Dopo i giorni di sconforto per avere perso il secondo posto nel Campionato Provinciale, Sandropan si è ricordato di essere terzo e ha capito che si è trattato comunque di un risultato tanto imprevisto quanto irripetibile.
Ma, oltre a vantarsene in ambito lavorativo con gente che non sa nemmeno la differenza tra una gara in mountain bike e una tappa del giro d'Italia, Sandropan vorrebbe poter essere festeggiato ed applaudito dagli amici.
Per questo non esiste migliore occasione di quella interminabile cerimonia di premiazione che fanno tutti gli anni al Teatro Carcano, alla quale il Maestro è costretto a presenziare per via del Figliuolo.
Ma siamo sicuri che quelli dell'Udace premieranno fino al terzo? Chi dice di sì, chi dice di no, chi non sa, chi si astiene, chi sa ma non dice, chi dice ma non sa, insomma non c'è nulla di certo e Sandropan non può certo vivere così, nell'attesa.
E pensate poi se dovesse andare alla premiazione per poi non essere premiato... la delusione sarebbe cocente.
Così il nostro Beniamino, che una ne fa e cento ne pensa, ha deciso di scrivere una lettera aperta, anzi una poesia aperta, dedicata all'Udace.
giovedì 30 settembre 2010
mercoledì 29 settembre 2010
Eppur Alan si muove
Impossibile, direte voi, un telaio non si muove. Resta lì dove lo metti.
Invece Sandropan è sicurissimo che ieri sera Alan fosse in una posizione diversa rispetto a come l'ha trovato questa mattina.
Dunque Alan si è mosso.
Ma perchè Alan si è mosso? Forse scalpita perchè sente avvicinarsi le prime gare di ciclocross?
"La cosa strana non è tanto che si sia mosso, perchè muoversi è un fatto normale per una bici, ma è curioso che si sia mosso senza che nessuno lo abbia fatto muovere... ritengo probabile che abbia avuto una notte agitata."
Invece Sandropan è sicurissimo che ieri sera Alan fosse in una posizione diversa rispetto a come l'ha trovato questa mattina.
Dunque Alan si è mosso.
Ma perchè Alan si è mosso? Forse scalpita perchè sente avvicinarsi le prime gare di ciclocross?
"La cosa strana non è tanto che si sia mosso, perchè muoversi è un fatto normale per una bici, ma è curioso che si sia mosso senza che nessuno lo abbia fatto muovere... ritengo probabile che abbia avuto una notte agitata."
martedì 28 settembre 2010
KK Kronaka - Lumia, nulla di fatto.
Lumia, nulla di fatto.
Anche se la speranza è l'ultima a morire, ormai siamo veramente giunti al capolinea.
Domenica a Occimiano l'ultima spiaggia per Antonino, che proverà a conquistare un undicesimo, l'unico risultato possibile per provare ad agguantare proprio alla fine Matteo Ellioni, che sente già sua la KK Cup.
Ma Ellioni deve stare molto attento, il risultato non è così scontato, tuttavia. Perchè?
Perchè Lumia domenica ha dimostrato di potercela fare, con un decimo posto (con Ellioni 9°) così vicino a quella che sarebbe stata una "A" d'oro, e se a Casale si ripetesse la stessa scena in una posizione più indietro (con Lumia 11° e Ellioni 10°) il "Nino" sarebbe campione.
Infatti terminerebbero ambedue il campionato a 68 punti, ma Lumia avrebbe 14 gare a punti KK contro le 9 di Ellioni, e sarebbe quindi primo per regolamento.
Dall'altra parte, però, a Ellioni basterà rispettare uno dei seguenti punti per assicurarsi la vittoria finale:
1- A Ellioni basta andare a punti, situazione molto probabile, per esempio nel caso in cui decidesse di farsi sfilare da tutti chiudendo con un tranquillo ultimo, rovinando però lo spettacolo.
2- il punto due (consigliato) consiste, eventualmente, nell'uccidere il rivale, con la sicurezza, quindi, del successo per mancata partecipazione del defunto.
Un' ipotesi da non sottovalutare per colui che si candida a scrivere il primo nome sull'albo d'oro della KK Cup e sulla lista degli indagati per omicidio.
Tralasciamo per un attimo i due protagonisti e occupiamoci del resto della top-ten, dove a giocarsi l'ultimo gradino del podio sono due super A, l'omegnino Renzo Bogianchini (45 pt.) e Pierluigi Benini (46), con quest'ultimo favorito, vista anche la recente scia di punti ottenuti.
A giocarsi invece un posto al sole sono rimasti circa una ventina di corridori che possono ancora ambire a conquistare la top ten.
Siamo ufficialmente pronti a gustarci la volata finale in quel di Casale Monferrato, a casa Pinato, e quindi, come sempre, vinca il mediocre.
Lorenzo Bramati
lunedì 27 settembre 2010
Caporetto Liscate
Da tanto tempo non scrivevo la cronaca di una gara, perche' una delle cose più noiose da leggere (e da scrivere) è la cronaca di una gara. Decido però, pressato dagli eventi, di fare uno strappo alla regola, raccontandovi quel che è successo a Liscate.
Dunque, miei piccoli amici, comincerò dicendovi che sono le 10 di sera di sabato e vado a dormire, domani sveglia presto. Contrariamente al solito dormo come un ghiro, e contrariamente al solito al mattino mi alzo fresco e riposato.
Colazione da atleta, 3 fette di pane integrale del Mulino bianco con miele del Mandelli, il mielaio di fiducia che sta a Concorezzo e che ha fatto anche la Marathon bike tra i non tesserati. Miele di millefiori.
Sono in orario e non sono affatto angosciato nè teso. Il Meroni è senz'altro più preoccupato di me che non ho nulla (o quasi nulla) da perdere.
Liscate, detto tra noi, non è il posto ideale per una gara di mountain bike. Però in Giappone fanno le gare di surf in piscina e quelle di sci indoor, quindi passi la gara di mountain bike a Liscate.
Sono in perfetta armonia col mondo circostante. Lo spirito di Sandropan aleggia per i prati intrisi di pioggia del sabato. La nota leggermente stonata sono tutte quelle facce nuove. Scopro che questa è una di quelle gare in società tra il Master Sport & Sports e il Circuito della Martesana; sapete com'è, noi vecchietti siamo abitudinari e basta poco a farci sentire spaesati, ma per fortuna incontro subito i soliti, coi quali scambio due chiacchiere.
Molti leggono questo blog e sanno che per me è questa la gara della vita. Io sono molto tranquillo, anche se so che oggi devo devo devo devo devo dare tutto, chissà mai che il miracolo avvenga veramente. Non lo dico a nessuno, nemmeno a mio figlio che lo sa benissimo visto che si allena con me, ma sono in straforma.
Mi vesto e salgo sulla bici per scaldarmi. Passano 20 secondi e curvo quasi da fermo sotto al gonfiabile del traguardo, quando sento la ruota anteriore che parte di lato scivola come sul ghiaccio no non è ghiaccio è solo un cavo, il cavo degli altoparlanti che stanno montando e che rotola inesorabilmente sotto alla mia ruota, in un intreccio malefico tra ruota che scivola sul filo che si arrotola su sè stesso. Una combinazione fatale, potrei provarci altre mille volte senza riuscirci.
Non ho scampo. Mi vedo al rallentatore, la bici si inclina di più e di più ancora, sto cadendo, non mi resta che mettere giù una mano per attutire il colpo.
Risultato una bella sbucciata al ginocchio e una bella figura da Pirla... ma per fortuna gli spettatori sono pochi. Un male cane, mi rialzo in un secondo e dico "non è niente", anche se quelli che hanno assistito alla scena sanno che non è vero, e si allontanano discretamente per non mettermi in imbarazzo.
E' a questo punto che sento una voce forte e chiara che mi avvolge come se arrivasse in stereofonia e mi dice: "Sandropan, forse pensavi di essere diventato davvero un atleta?"
Mi volto e attorno a me non c'e' nessuno.
La voce continua "Dove pensi di andare con quel ginocchio sbucciato? Non vedi che gli altri bambini non ti vogliono far giocare con loro? Torna a casa Sandropan, il tuo posto non è qui. Lascia perdere la mountain bike e torna a casa a giocare coi Lego, finchè sei in tempo."
Non riesco a capire da dove possa provenire quella voce, ma sento chiaramente che tutto questo è un segno del destino. Un segno inequivocabile.
Il mio Io ha subito un duro colpo. Credo di non essere più così carico.
Manca poco alla partenza. Ecco il Ciccardi! Quanto tempo! Mi è proprio simpatico il Ciccardi, sono contento che ci sia poi ci si vedrà anche al ciclocross no aspetta non sono così contento il Ciccardi il Ciccardi il Ciccardi è del team Caroni, comitato di Milano!
Faccio i conti alla velocità di Jaguar, il supercomputer multiprocessore della Nasa. Rielaboro i dati inserendo la nuova variabile, il Ciccardi, che siccome sicuramente va più forte di me e molto probabilmente meno forte del Borsani si metterà di mezzo e... insomma vedo il secondo posto del podio che prende il volo e scendo idealmente di un gradino. Anzi se vogliamo essere precisi immagino la premiazione, io sul podio del secondo e il Borsani che mi dice "senti bello lasciami il posto che mi spetta e mettiti li' di fianco, e ritieniti già fortunato che ti facciamo stare con noi."
Sono ancora meno carico.
La gara parte, e qui c'è poco da dire, come avete potuto leggere se siete arrivati sin qui, la Caporetto è iniziata prima della partenza. Come volevate che proseguisse?
Odio le gare in pianura e le gare col fango, e questa è in pianura col fango.
La mia prestazione, già compromessa dal punto di vista psicologico, è stata perfettamente all'altezza, ovvero alla bassezza, delle aspettative.
La ruota anteriore scivolava nel fango, la ruota posteriore scivolava nel fango, e tutti assieme scivolavamo nel baratro, giù e poi ancora giù nei profondi abissi della falda acquifera.
Tra un paio di settimane inizia il ciclocross, sento che ne vedremo delle belle.
Sandropan © 2010
Dunque, miei piccoli amici, comincerò dicendovi che sono le 10 di sera di sabato e vado a dormire, domani sveglia presto. Contrariamente al solito dormo come un ghiro, e contrariamente al solito al mattino mi alzo fresco e riposato.
Colazione da atleta, 3 fette di pane integrale del Mulino bianco con miele del Mandelli, il mielaio di fiducia che sta a Concorezzo e che ha fatto anche la Marathon bike tra i non tesserati. Miele di millefiori.
Sono in orario e non sono affatto angosciato nè teso. Il Meroni è senz'altro più preoccupato di me che non ho nulla (o quasi nulla) da perdere.
Liscate, detto tra noi, non è il posto ideale per una gara di mountain bike. Però in Giappone fanno le gare di surf in piscina e quelle di sci indoor, quindi passi la gara di mountain bike a Liscate.
Sono in perfetta armonia col mondo circostante. Lo spirito di Sandropan aleggia per i prati intrisi di pioggia del sabato. La nota leggermente stonata sono tutte quelle facce nuove. Scopro che questa è una di quelle gare in società tra il Master Sport & Sports e il Circuito della Martesana; sapete com'è, noi vecchietti siamo abitudinari e basta poco a farci sentire spaesati, ma per fortuna incontro subito i soliti, coi quali scambio due chiacchiere.
Molti leggono questo blog e sanno che per me è questa la gara della vita. Io sono molto tranquillo, anche se so che oggi devo devo devo devo devo dare tutto, chissà mai che il miracolo avvenga veramente. Non lo dico a nessuno, nemmeno a mio figlio che lo sa benissimo visto che si allena con me, ma sono in straforma.
Mi vesto e salgo sulla bici per scaldarmi. Passano 20 secondi e curvo quasi da fermo sotto al gonfiabile del traguardo, quando sento la ruota anteriore che parte di lato scivola come sul ghiaccio no non è ghiaccio è solo un cavo, il cavo degli altoparlanti che stanno montando e che rotola inesorabilmente sotto alla mia ruota, in un intreccio malefico tra ruota che scivola sul filo che si arrotola su sè stesso. Una combinazione fatale, potrei provarci altre mille volte senza riuscirci.
Non ho scampo. Mi vedo al rallentatore, la bici si inclina di più e di più ancora, sto cadendo, non mi resta che mettere giù una mano per attutire il colpo.
Risultato una bella sbucciata al ginocchio e una bella figura da Pirla... ma per fortuna gli spettatori sono pochi. Un male cane, mi rialzo in un secondo e dico "non è niente", anche se quelli che hanno assistito alla scena sanno che non è vero, e si allontanano discretamente per non mettermi in imbarazzo.
E' a questo punto che sento una voce forte e chiara che mi avvolge come se arrivasse in stereofonia e mi dice: "Sandropan, forse pensavi di essere diventato davvero un atleta?"
Mi volto e attorno a me non c'e' nessuno.
La voce continua "Dove pensi di andare con quel ginocchio sbucciato? Non vedi che gli altri bambini non ti vogliono far giocare con loro? Torna a casa Sandropan, il tuo posto non è qui. Lascia perdere la mountain bike e torna a casa a giocare coi Lego, finchè sei in tempo."
Non riesco a capire da dove possa provenire quella voce, ma sento chiaramente che tutto questo è un segno del destino. Un segno inequivocabile.
Il mio Io ha subito un duro colpo. Credo di non essere più così carico.
Manca poco alla partenza. Ecco il Ciccardi! Quanto tempo! Mi è proprio simpatico il Ciccardi, sono contento che ci sia poi ci si vedrà anche al ciclocross no aspetta non sono così contento il Ciccardi il Ciccardi il Ciccardi è del team Caroni, comitato di Milano!
Faccio i conti alla velocità di Jaguar, il supercomputer multiprocessore della Nasa. Rielaboro i dati inserendo la nuova variabile, il Ciccardi, che siccome sicuramente va più forte di me e molto probabilmente meno forte del Borsani si metterà di mezzo e... insomma vedo il secondo posto del podio che prende il volo e scendo idealmente di un gradino. Anzi se vogliamo essere precisi immagino la premiazione, io sul podio del secondo e il Borsani che mi dice "senti bello lasciami il posto che mi spetta e mettiti li' di fianco, e ritieniti già fortunato che ti facciamo stare con noi."
Sono ancora meno carico.
La gara parte, e qui c'è poco da dire, come avete potuto leggere se siete arrivati sin qui, la Caporetto è iniziata prima della partenza. Come volevate che proseguisse?
Odio le gare in pianura e le gare col fango, e questa è in pianura col fango.
La mia prestazione, già compromessa dal punto di vista psicologico, è stata perfettamente all'altezza, ovvero alla bassezza, delle aspettative.
La ruota anteriore scivolava nel fango, la ruota posteriore scivolava nel fango, e tutti assieme scivolavamo nel baratro, giù e poi ancora giù nei profondi abissi della falda acquifera.
Tra un paio di settimane inizia il ciclocross, sento che ne vedremo delle belle.
Sandropan © 2010
domenica 26 settembre 2010
A Liscate Sandropan riesce a sovvertire i pronostici e a perdere un secondo posto che sembrava ormai sicuro
A Liscate Sandropan ce l'ha fatta, contro ogni previsione, anche la più infausta.
Il Maestro, nonostante sia arrivato alla gara perfettamente preparato, riposato, attrezzato e motivato, ha portato nell'allegro paesino padano una autentica ventata di mediocrità, di quelle che non si vedevano da un pezzo.
Sarà stata l'emozione? La consapevolezza di correre una gara dove veramente avrebbe potuto giocarsi il titolo di Campione?
No, non ci vogliamo dilungare in una noiosa cronaca dove spiegheremmo per filo e per segno come e perchè Sandropan è riuscito non solo a guadagnare i 9 punti sul nemico Meroni ma anche a perdere i 6 punti sul nemico Borsani. Non servirebbe a niente.
E nemmeno ci vogliamo fare sfiorare dall'idea che Sandropan l'abbia fatto apposta per non rovinare la sua immagine, faticosamente costruita in tanti anni di insuccessi sportivi.
Il Maestro per ora non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione. Dopo la gara è tornato a casa, ha pranzato coi suoi cari, ha guardato la Formula Uno dormendo fino all'ultimo giro, e ora appare sereno.
Tout va bien
Il Maestro, nonostante sia arrivato alla gara perfettamente preparato, riposato, attrezzato e motivato, ha portato nell'allegro paesino padano una autentica ventata di mediocrità, di quelle che non si vedevano da un pezzo.
Sarà stata l'emozione? La consapevolezza di correre una gara dove veramente avrebbe potuto giocarsi il titolo di Campione?
No, non ci vogliamo dilungare in una noiosa cronaca dove spiegheremmo per filo e per segno come e perchè Sandropan è riuscito non solo a guadagnare i 9 punti sul nemico Meroni ma anche a perdere i 6 punti sul nemico Borsani. Non servirebbe a niente.
E nemmeno ci vogliamo fare sfiorare dall'idea che Sandropan l'abbia fatto apposta per non rovinare la sua immagine, faticosamente costruita in tanti anni di insuccessi sportivi.
Il Maestro per ora non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione. Dopo la gara è tornato a casa, ha pranzato coi suoi cari, ha guardato la Formula Uno dormendo fino all'ultimo giro, e ora appare sereno.
Tout va bien
sabato 25 settembre 2010
E' così che Sandropan intende vincere il Provinciale?
A poche ore dalla gara di Liscate giunge alla redazione del blog un documento fotografico sconvolgente.
Se è vero che Sandropan non ha mai negato di voler ricorrere a qualsiasi mezzo, doping compreso, pur di battere il Meroni, è anche vero che quanto si può dedurre da questa foto lascia tutti di stucco...
Se è vero che Sandropan non ha mai negato di voler ricorrere a qualsiasi mezzo, doping compreso, pur di battere il Meroni, è anche vero che quanto si può dedurre da questa foto lascia tutti di stucco...
venerdì 24 settembre 2010
Ti senti solo stasera?
Hai fatto partire la musica? L'audio del tuo computer è attivo? Se sì puoi continuare a leggere questo post.
Ti senti solo stasera?
Stai aspettando che arrivino le dieci e mezza per andare a dormire?
Sei triste nella tua camera a fissare il poster di Drupi e ti viene da piangere?
Vuoi passare il tempo sfogliando il catalogo dell'Ikea?
Aspetti che qualcuno ti chiami ma il telefono tace perchè lei se ne frega di te?
Porti giù il cane sperando di incontrare altri padroni di cani con cui parlare?
Pensi che la tua città sia troppo grande o il tuo paese troppo piccolo?
Se hai risposto di sì ad almeno una di queste domande, allora forse è vero che ti senti solo.
Ma ti diamo una buona notizia: sei ancora in tempo per dare una svolta alla tua vita.
Dunque prendi coraggio, prendi l'iniziativa, prendi le chiavi della macchina e raggiungici da KK a Binasco, alla serata di presentazione della KK Cup.
Avanzeremo una fetta di salame e un tozzo di pane anche per te, e di sicuro troverai tanta gente che ti vuole bene.
giovedì 23 settembre 2010
Liscate si avvicina, Meroni trema, Sandropan confida nel fattore C
"So che nessuno scommetterebbe su di me, ma vorrei ricordare che questo campionato è nato sotto una buona stella, ed è questo quello che, in fondo, mi da più che qualche speranza..."
Ci vorrebbe un autentico colpo di C per fare guadagnare a Sandropan quei 9 punti che lo separano dal Meroni in vetta alla classifica del Provinciale, ma essendo già un mezzo miracolo vederlo sul podio, nessuno ci vieta di sperare nel miracolo intero. Ma se anche fosse confermato il secondo posto, o se il Borsani dovesse attuare il temuto sorpasso relegando il Maestro al gradino più basso, la soddisfazione sarebbe ugualmente grande.
Insomma, primo, secondo o terzo il risultato non cambia. Questo podio di Sandropan sarà ricordato come uno dei più immeritati della storia.
Ci vorrebbe un autentico colpo di C per fare guadagnare a Sandropan quei 9 punti che lo separano dal Meroni in vetta alla classifica del Provinciale, ma essendo già un mezzo miracolo vederlo sul podio, nessuno ci vieta di sperare nel miracolo intero. Ma se anche fosse confermato il secondo posto, o se il Borsani dovesse attuare il temuto sorpasso relegando il Maestro al gradino più basso, la soddisfazione sarebbe ugualmente grande.
Insomma, primo, secondo o terzo il risultato non cambia. Questo podio di Sandropan sarà ricordato come uno dei più immeritati della storia.
martedì 21 settembre 2010
Sandropan: "A Binasco vi svelerò il segreto della mia mediocrità"
"A letto presto, niente sigarette, niente droghe, dieta controllata, allenamento costante e nonostante tutto i risultati non arrivano. Ma quello che stupisce è che non ci sono nemmeno pallidi cenni di miglioramento."
Sandropan promette che, in occasione della presentazione KK Cup venerdì sera a Binasco, rivelerà i segreti del suo perenne insuccesso nello sport, ripercorrendo le tappe della sua carriera, a partire dai tempi dell'infanzia quando i capitani formavano le squadre per giocare a calcio in cortile e lui veniva sempre scelto per ultimo...
Per tutti l'appuntamento è da KK Garage, a Binasco in Via Matteotti, 60, venerdì sera dalle ore 19.30.
Sandropan promette che, in occasione della presentazione KK Cup venerdì sera a Binasco, rivelerà i segreti del suo perenne insuccesso nello sport, ripercorrendo le tappe della sua carriera, a partire dai tempi dell'infanzia quando i capitani formavano le squadre per giocare a calcio in cortile e lui veniva sempre scelto per ultimo...
Per tutti l'appuntamento è da KK Garage, a Binasco in Via Matteotti, 60, venerdì sera dalle ore 19.30.
lunedì 20 settembre 2010
domenica 19 settembre 2010
Tutti contro Sandropan: A Galliate Nemico Meroni picchia duro, e Nemico Cotella infierisce.
A Galliate Sandropan soccombe di fronte allo strapotere di Meroni, desideroso di vendetta dopo la debacle di domenica scorsa ed arrivato in gran forma a disputare una delle gare più importanti della stagione.
Sandropan non riesce nemmeno a lottare, su questo terreno il Nemico Nr.1 è troppo forte per lui e poco dopo la partenza sparisce alla sua vista.
La vera mazzata psicologica della giornata arriva dal Cotella, imprendibile nonostante nella gara ci fossero molti strappetti nei quali il Maestro sperava di riuscire a recuperare terreno, e così il Cotella giunge all'arrivo quindicesimo precedendolo di una posizione in classifica.
"... Nemico Cotella oggi andava veramente forte, non so... molto più del solito, una cosa un po' strana a dire la verità. Anche il suo sguardo ora che ci penso mi è sembrato diverso, cioè non è che io voglia insinuare dubbi, anzi, sono più che sicuro che il Cotella è un nemico leale ed onesto ed una persona potrei dire assolutamente al di sopra di ogni sospetto. Non oserei mai e poi mai pensare che magari possa avere fatto uso di sostanze illecite..."
Cosa sta cercando di dire Sandropan? Qual'e' il messaggio che vuole trasmettere? Prima accenna a fatti gravissimi, insinuando nei suoi interlocutori il tarlo del dubbio, poi dopo un attimo ritratta ed elogia il suo avversario...
Francamente rimaniamo di sasso di fronte a queste strane dichiarazioni del Maestro, che siamo abituati a vedere accettare le sconfitte con grande dignità, senza bisogno di fare velate accuse agli avversari o cercare improbabili giustificazioni alla sua proverbiale mediocrità (della quale tra l'altro egli stesso ne fa un vanto).
Che dunque questi discorsi un po' deliranti facciano parte di una strategia per confondere le acque in vista della gara di domenica prossima a Liscate nella quale si giocherà il Provinciale?
Possiamo pensare che per gli stessi motivi addirittura Sandropan abbia voluto nascondere le sue reali potenzialità per non scoprire le proprie carte?
Sandropan non riesce nemmeno a lottare, su questo terreno il Nemico Nr.1 è troppo forte per lui e poco dopo la partenza sparisce alla sua vista.
La vera mazzata psicologica della giornata arriva dal Cotella, imprendibile nonostante nella gara ci fossero molti strappetti nei quali il Maestro sperava di riuscire a recuperare terreno, e così il Cotella giunge all'arrivo quindicesimo precedendolo di una posizione in classifica.
"... Nemico Cotella oggi andava veramente forte, non so... molto più del solito, una cosa un po' strana a dire la verità. Anche il suo sguardo ora che ci penso mi è sembrato diverso, cioè non è che io voglia insinuare dubbi, anzi, sono più che sicuro che il Cotella è un nemico leale ed onesto ed una persona potrei dire assolutamente al di sopra di ogni sospetto. Non oserei mai e poi mai pensare che magari possa avere fatto uso di sostanze illecite..."
Cosa sta cercando di dire Sandropan? Qual'e' il messaggio che vuole trasmettere? Prima accenna a fatti gravissimi, insinuando nei suoi interlocutori il tarlo del dubbio, poi dopo un attimo ritratta ed elogia il suo avversario...
Francamente rimaniamo di sasso di fronte a queste strane dichiarazioni del Maestro, che siamo abituati a vedere accettare le sconfitte con grande dignità, senza bisogno di fare velate accuse agli avversari o cercare improbabili giustificazioni alla sua proverbiale mediocrità (della quale tra l'altro egli stesso ne fa un vanto).
Che dunque questi discorsi un po' deliranti facciano parte di una strategia per confondere le acque in vista della gara di domenica prossima a Liscate nella quale si giocherà il Provinciale?
Possiamo pensare che per gli stessi motivi addirittura Sandropan abbia voluto nascondere le sue reali potenzialità per non scoprire le proprie carte?
venerdì 17 settembre 2010
Sandropan si prepara per la Gajalonga e nel frattempo guarda il video di Pontevecchio e si gasa di brutto...
Dicono tutti che per andare forte bisogna "esserci con la testa". E allora cosa c'e' di meglio che guardare il video delle proprie prodezze per acquisire consapevolezza e fiducia nelle proprie capacità?
Da qualche tempo Sandropan, che ha deciso di diventare un campione di mountain bike entro il 26 settembre, data dell'ultima prova del Provinciale Milanese, non lascia nulla di intentato.
Così in aggiunta all'allenamento in bici ed in attesa di ricevere dalla Cina qualche miracoloso prodotto dopante, guarda e riguarda il video che lo riprende mentre a Pontevecchio stacca in salita il povero nemico Gorla, costretto ad arrendersi di fronte ad una tale prova di forza.
Sandropan a Püntevècc (Video Shooting: Tenente Candela)
Da qualche tempo Sandropan, che ha deciso di diventare un campione di mountain bike entro il 26 settembre, data dell'ultima prova del Provinciale Milanese, non lascia nulla di intentato.
Così in aggiunta all'allenamento in bici ed in attesa di ricevere dalla Cina qualche miracoloso prodotto dopante, guarda e riguarda il video che lo riprende mentre a Pontevecchio stacca in salita il povero nemico Gorla, costretto ad arrendersi di fronte ad una tale prova di forza.
Sandropan a Püntevècc (Video Shooting: Tenente Candela)
mercoledì 15 settembre 2010
Ecco una scena alla quale non avremmo mai voluto assistere...
Si sa, sarebbe bello parlare sempre di cose allegre. Ma se è la Verità quella che si vuole raccontare, allora qualche volta non ci si può esimere dal pubblicare cose che possono turbare l'animo dei lettori.
E, se solo si ha un briciolo di sensibilità, come si può rimanere indifferenti di fronte a questa straziante immagine di Sandropan che a Pontevecchio si dispera perchè ancora una volta il Sacchettone gli è sfuggito dalle mani per un soffio?
Vero è che l'undicesimo posto porta punti per la KK Cup, ma è altrettanto vero che il Maestro, essendone il promotore, si è tolto dalla classifica per non cadere nel famigerato Conflitto di Interessi.
Ma, e qui scopriamo il lato oscuro della vicenda, riconosciamo a fianco del nostro beniamino uno dei personaggi più discussi del ciclismo amatoriale, nientepopodimeno che il Capo Discepoli Tony Marchese, che abbraccia fraternamente il suo Maestro Spirituale.
Ci chiediamo: Che tecnica avrà usato il Capo Discepoli per consolare Sandropan? Quali parole avrà pronunciato? Gli avrà forse ricordato i tempi in cui, a Canegrate, i due lottavano per la vittoria nelle famosa gara disputatasi all'interno del meraviglioso Parco del Roccolo, o forse c'e' dell'altro di cui parlare?
Ma, e qui arriviamo al punto, potrebbe forse esistere un nesso tra la ricomparsa di Tony Marchese e la faccenda della fettuccia caduta che ha fatto sbagliare strada al Meroni?
Sarebbe interessante poter approfondire questi inquietanti retroscena, ma non facciamoci illusioni, perchè con tutta probabilità questa vicenda è destinata ad infittire il lungo elenco di misteri italiani che da anni aspettano invano di trovare una risposta.
martedì 14 settembre 2010
KK Kronaka - Ellioni dove sei? Ma Lumia non ne approfitta.
Poche sorprese nella classifica che conta, la KK Cup, dopo questa domenica milanese in quel di Pontevecchio, nel territorio del sig. Battistella, che decide per la gara di casa di premiare tutti i vincitori di categoria con un telaio ciascuno tra l'entusiasmo generale del pubblico.
Ma torniamo alla KK.
Matteo Ellioni, oggi ancora a secco di punti, può però ritenersi fortunato nonostante la striscia di zeri che perdura da troppe gare.
E' da record, infatti, la sfortuna di Antonino Lumia, che per una misera posizione si gioca la possibilità di guadagnare 10 punti, sufficienti per agganciare in vetta il veterano Ellioni a 68 punti.
E invece? Invece niente.
Lumia chiude decimo, ma non chiude le porte alla KK Cup, lasciando aperte, vista la prova odierna, ancora delle possibilità per poter cercare di mettere le mani sull'ambito trofeo, la forcella Rock Shox Reba.
Che la Gajalonga sia davvero l'ultimo treno per "Nino"? Ellioni, dal canto suo afferma: "No, domenica sarà la mia gara, voglio chiudere in fretta il discorso KK".
Parole di fuoco, quindi, del corridore che deve difendere il primato da un' ulteriore insidia.
Infatti, in caso di arrivo in parità a fine campionato, il successo sarà attribuito a Lumia, forte del maggior numero di gare in cui ha conquistato punti KK (13 gare Lumia, 9 Ellioni), e, a 3 prove dalla fine, Ellioni deve tornare a fare la voce grossa.
KK Cup che dunque sta volgendo al termine, nella sua prima edizione partita a campionato (Sport&Sports) in corso, e che ha quindi colto di sorpresa diversi corridori, senza dare bene il tempo di capire cosa fosse questa classifica speciale.
Ma se volete avere le idee chiare su cosa sia questa "KK", non prendete impegni per Venerdì 24 Settembre.
L'appuntamento è infatti fissato alle ore 19:30 a Binasco, cittadina dell'hinterland milanese, in via Matteotti 60, sede del negozio K&K Garage dell'ormai noto Massimo Mantelli.
Durante la serata, in cui ci sarà anche un rinfresco a base di pane e salame, verrà quindi presentata, proprio da Massimo Mantelli e da Sandropan, questa prorompente classifica.
Tra l'altro, da non perdere i numerosi gadget in regalo ai presenti e una piccola estrazione per i più fortunati.
Ma la vera chicca della serata è l'esposizione di diversi modelli di biciclette da mountain bike e da ciclocross in anteprima 2011, tra cui spiccano le marche Pinarello, Focus e Stevens.
Roba di lusso.
Quindi, se siete liberi, ma anche se non lo siete, cercate di non mancare a quella che si preannuncia una serata davvero interessante e alternativa.
E poi...c'è anche Sandropan!
domenica 12 settembre 2010
Clamoroso Pontevecchio, Meroni sbaglia e Sandropan sogna l'oro provinciale.
Scintille tra i gentleman a Pontevecchio di Magenta, dove si è svolta la penultima gara del Campionato Provinciale Milanese.
Al via ci sono tutti, e tra i tutti ci sono anche molti nemici di Sandropan: il nemico Cotella, il nemico Borsani, il nemico Gorla, perfino il nemico Sartor che pur non partecipando alla gara viene a salutare il Maestro in griglia. Ma quello che non poteva mancare (e infatti non manca) è Lui, la Bestia Nera di Sandropan, il Grande Avversario, il Cattivo dei fumetti... il famigerato nemico Meroni, che si dimostra agguerritissimo e determinato a chiudere qui a Pontevecchio la partita del Provinciale Milanese.
Con 16 punti di distacco gli basta arrivare davanti al Maestro per poter stappare lo champagne.
Ma, come in tutte le fiabe che si rispettino, c'e un Ma. Ed è un Ma pesantissimo.
Qualcuno potrebbe chiamarlo un Castigo Divino, altri potrebbero pensare al Bene che vince sul Male, alla Giustizia che domina sull'Ingiustizia, all'Umiltà che sconfigge la Prepotenza... fatto sta che il Meroni sbaglia strada. Nooooooo direte voi. E invece è proprio vero. Sbaglia strada.
Una fettuccia caduta e via, verso l'ignoto, mentre Sandropan, ignaro dell'accaduto e rassegnato ad un probabile terzo posto finale faceva la sua gara sul Gorla.
Meroni, e gli altri che erano con lui, si accorgono dell'errore quando ormai è tardi. Sandropan che nel frattempo ha saputo tutto, si uccide, resuscita e si uccide di nuovo, arrivando miracolosamente undicesimo e terzo tra i milanesi, mentre il Meroni, diciottesimo gentleman e settimo tra i milanesi, agguanta solo quattro punti e si dispera in attesa dell'ultima gara di Liscate dove dovrà difendere con tutti i mezzi a disposizione il suo vantaggio di 9 punti.
E intanto Sandropan sogna...
- Meroni Luigi - punti 73
- Bramati Sandro - punti 64
- Borsani Renato - punti 58
venerdì 10 settembre 2010
La coppa cobram
Ora dite la verita': quante volte, schiavizzati dal lavoro, vi siete detti "porcaloca quanto mi piacerebbe lavorare in una di quelle aziende dove lo sport e' parte integrante di quello che si deve fare, dove ti spronano a tenerti in forma, ad allenarti, una di quelle multinazionali hippie dove ti fanno fare di tutto tranne che lavorare, tanto ci pensa la borsa a far salire il valore della tua azienda e a produrre denaro anche se non vendi..."
Bhe, anche io la pensavo cosi...anche io ho cercato e ricercato fino a trovare la mia azienda due anni fa: "figata!" mi dicevo "qui mi fanno viaggiare piu che al ClubMed, in un sacco di posti esotici e c'e un folto gruppo di sport-maniaci infoiati con triathlon e ciclismo...e in cima alla lista c'e' l'amministratore delegato!! Questo e' il paradiso!"
Cosi' e' infatti stato per un po'. Era bello trovarsi e raccontare cosa si era fatto, le gare che si stavano preparando, ma poi e' nata l'idea: "perche' non facciamo una corsa insieme, tiriamo su un po di soldi e li diamo in beneficenza". Cosa volete che si risponda quando questa proposta viene fatta in spiaggia a Bali, mentre si sorseggia una birra fresca? "Si, dai, sarebbe bello!"
Qualche giorno fa ricevo una mail dal mega direttore capo, granlupman, mascalzon-di-gran-croc, visconte COBRAM (uso questo nome per proteggere l'identita del soggetto e il mio posto di lavoro).
La mail, rigorosamente in inglese, suona piu o meno cosi:
Cari amici (la mail e' stata inviata a 8 persone)
come discusso a Bali faremo una gara in bicicletta a cui parteciperemo come Team XYZ (proteggo l'anonimato della mia azienda....e quindi ancora il mio posto di lavoro).
Il marketing ci procurera' le divise aziendali, l'evento sara' ampliamente pubblicizzato e cercheremo di raccogliere dei fondi da dare in beneficenza agli orfani delle vittime dell'AIDS in Africa. I soldi saranno raccolti tra i dipendenti che supporteranno e si impegneranno, attraverso un sito dedicato, a versare l'importo che decidono di versare SE E SOLO SE COMPLETEREMO LA GARA ENTRO LE 10 ORE. L'azienda aggiungera' il doppio dell'importo totale raccolto, per incentivare le donazioni.
"10 ore?" mi dico io? " mi sa che vogliono essere sicuri che i soldi li raccogliamo...in 10 ore si finisce qualunque granfondo....ma andiamo avanti a leggere"
"La corsa scelta e' in Svezia, dove la nostra azienda e' nata ed e' la VATTENRUNDAN
Attendo conferma della vostra iscrizione al piu presto!
Visconte COBRAM"
Vado sul sito indicato e controllo l'altimetria.....l'altimetria non desta problemi ma ci deve essere un errore: da come hanno fatto il grafico sembra che sia una gara di 300km.
Controllo i dati numerici della gara e scopro che.....porkamenda! sono davvero 300km (abbondanti) ...che devono essere fatti entro le 10 ore o la figura di meLma fara' il giro del mondo rapidamente, impedira' la raccolta fondi e, cosa ancora piu importante, sara' fatta al cospetto del megadirettoregenerale COBRAM! Traduzione: la mia carriera in azienda subirebbe una importante battuta d'arresto (e sono stato diplomatico).
E' chiaro che mi devo allenare come mai prima. fare 10ore a 30km/h di media (compresi rifornimenti) non e' uno scherzo. Il problema e' che io sono via dall'Italia almeno 2 settimane al mese e quindi non posso allenarmi!!!!
Ma perche' non lavoro in una di quelle aziende dove tutto quello che devi fare e' lavorare dalle 9 alle 18 e a nessuno frega niente di quello che fai di sport?
State attenti a cio' che desiderate....potreste ottenerlo
Superfrank
mercoledì 8 settembre 2010
Io no. Neanch'io.
Domenica mattina, Paperopoli, ore 7.57.
Arrivi alla gara di bici, con tre minuti d'anticipo rispetto a Google Maps (che controllavi da tutta la settimana) che dava 1 ora e 45 di viaggio.
L'aver guadagnato tre minuti sulla tabella di marcia ti rilassa per qualche secondo. Ti fa dimenticare che ti sei fatto un culo così tutta settimana in bicicletta, incurante di temporali, grandinate, nevicate, botte di caldo allucinanti, cortei funebri e processioni di S. Gennaro per la strada, solo per una stupida gara di stupide persone che fanno uno stupido sport faticosamente micidiale e costoso, tra l'altro.
In più quei tre minuti ti danno l'occasione di arrivare prima di Paperetti, l'odiato Paperetti, che pensi che arrivando dopo di te sarà più stressato e coi tempi stretti e quindi si scalderà male, sbaglierà olio per le gambe e metterà del bicarbonato anzichè i sali minerali nella borraccia, quindi lo batterai.
NO.
Lui aveva già previsto tutto.
E così, qualche minuto dopo arriva anche lui, con la sua fiammante 313.
"Uellà, ciao Paperettz, com'è?" "Mah, insomma, sta settimana non ho toccato la bici."
Aridaje. Eppure alla gara ci sei venuto.
"Ma và, e come mai?" (E intanto pensi: "Mah...") "Mah sai, la scuola (scusa valida anche a ferragosto), il lavoro, la globalizzazione, le vacanze, lo spostamento della crosta terrestre e l'estinzione dei panda...capiscimi, come caspita trovo il tempo di allenarmi?"
Mentre un istinto vagamente assassino ti suggerisce di colpirlo a morte con il chip dello Sport&Sports, dall'altra parte ti esce un "Beh, neanch'io mi sono allenato, sai...l'esame di terza media, la maturità, la laurea, mica ho il tempo per la bici pure..."
Lui sa che tu menti. Tu, soprattutto, sai che lui mente.
Il bello è che lui ha anche il coraggio di guardarti con la faccia della serie "seee, cccciao peppe!".
Ma non è così facile, soprattutto all'inizio. Pensi che l'altro sia serio, che non si alleni mai, che anzi lasci la bici in macchina da una domenica all'altra, come ti fa capire.
Invece no, lui si allena più di te, o almeno quanto te, ma un po' per prevenire in caso di un risultato scarso e un po' per moda, ti dice da 4 anni le stesse balle che da lì a poco verranno smentite dalle prestazioni sui campi di gara.
E se prima pensavi che questo Paperetti fosse un mostro, zero allenamenti ma vittorie favolose, scopri che è solo un mostro di balle.
Ma non solo lui, per carità, anche Paperone, Pappero, Paperdelvecchio, Papeli, Papelli, Paporsani, Papinato, Papianchi, Paputtò, Papalieri, Papoletti e Papagani dicono le stesse cose tutte le volte.
Perchè la verità è questa: I CICLISTI SONO TUTTI DEI RACCONTABALLE.
Non esiste uno che non si alleni, sennò che cacchio spende 824milaeuro di bici a fare?
Così? Tanto per regalarli al signor Scott, che poverino non ha neanche i soldi per un misero pezzo di pane?
E tu, che stai leggendo, non mi venire a dire Domenica che non ti sei allenato.
Lorenzo Bramati
P.S. A breve un articolo-inchiesta, con le dichiarazioni di diversi ciclisti, su "Quanto ti sei allenato quest'estate?"
P.P.S. Nomi e luoghi sono frutto dell'invenzione dell'autore. Se ti senti vagamente citato, don't worry, be happy. Sarà che anche tu non ti alleni, forse...
Arrivi alla gara di bici, con tre minuti d'anticipo rispetto a Google Maps (che controllavi da tutta la settimana) che dava 1 ora e 45 di viaggio.
L'aver guadagnato tre minuti sulla tabella di marcia ti rilassa per qualche secondo. Ti fa dimenticare che ti sei fatto un culo così tutta settimana in bicicletta, incurante di temporali, grandinate, nevicate, botte di caldo allucinanti, cortei funebri e processioni di S. Gennaro per la strada, solo per una stupida gara di stupide persone che fanno uno stupido sport faticosamente micidiale e costoso, tra l'altro.
In più quei tre minuti ti danno l'occasione di arrivare prima di Paperetti, l'odiato Paperetti, che pensi che arrivando dopo di te sarà più stressato e coi tempi stretti e quindi si scalderà male, sbaglierà olio per le gambe e metterà del bicarbonato anzichè i sali minerali nella borraccia, quindi lo batterai.
NO.
Lui aveva già previsto tutto.
E così, qualche minuto dopo arriva anche lui, con la sua fiammante 313.
"Uellà, ciao Paperettz, com'è?" "Mah, insomma, sta settimana non ho toccato la bici."
Aridaje. Eppure alla gara ci sei venuto.
"Ma và, e come mai?" (E intanto pensi: "Mah...") "Mah sai, la scuola (scusa valida anche a ferragosto), il lavoro, la globalizzazione, le vacanze, lo spostamento della crosta terrestre e l'estinzione dei panda...capiscimi, come caspita trovo il tempo di allenarmi?"
Mentre un istinto vagamente assassino ti suggerisce di colpirlo a morte con il chip dello Sport&Sports, dall'altra parte ti esce un "Beh, neanch'io mi sono allenato, sai...l'esame di terza media, la maturità, la laurea, mica ho il tempo per la bici pure..."
Lui sa che tu menti. Tu, soprattutto, sai che lui mente.
Il bello è che lui ha anche il coraggio di guardarti con la faccia della serie "seee, cccciao peppe!".
Ma non è così facile, soprattutto all'inizio. Pensi che l'altro sia serio, che non si alleni mai, che anzi lasci la bici in macchina da una domenica all'altra, come ti fa capire.
Invece no, lui si allena più di te, o almeno quanto te, ma un po' per prevenire in caso di un risultato scarso e un po' per moda, ti dice da 4 anni le stesse balle che da lì a poco verranno smentite dalle prestazioni sui campi di gara.
E se prima pensavi che questo Paperetti fosse un mostro, zero allenamenti ma vittorie favolose, scopri che è solo un mostro di balle.
Ma non solo lui, per carità, anche Paperone, Pappero, Paperdelvecchio, Papeli, Papelli, Paporsani, Papinato, Papianchi, Paputtò, Papalieri, Papoletti e Papagani dicono le stesse cose tutte le volte.
Perchè la verità è questa: I CICLISTI SONO TUTTI DEI RACCONTABALLE.
Non esiste uno che non si alleni, sennò che cacchio spende 824milaeuro di bici a fare?
Così? Tanto per regalarli al signor Scott, che poverino non ha neanche i soldi per un misero pezzo di pane?
E tu, che stai leggendo, non mi venire a dire Domenica che non ti sei allenato.
Lorenzo Bramati
Lorenzo Bramati che non si allena (foto di Elisa Russo)
P.S. A breve un articolo-inchiesta, con le dichiarazioni di diversi ciclisti, su "Quanto ti sei allenato quest'estate?"
P.P.S. Nomi e luoghi sono frutto dell'invenzione dell'autore. Se ti senti vagamente citato, don't worry, be happy. Sarà che anche tu non ti alleni, forse...
Sandropan in allenamento non guarda in faccia a nessuno, nemmeno al Figlio.
I fatti:
- Piove, ma Sandropan e il Figlio escono in bici.
- Sandropan pensa al nemico Meroni ed al Campionato Provinciale, e si allena come se fosse l'ultima cosa che deve fare nella vita.
- Alan, il fedele telaio in carbonio, scalpita.
- Il Figlio non cede, ma dopo una curva si sgancia il pedalino e subisce una contrattura muscolare al polpaccio.
- Sandropan non si intenerisce: rimanda il Figlio a casa e prosegue solo verso le salite della Brianza.
La reazione del Maestro:
"...Non mi posso certo permettere di mollare proprio adesso, alla vigilia della gara di Pontevecchio. Sapevo che abbandonare per strada mio figlio infortunato mi avrebbe esposto a feroci critiche da parte di mia moglie e dei miei detrattori, ma in questi frangenti non bisogna lasciare spazio ai sentimenti..."
- Piove, ma Sandropan e il Figlio escono in bici.
- Sandropan pensa al nemico Meroni ed al Campionato Provinciale, e si allena come se fosse l'ultima cosa che deve fare nella vita.
- Alan, il fedele telaio in carbonio, scalpita.
- Il Figlio non cede, ma dopo una curva si sgancia il pedalino e subisce una contrattura muscolare al polpaccio.
- Sandropan non si intenerisce: rimanda il Figlio a casa e prosegue solo verso le salite della Brianza.
La reazione del Maestro:
"...Non mi posso certo permettere di mollare proprio adesso, alla vigilia della gara di Pontevecchio. Sapevo che abbandonare per strada mio figlio infortunato mi avrebbe esposto a feroci critiche da parte di mia moglie e dei miei detrattori, ma in questi frangenti non bisogna lasciare spazio ai sentimenti..."
lunedì 6 settembre 2010
KK Kronaka - Ellioni perde il pelo, e anche i punti.
PETTENASCO, 6 Settembre 2010 - Nella domenica segnata dalla barba di Sandropan (una forma di protesta anticonformista), anche un altro personaggio, sicuramente meno bello e meno famoso del Maestro, decide di cambiare il proprio look per emulare il suo Idolo sportivo.
Purtroppo la trasformazione non ha dato i frutti sperati, e così il senzabarba Matteo Ellioni (nella foto sopra il "Prima e Dopo" del leader della KK Cup), per la terza gara di fila rimane a secco, fuori dalla zona punti sempre per una posizione (5°, 10°, 13°).
Si avvicina così il suo compagno di squadra Tonino Lumia, che però non pare in grado, a 4 gare dal termine, di poter raggiungere una vetta distante ben 10 punti.
Nelle restanti posizioni della Top Ten è lotta tra SuperGentlemen, con Bogianchini e Benini alla caccia del terzo posto e De Agostini, Giudici e Gallinelli che occupano le tre ultime posizioni, e non vogliono mollare la zona premi.
Comincia a intravedersi all'orizzonte la scritta ARRIVO, e lo "Sbarbato" Ellioni vorrebbe ipotecare il discorso molto presto, addirittura già da domenica con Pontevecchio, penultima tappa del Campionato Milanese.
Non mancherà Sandropan. Non mancherà il figlio. Non mancherà Massimo "KK" Mantelli. Non mancheranno Matteo Ellioni e Antonino Lumia. Non mancherà neanche Super Frank.
E se viene anche lui, non ci sono scuse per mancare.
Lorenzo Bramati
A Pettenasco Sandropan fa una proposta shock
Grande gara quella di Pettenasco, una durissima gran fondo dove il nostro eroe ha colto ancora una volta l'opportunità di esibirsi in una straordinaria performance.
Sandropan si piazza 19esimo su 29 arrivati di categoria (ma i ritiri sono stati tanti:::), ma quello che è straordinario è che ci ha messo 3 ore e 12 minuti, il tempo che lui definisce giusto per quella gara. Sentiamo perchè:
"A differenza di altre gare dove potevo dire di essere andato piano, o di essere andato forte, questa volta sono andato veramente medio, quindi nè troppo piano nè troppo forte. Il giusto distacco dai primi e il giusto vantaggio sugli sconfitti. Per questo sono fermamente convinto che con un tempo del genere avrei dovuto vincere, o almeno essere sul podio. Ho già proposto agli organizzatori l'istituzione del Tempo Minimo (visto che il tempo massimo già esiste) che in questo caso sarebbe potuto essere, per noi gentleman, di 3 ore e 10 minuti, quindi molto vicino al mio tempo. Spero che la mia proposta, che considero molto innovativa, sia ascoltata dai vertici dell'Udace e che possa essere applicata già dall'anno prossimo, almeno in via sperimentale..."
Cosa dire? Sandropan ha ragione? Ha torto? E' forse un po' presto per dirlo, ma certamente questa del Tempo Minimo è una proposta destinata a far discutere.
Sandropan si piazza 19esimo su 29 arrivati di categoria (ma i ritiri sono stati tanti:::), ma quello che è straordinario è che ci ha messo 3 ore e 12 minuti, il tempo che lui definisce giusto per quella gara. Sentiamo perchè:
"A differenza di altre gare dove potevo dire di essere andato piano, o di essere andato forte, questa volta sono andato veramente medio, quindi nè troppo piano nè troppo forte. Il giusto distacco dai primi e il giusto vantaggio sugli sconfitti. Per questo sono fermamente convinto che con un tempo del genere avrei dovuto vincere, o almeno essere sul podio. Ho già proposto agli organizzatori l'istituzione del Tempo Minimo (visto che il tempo massimo già esiste) che in questo caso sarebbe potuto essere, per noi gentleman, di 3 ore e 10 minuti, quindi molto vicino al mio tempo. Spero che la mia proposta, che considero molto innovativa, sia ascoltata dai vertici dell'Udace e che possa essere applicata già dall'anno prossimo, almeno in via sperimentale..."
Cosa dire? Sandropan ha ragione? Ha torto? E' forse un po' presto per dirlo, ma certamente questa del Tempo Minimo è una proposta destinata a far discutere.
venerdì 3 settembre 2010
Magico Sandropan: Oltre 300 km in meno di 7 ore!
Grande prestazione di Sandropan, che, partito alle 8 di mattina per andare da un cliente nei pressi di Torino, rientra a casa in Brianza prima delle 15, nemmeno 7 ore più tardi.
"E' andato tutto bene direi. A parte un po' di traffico dovuto a lavori tra il casello di Novara Ovest e Greggio, per il resto la strada era scorrevole, forse perchè le scuole non sono ancora iniziate e quindi il traffico non è ancora ai livelli massimi. Anche la giornata era bella e andare in scooter è davvero piacevole...."
"E' andato tutto bene direi. A parte un po' di traffico dovuto a lavori tra il casello di Novara Ovest e Greggio, per il resto la strada era scorrevole, forse perchè le scuole non sono ancora iniziate e quindi il traffico non è ancora ai livelli massimi. Anche la giornata era bella e andare in scooter è davvero piacevole...."
giovedì 2 settembre 2010
Sandropan ha le spalle al muro
Ormai non c'e' più niente da fare. Nonostante la strenua resistenza il Maestro sta per essere coinvolto nel malefico vortice del lavoro. Tutti gli sono ostili, i familiari, i clienti, gli amici, anche quelli più cari. Tutti lo vogliono convincere che quella è la Giusta Via, senza soffermarsi un minimo a comprendere le ragioni che lo vedono opporsi con tutte le sue forze al tragico destino che incombe.
E lui, costretto davanti al suo MacBook Pro 17" 2.53 Ghz Intel Core i5 appoggiato ad una squallida scrivania color legno chiaro, chiude gli occhi e sogna di correre nudo in un grande prato verde inseguendo le farfalle col retino, per poi avvicinarsi alla pozza d'acqua sotto alla cascatella del torrente, dove un gruppo di giovani donne fanno il bagno, si schizzano l'acqua con le mani, giocano con la palla, lo vedono e lo chiamano: "Sandropaaaann Sandropaaaann vieni a giocare con noi..."
E lui, costretto davanti al suo MacBook Pro 17" 2.53 Ghz Intel Core i5 appoggiato ad una squallida scrivania color legno chiaro, chiude gli occhi e sogna di correre nudo in un grande prato verde inseguendo le farfalle col retino, per poi avvicinarsi alla pozza d'acqua sotto alla cascatella del torrente, dove un gruppo di giovani donne fanno il bagno, si schizzano l'acqua con le mani, giocano con la palla, lo vedono e lo chiamano: "Sandropaaaann Sandropaaaann vieni a giocare con noi..."
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