttanti ma non per molto... il famoso tempo tiranno passa velocemente e devo prepararmi. Vestirmi, attaccare il numero di gara, trovare le scarpe in quel casino... NO!... la sella! Solo ora me ne ricordo. La devo alzare. Cerco il metro e non lo trovo. Svuoto la macchina ma il metro, uno di quei metri di legno che si ripiegano a segmenti, è letteralmente sparito. Sono nel panico. Cerco qualcuno lì intorno che abbia un metro... nessuno. Ho fretta, mi devo scaldare e decido di farne a meno, sistemo la sella ad occhio... e via a scaldarmi, tra poco si parte. Ogni buon ciclista sa bene quanto siano importanti le misure sulla bici, e io ho messo la sella (ma lo scoprirò solo a fine gara quando ritroverò il metro tra i sedili) ben 15mm troppo bassa. Una vera tragedia, dolori lancinanti ai quadricipiti in ogni salita, e poi con la sella così non riuscivo nemmeno a spingere come si doveva nei pezzi fangosi. Alla fine arrivo 23esimo su 28, un risultato nemmeno da buttare via, visto e considerato che ho lasciato dietro di me 5 avversari e che solo 21 mi dividono dal primo. Peccato, poteva andare molto (ma molto) meglio (NdR: l'autore fa chiaramente intendere che avrebbe potuto anche vincere), anche se nonostante tutto mi sono divertito come un bambino, con quel tifo da stadio per tutto il percorso!
Resta solo un po' di rammarico per quel metro...

sabato 16 gennaio 2010

Ci siamo...

Eccomi alla vigilia degli italiani. Sono tranquillo. Questa mattina ho provato il percorso... durissimo, ma in fondo lo sapevo gia'. Sono tranquillo e calmo, molto calmo. Ho congedato lo psicologo e il fisioterapista, oggi voglio stare solo. Con i pensieri che mi scorrono nella mente, le sere piovose di novembre a fare footing, le uscite col freddo, la nebbia e perfino la neve. Ho staccato il telefono, non desidero parlare con nessuno, ancora per qualche ora. Sacrifici e ancora sacrifici. Gli allenamenti in palestra. Sono tranquillo, calmo e rilassato. In fondo mi potrei accontentare di un podio, ma chissa'... domani a quest'ora sara' tutto finito. Molti miei fans mi stanno aspettando qui sotto, devo resistere alla tentazione di incontrarli. Domani a quest' ora sara' tutto finito.

giovedì 14 gennaio 2010

Campionato Regionale

Una partenza da fuoriclasse, per tutta la salita su asfalto tra i primi. Poi altri 30 secondi (e forse più) nel gruppo di testa. Così è iniziata la mia gara di domenica a Lurate Caccivio, in occasione del Campionato Regionale Lombardo. Gara veramente dura e selettiva, un percorso tecnico reso fangosissimo e insidioso dall'incessante pioggia dei giorni precedenti. Poi, purtroppo, complice tra l'altro un'errata pressione dei pneumatici, ho dovuto cedere alcune posizioni scivolando al tredicesimo e ultimo posto della mia categoria. Ma quando tutto sembrava perduto sono riuscito con un gesto atletico rilevante a recuperare quelle energie che sembravano svanite nel nulla, superando cosi' il dodicesimo, costretto suo malgrado a diventare tredicesimo al mio posto.
Un'occasione svanita per conquistare il titolo di Campione Regionale Lombardo.
Pazienza, per quest'anno mi dovrò accontentare della maglia vinta da Lorenzo, primo tra i debuttanti... spero comunque che almeno la gara mi sia servita come buon allenamento in vista del campionato italiano di domenica a Vo' (Padova)! Incrociamo le dita...

mercoledì 13 gennaio 2010

il terzo post

Credo che il mondo di internet per qualche ora (e fino a questo momento) sia stato diviso in due. Quelli che si aspettavano che il secondo post fosse un post vero, cioe' il primo vero post, e quelli che invece hanno pensato che volessi sorprendere facendo un secondo post "non post", esattamente come il primo, cioe' che servisse solo per fare numero e fare si' che il primo post vero non fosse il primo ma il terzo.
Ma a questo punto, e da queste cose si vede la genialità dello scrivente, decido di saltare a piè pari il secondo post per passare direttamente al terzo, sovvertendo così anche le previsioni più azzardate.

martedì 12 gennaio 2010

Il primo post...

Quindi che dire? Nulla, visto che questo post non ha alcun significato, se non quello di essere il primo, il che però fa sì che il prossimo post sia il secondo e non il primo, come invece sarebbe accaduto se questo post non fosse esistito.
FINE DEL POST