mercoledì 31 marzo 2010

Omegna, anche se...

Lunedì di Pasqua? Ovviamente Omegna, anche se non mi piace quella partenza col giro turistico per la città, anche se il percorso è un po' troppo duro per me, anche se secondo me le Gran Fondo non dovrebbero essere a giri, anche se l'ultima parte in quel single track è lenta e mi costringe a salire e scendere dalla bici 50 volte, anche se andare fino a là al mattino è un bel viaggetto. Però i miei fans mi vogliono e i punti per il Master mi servono, e allora andrò a fare la mia passeggiata lassù sui monti del lago d'Orta.

E... poichè mio figlio si è espressamente lamentato del fatto che sul mio blog parlo di tutti tranne che di lui (e in questo c'è anche un fondo di verità), decido di riequilibrare la situazione pubblicando una sua foto scattata da Mr.Travison e pubblicata su mastermtb.it.

Lorenzo Bramati (foto Travison)

domenica 28 marzo 2010

Disastro Fontaneto

Stamattina era una di quelle mattine in cui ti svegli e pensi "oggi vinco".
Le carte erano tutte in regola, il fisico rispondeva, il morale era buono, la notte era trascorsa serenamente a casa dei miei parenti a 1200 mt dal ritrovo.

Purtroppo il destino si è messo di traverso come un albero abbattuto dal temporale e rovinosamente caduto sul percorso. Infatti ieri pomeriggio, sostituendo la forcella con un'altra identica ma un po' più nuova, ho inavvertitamente trascurato di rimontare un minuscolo insignificante pezzettino, senza il quale però lo sterzo praticamente non girava... Naturalmente non me ne sono accorto subito, ma solo pochi istanti prima della partenza.
Nulla ha potuto fare nemmeno lo staff tecnico del Team Pinato al quale mi sono rivolto e che sportivamente si è prodigato nell'aiutarmi, anche se ormai mancavano pochi istanti alla partenza.

E così, sprezzante del pericolo che correvo, ho deciso di prendere comunque il via, ma dopo circa un chilometro sono stato costretto al ritiro.
Pazienza... mi sono comunque divertito a guardare la gara e a fare il tifo per i miei avversari, tra i quali oggi spiccava l'odiato Peretti, al quale ho rilanciato il guanto di sfida per la gara di Omegna a Pasquetta.

Ed ora, in chiusura di questa breve cronaca, vorrei dare uno sguardo al panorama gare non appartenenti al circuito Sport & Sports, segnalando i risultati di grande rilievo ottenuti a Parabiago dai miei discepoli Marchese e Wilson, giunti al traguardo rispettivamente 147esimo e 196esimo, su ben 285 arrivati. Bravi, dimostrate di saper cogliere i frutti dei miei insegnamenti.

Pace e Bene

Sandropan

giovedì 25 marzo 2010

Rescaldina e il Sacchettone


Stasera, tornando da un'uscita in bici - ops... giuro che non esco mai! non mi alleno, lo giuro! non tocco la bici da una settimana, da un mese, da prima di Natale, ho avuto la febbre il raffeddore il colera gli impegni il lavoro la moglie l'amante il dentista il giornalaio - stavo dicendo, tornando dal lavoro ho ricevuto un SMS da parte di Licio Gelli, alias Super G, che recitava esattamente:

"Domenica a Rescalda ho ritirato il tuo premio di dodicesimo... Quando raggiungi l'obbiettivo con performance pazzesche non ti fermi nemmeno a ritirare il premio. Povero Sandropan, troppo oberato da impegni umanitari... Se domenica ci sei a Fontaneto te lo porto!"

Non è uno scherzo? Non sono rimasto alla premiazione perche' ho letto che premiavano fino ai primi dieci, e dovevo andare a Lomazzo a riprendere Lorenzo che correva nella gara delle 3 Province... ma se avessi saputo del Sacchettone sarei rimasto eccome!
Comunque sono così felice del mio primo Sacchettone della stagione 2010 di mountain bike, che per l'occasione ho riesumato una poesia che avevo letto alla premiazione del Trofeo Ghidoni di due anni fa.... e che finora è rimasta inedita.


IL SACCHETTONE

Eri oggetto inafferabile
Ti vedevo in mani altrui
Pur sfidando l'impossibile
Io vivevo giorni bui

Eri sempre il premio d'altri
Ed io stavo li' in attesa
Ma costoro eran piu' scaltri
O Sacchetto della Spesa

Tornan sempre alla memoria
Le fatiche disumane
Io sognavo la vittoria
Ma soffrivo come un cane

Un bel giorno la riscossa
Mi battei come un leone
E con lesta e astuta mossa
Ti acciuffai mio Sacchettone

Giunto il di' del mio riscatto
Non mollai mai piu' la presa
Tu mi hai proprio soddisfatto
O Sacchetto della Spesa

Il finale è tutto in gloria
Se a premiarmi e' Catizzone
Per concludere la storia
Mo' te magno Sacchettone

Sandropan ® 2008

Premiazione del Trofeo Ghidoni 2008

lunedì 22 marzo 2010

Rescaldina e la Fata Turchina


Dovendo scrivere la cronaca della gara di Rescaldina, che tutti si aspettano (e a ragione, visto che è già martedì...), dividerò il racconto in due parti.

La prima parte riguarda il lato sportivo, dove narrerò come un Sandropan in costante crescita abbia lottato come un leone contro alcuni suoi nemici storici, tra i quali vorrei citare Ermano Cotella, Roberto Grossi, Maurizio Gorla, Mauro Galli... e naturalmente Tony Marchese, conquistando un meritatissimo dodicesimo posto su 24 partenti, e centrando così il mediocre ma al tempo stesso ambizioso obbiettivo di arrivare a metà classifica.

La seconda parte di questa cronaca la vorrei dedicare agli aspetti paranormali della gara in oggetto. Potendo scaricare dal sito del master (www.mastermtb.it) il file excel con i tempi, ho pensato di aprirlo con un database, e di applicare qualche formulina che mi consentisse di evidenziare alcune "stranezze". In particolare, mettendo in relazione i giri dello stesso concorrente, valutando la differenza tra i suoi tempi minimi e massimi ed ordinando in senso discendente per il valore ricavato, ho potuto constatare come, per fare qualche esempio, un Gentleman sia riuscito a fare il quarto giro in 4 o 5 minuti meno del tempo impiegato per il secondo (ma questo atleta non lo troviamo nella classifica finale), o come un Senior sia riuscito a fare il quarto giro in 12 minuti meno del terzo...
Ma il fatto davvero interessante è stato vedere con quanta facilità, attraverso un arido calcolo frutto della mente alienata di un pover' uomo costretto a fare l'informatico per sopravvivere, si sia potuto dimostrare come i Superpoteri non siano affatto esclusiva del solo Sandropan.


E che dire dello stesso Sandropan caduto in una profonda crisi mistico-esistenziale quando, durante la gara, ha avuto la netta e spiacevole sensazione di superare due volte e per due giri consecutivi lo stesso avversario? Allucinazioni? Sdoppiamento della personalità? LSD diluito nell'acqua della borraccia? Rincoglionimento senile?
E se più semplicemente ci fosse lo zampino (anzi la bacchetta magica) della fata Turchina, perdutasi nei boschi dell'altomilanese?

Salagadula
Magicabula
Vieni alla gara anche tu
Andiamo a tagliare il percorso laggiù
Bidibi bodibi bù


Sandropan


Bramati e Gorla si abbracciano dopo la volata per il 12esimo posto.
Nelle retrovie è stata battaglia vera!
(Foto Arnaldo Travison, Mastermtb.it)

giovedì 18 marzo 2010

Ciclico Ciclocross

Sto girando tra le fettucce che segnano il percorso in questo grande prato con pochi alberi e tanta polvere. Osservo il mondo circostante come se io stessi fermo e fosse lui a venirmi incontro, ogni 5 o 6 minuti ecco che compaiono i giudici al traguardo, poi, dopo qualche attimo, le persone sul rettilineo che quando passo mi fanno il tifo, dopo un po' l'albero vicino al cancello verde, poi la strada di fianco al sentiero dove passano le macchine e qualcuno rallenta e ci guarda. Poi di nuovo il traguardo coi giudici e quelli sul rettilineo che fanno il tifo. C'e qualche bambino come me che gira, ma gli altri sono tutti grandi, e le bici sono molto più alte della mia. Devo stare attento a farli passare quando arrivano da dietro, vanno molto più forte di me, chissà come fanno. Ho il fiatone, ma pedalo, pedalo, e giro senza sosta, guardando il manubrio, la forcella e la ruota che scorre e che curva seguendo la traccia sull'erba. Di nuovo il traguardo, i giudici, la gente, la strada, le curve, gli ostacoli. Scendo al volo e li salto, poi riparto. Solo i più piccoli non li fanno gli ostacoli, li aggirano, ma io sto imparando a scendere e a ripartire, sempre più veloce. Qualcuno mi sorpassa, ma anch'io sorpasso quelli più lenti di me. La strada con le macchine, il manubrio, la forcella, la ruota che gira, la curva, l'altra curva. E' inverno, ma non sento il freddo. Ho la tutina corta, sta meglio con le gambe depilate, spero mi scattino una bella foto, così la farò vedere alle ragazze a scuola. Il traguardo, i giudici prendono nota dei passaggi, il rettilineo con la gente che mi fa il tifo, le gambe spingono forte anche sul fango, i muscoli si contraggono ritmicamente, li sento pulsare e mi sento forte, più forte di quelli che riesco a superare, ragazzi che ancora non si allenano come dovrebbero, oppure bambini. I bambini sul percorso devono stare attenti, quando li trovo davanti mi faccio sentire così si spostano. Le macchine sulla strada a fianco, poi gli ostacoli e una curva e lì la mia ragazza mi aspetta per farmi il tifo e passarmi la borraccia. Ho il fiatone, il cuore batte forte ma riesco a sorriderle quando passo e la vedo. Non devo cedere se voglio prendere quello davanti, le gambe pedalano e la testa è bassa, il manubrio, la forcella, la ruota che segue le tracce delle ruote sull'erba, la curva, la controcurva, le ginocchia si alzano e si abbassano ritmicamente, i muscoli scolpiti fanno capire a tutti che sono un vero atleta. L'ostacolo, la corsa, riparto, sono in vista del traguardo, i giudici, il rettilineo dove c'e' la gente che si ferma e che fa il tifo ma sono molto veloce e troppo concentrato per sentirli. Devo chiedere strada, devo stare attento a tutti quelli che doppio. Come faranno ad andare così piano... Di nuovo ostacoli, curva e controcurva, sono al massimo, ho sete, tra poco bevo, mia moglie è venuta a vedermi e mi passa la borraccia, fai ciao a papà che bravo che va forte in bici. Chissà se mi assomiglia, speriamo un giorno corra anche lui. Di nuovo il traguardo, gli ostacoli, li salto e riparto, questo va forte, appena posso lo faccio passare, poi provo a stargli dietro. C'e un altro che lo insegue, li lascio andare, sono troppo veloci ed è meglio non rischiare di farsi male. Quello coi capelli grigi è della mia categoria, credo di prenderlo prima del traguardo, o sul rettilineo dove c'e' la gente che fa il tifo e mi carica. Chissà il mio bambino se si diverte, era secondo o forse terzo. Eccolo che passa ora dove a lato c'e' la strada con le macchine, tra un po' dovrei raggiungerlo. Gli ostacoli, scendo, corro, li salto, riparto. Non è stato facile superarlo, mio figlio. Le gambe girano ma la fatica si sente, attenzione a tutti questi che vanno così forte, speriamo che non mi raggiungano prima che arrivi là dove è facile mettersi a lato per farli passare. Pedalano veloci, coi muscoli delle gambe che esplodono di potenza, sono veri atleti. I giudici, il traguardo, il rettilineo con la gente che fa il tifo e poi la curva dove c’è la ragazza di mio figlio che gli passa la borraccia. Ho il fiatone, il cuore batte, speriamo non troppo forte, bisogna risparmiare le forze se si vuole continuare a girare. Questo è uno dei miei, lo supero, posso ancora dire la mia. Ecco il traguardo, il rettilineo, la gente. Fai ciao al nonno che anche lui fa la gara di bici. Chissà che un giorno anche mio nipote... Il ciclocross è proprio duro, con questo tempo, chissà come fanno quelli con la tutina corta a non sentire il freddo. Curva, controcurva ecco il traguardo, il giudice mi vede arrivare e mi viene incontro. Si avvicina, lo vedo meglio, ha la tonaca, non è un giudice, sembra un prete. Il rettilineo, la gente vestita di nero, il carro funebre passa sulla strada di fianco alla gara, ma quelli girano sul percorso guardando il manubrio, la forcella, la ruota che scorre seguendo la traccia sull'erba, e nessuno sembra accorgersi di nulla.

Sandropan ® 2010

domenica 14 marzo 2010

Sandropan e Cappuccetto Rosso

Cappuccetto rosso, una trans che viveva dalle parti di piazzale Maciachini, era appena uscita dalla panetteria, dove aveva riempito un cesto di focaccine da portare alla sua nonna, che da un paio di giorni aveva la febbre e non poteva uscire di casa.
Fu proprio all'uscita del negozio che Cappuccetto Rosso si imbattè in una baby gang. Erano sette ragazzini sudamericani di età compresa tra i 10 e i 14 anni, che si facevano chiamare i Nani. Fu il più grande di loro a prendere l'iniziativa: "Brutta schifosa, molla le focaccine o ti tagliamo a pezzi".
Cappuccetto Rosso, cercando di difendere il suo cesto, rispose " Sono le focaccine per la nonna che sta molto male" , ma non fece in tempo a finire la frase che sentì il dolore lancinante di un pugno che le arrivava dritto all'orecchio sinistro.
"La conosciamo quella sporcacciona di tua nonna, gliele portiamo noi le focaccine" ed afferrato il cestino i sette Nani se ne andarono, tra l'indifferenza dei passanti.

Sandropan vide Cappuccetto Rosso sul marciapiede, la testa vicino ad una pozza di sangue che usciva dall'orecchio, e si chinò per vedere se nella borsa ci fosse qualcosa di suo interesse. Ma Cappuccetto Rosso non era morta e con un filo di voce disse "Sandropan, aiutami tu!"
"Un'altra volta forse, ma non ora che ho poco tempo" Rispose Sandropan seccato.
"Ti potrei ricompensare con un panetto di hashish sequestrato settimana scorsa a Malpensa. Me l'ha dato un mio cliente che lavora nella Guardia di Finanza"
"Questo cambia le cose" disse Sandropan, e si mise subito in moto per raggiungere la casa della nonna di Cappuccetto Rosso prima dei sette Nani.
La conoscevano tutti la nonna di Cappuccetto Rosso, una vecchia meretrice molto a buon mercato, arrivata da pochi mesi dal Brasile, che viveva e lavorava con un giro di clienti anziani e poco facoltosi in un bilocale zona Navigli. Il suo protettore era un ghanese, non molto alto ma molto grasso, conosciuto nell'ambiente col nome di Lupo Cattivo.
Sandropan trovò subito le coincidenze tra metrò gialla, metrò rossa e autobus, e in un men che non si dica fu sotto casa della Nonna, giusto in tempo per sorprendere i sette Nani sul portone del fatiscente palazzo.
Non fece fatica a farsi restituire dai Nani, che lo riconobbero subito, il cesto delle focaccine. Poi, prima di lasciarli andare per salire dalla nonna, si fece consegnare anche le catenine e i cellulari.

Quando fu al quarto piano senza ascensore suonò il campanello e disse "Nonna, nonnina, sono io, sono Cappuccetto Rosso, sono venuta a portarti le focaccine che ti piacciono tanto!"
La porta si aprì, Sandropan diede una spinta alla vecchia che cadde lussandosi una spalla, e si avventò sul Lupo Cattivo, il quale non vedendo altra via di fuga si lanciò dalla finestra direttamente nelle gelide acque del Naviglio, e fu trascinato dalla corrente in direzione Binasco.
Così il supereroe Sandropan consegnò il cesto di focaccine alla povera nonna dolorante, facendosi dare in cambio l'incasso della giornata.
E con le mani in tasca, stanco ma soddisfatto per le azioni compiute, se ne andò per la città in cerca di nuove avventure.

sabato 13 marzo 2010

Valori di Ematocrito

Cari miei Fans,

ho deciso, per desiderio di trasparenza, sportività e lealtà verso i miei diretti avversari, di rendere pubblico il valore di ematocrito rilevato dai recentissimi esami del sangue:

EMATOCRITO.........43,40 /100

Un saluto e un in bocca al lupo a quanti correranno domani a Borgo D'Ale e a Lurago D'Erba.
Io purtroppo non ci sarò, ma non temete... ho in serbo grosse sorprese per l'immediato futuro.

Sandropan

venerdì 12 marzo 2010

Chi vuole fermare Sandropan?

La notte scorsa è stata per Sandropan una delle notti peggiori della sua vita. Febbricitante (il termometro segnava oltre 38 gradi) , avvolto dalle lenzuola disfatte e sudate in quello che sembrava essere il suo ultimo giaciglio, sognava e risognava di essere su un gommone che non riusciva a prendere il largo perchè respinto dalle onde, su una desolata spiaggia situata probabilmente nell'Adriatico Meridionale.
Il suo destino sembrava essere ormai scontato. Mentre, in preda ad allucinazioni a sfondo mistico, scivolava dentro a un tunnel in assenza di gravità e si avvicinava ad una accecante luce bianca che lo attendeva all'uscita, Sandropan ha visto nitidamente la figura di Robert Wilson (ndr il forte atleta scozzese) che lo richiamava a gran voce nel mondo dei vivi. E così Robert ha teso la mano a Sandropan, che si è ridestato attorniato dai suoi cari.
Una semplice influenza? Una sfebbrata di fine inverno? Difficile da credere, soprattutto pensando ai recenti avvenimenti che hanno visto il suo blog al centro di una scottante inchiesta sui tempi di gara.
Una strana coincidenza quindi, e probabilmente un altro mistero italiano destinato a rimanere irrisolto.

giovedì 11 marzo 2010

SANDROPAN RICEVE E PUBBLICA...

Scrive CARCATI, a proposito della questione tempi sul giro sollevata nei recenti post e commenti del blog:


Diciamolo forte e chiaro:il sistema Champion Chip è stato acquistato per due motivi.

Primo: non si poteva più aspettare fino alle tre del pomeriggio per avere le classifiche, spesso sballate, stilate in base a chi... gridava di più!
Secondo: pubblicando i tempi sui giri, si evince chiaramente che chi ....sbaglia, corre il rischio di venire scoperto.
Vi allego la nuova classifica generale, riordinata con l'azzeramento dei punti in questione, su indicazione, come è giusto che sia, del Pres.Prov. A. Filippini.

Carcati

mercoledì 10 marzo 2010

SANDROPAN RISPONDE

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:

"Sandropan,

scusa lo sfogo ma ritengo il tuo 2 in pagella per Frank del Vecchio assolutamente non obbiettivo.
Va infatti precisato che, secondo fonti assolutamente attendibili..

1 - Hai invitato Frank alla gara di Maggiora con l'inganno. Pur sapendo della sua inesperienza in mtb e quanto ostiche siano le discese per lui, gli hai detto che era una gara come le altre.
2 - Quando, durante il giro di riscaldamento, hai visto che la bici di Frank aveva problemi alla trasmissione (la catena e' caduta praticamente subico) ti sei offerto di "sistemargliela". Testimoni ti hanno visto girare, nella migliore dell
e ipotesi in maniera del tutto casuale, le regolazioni del cambio che da quel momento e' stato del tutto inutilizzabile.

Il ritiro e' stato in gran parte dovuto a queste due cause di cui tu sei il principale fautore, il che lascia pensare che tu possa in qualche modo temere che col tempo le prestazioni e la popolarita crescano fino a mettere in ombra le tue.

Inoltre....2 si da a chi imbroglia, 1 a chi usa farmaci, 0 a chi fa entrambi......ritirarsi dopo una ONESTA fatica merita almeno un 3.

Dimostra saggezza correggendo la pagella

Un saluto

Fran....ehum...ANONIMO! "


Caro Fran...Anonimo,
ti ringrazio per avere scritto alla mia rubrica.
Volentieri ti rispondo invitandoti a leggere questa mia Parabola:

Quel giorno Sandropan, che da un po' di tempo appariva pensieroso, uscì dal villaggio e si incamminò lungo il sentiero che portava al Grande Lago.
Durante il tragitto fu sorpreso da un temporale, e decise di rifugiarsi in una grotta dove avevano già trovato riparo diversi animali, tra cui un cigno bianco. Quando smise di piovere Sandropan riprese il cammino, e dopo poco si accorse che il cigno bianco lo stava seguendo. Giunto al Grande Lago, che dopo l'acquazzone era completamente piatto al punto che ci si poteva specchiare nelle sue acque, vide che, vicino alle sponde, nascosti dietro gli arbusti, c'erano decine di cigni bianchi che lo stavano osservando.
Sandropan si voltò, e si avvicinò ai cigni bianchi per cercare di capire cosa volessero da lui, ma essi scapparono in tutte le direzioni. Solo il cigno bianco che aveva visto nella grotta rimase fermo, e quando Sandropan si avvicinò, gli disse "Sandropan, io non sono scappato, anche se so che tu ora mi potresti uccidere. Ma se tu mi uccidessi ti rimarrebbe un brutto ricordo di questa giornata, e non torneresti più volentieri qui al Grande Lago."
Sandropan capì, si allontanò dal cigno bianco e fece ritorno al villaggio per lo stesso sentiero da cui era venuto.


Sandropan®, marzo 2010

PROBLEMI DI CUORE, AFFARI, SALUTE?
SCRIVETE A "SANDROPAN RISPONDE"

lunedì 8 marzo 2010

SANDROPAN RISPONDE

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
"caro sandropan come puo un corridore di cui non faccio il nome metterci meno tenpo al terzo giro quando negli altri due il tenpo era quasi il doppio maaa,,,, mistero risolvi questo problema grazie ai tuoi superpoteri
un saluto

tonj m.
ps. controlla il tenpo di chi e arrivato ultimo della nostra categoria e forse non sara piu un mistero cosi non posso continuare a correre io almeno mi ritiro ma lui inbroglia ciao ciao scusa il mio sfogo"

Caro Tony, ti ringrazio per avere scritto al blog ed avermi così dato l'occasione di inaugurare questa nuova interessante rubrica. Riguardo al fattaccio da te evidenziato bisognerebbe sapere come sono andate le cose. Potrebbe essere stato un errore di cronometraggio, oppure, se il Poveretto fosse arrivato quando ormai stavano smontando l'apparecchiatura di rilevazione chip, potrebbe essere stato inserito il tempo manualmente. O più semplicemente parliamo di un atleta che ha bisogno di molto tempo per riscaldarsi, e che ha fatto due giri molto lenti ed uno molto veloce.
Però, caro Tony, io che so quante angherie hai dovuto subire in questi anni, capisco come tu possa essere diventato perfido e malfidente. Gente come noi è scomoda nell'ambiente, e quando si mettono di mezzo i poteri forti si sa quanto le cose possano diventare difficili.
Ti sei mai chiesto, per esempio, come mai uno come me non abbia mai vinto una gara dello Sport & Sports? O un campionato Regionale? O un Italiano? O una tappa di Coppa del Mondo? Caro Tony, purtroppo non viviamo nel mondo delle favole dove tutti si vogliono bene, e di questo dobbiamo, volenti o nolenti, farcene una ragione.
Scusa lo sfogo

Sandropan

PROBLEMI DI CUORE, AFFARI, SALUTE?
SCRIVETE A "SANDROPAN RISPONDE"

domenica 7 marzo 2010

Primo e secondo a Maggiora

Maggiora non delude. Una gara di vera Mountain Bike, di quelle che quando arrivi alla fine ti senti proprio soddisfatto, indipendentemente dal risultato ottenuto.
Soddisfatto e pure affamato, tanto è vero che dopo la premiazione abbiamo mangiato una pizza come primo e una cotoletta di tacchino come secondo in una pizzeria nel centro del paese.

Per quanto riguarda la gara... ahime sì, oggi ho dovuto cedere alla supremazia del Cotella, in gran forma e veramente veloce soprattutto nelle discese. Nonostante lo abbia passato ben 3 volte nella salita iniziale è sempre riuscito a recuperare nella seconda parte di gara, precedendomi al traguardo di quasi un minuto. Una rivincita davvero meritata.

LE PAGELLE DI SANDROPAN

Tony Marchese: dopo una partenza a tutta cede clamorosamente, concludendo il primo giro in 41 minuti, il secondo in 52 e si ritira prima del terzo. Ma sapevamo che Maggiora non è tra i percorsi favoriti da Bon Ton Marchese.
Voto 5 e mezzo

Ermano Cotella: reagisce con orgoglio agli attacchi di Sandropan, anche quando il supereroe cerca l'arma psicologica per intimorirlo. Si candida ad essere uno dei suoi avversari per la stagione a venire.
Voto 6+

Sandro Bramati: un problema alla forcella che non tiene più la pressione dell'aria limita notevolmente la sua prestazione, ma il fisico e il carattere di Sandropan arginano i danni e gli consentono di lottare, come sempre, ai massimi livelli.
Voto 8 e mezzo


Licio Gelli: per pochi secondi giù dal podio, non si dispera e alla premiazione sfoggia con la consueta classe ed eleganza un originalissimo berretto scozzese.
Voto 7

Mauro Simionato: arriva undicesimo e primo dei non premiati, e nessuno come me può capire cosa voglia dire restare senza Sacchettone. E' il caso di dire che anche i ricchi piangono.
Voto 6

Franc Del Vecchio: delude oltre ogni aspettativa. Si presenta alla gara con ruote da 1,7 gonfiate a 3 atmosfere e col cambio fuori fase, preparando spudoratamente un alibi per il ritiro che senza dubbio premeditava. Compie il primo giro in 43 minuti e 15 secondi (con questo tempo se avesse corso coi primavera sarebbe arrivato quinto tra i maschi e ultimo tra le femmine).
Al termine del giro si ritira vigliaccamente, e pone termine alla sua disastrosa prestazione tornando a casa senza nemmeno salutare gli amici e portandosi via la mia borraccia e la maglia di campione europeo in windtex vinta da Lorenzo al costo di grandi sacrifici, e prestatagli per coprirsi dal freddo. Raggiunto al telefono sulla strada del ritorno sostiene di essersi ritirato per problemi al cambio, ma poi cede alle pressioni e rivela di avere avuto paura nelle discese.
Voto: 2

Franc Del Vecchio, protagonista in negativo della manifestazione
(foto mastermtb.it)

venerdì 5 marzo 2010

E ora Maggiora!

Questa volta non ci sono dubbi, perchè quella di Maggiora è una delle più belle gare dello Sport & Sports e sarebbe un vero peccato perderla. Speriamo solo nella clemenza del tempo, perchè se dovesse nevicare (previsione che oggi è stata in parte smentita) lo svolgimento della gara diventerebbe un po' "complicato".
Non è certo che a Maggiora si presentino Marchese e Wilson, i cui fans dovranno attendere forse ancora un po', ma voci di corridoio danno insistentemente la notizia della partecipazione di Franc Del Vecchio, atleta di punta del KK Garage Team, nonchè autore di storiche imprese nella stagione del ciclocross, tra le quali ci piace segnalare un ottimo penultimo a Comazzo e un prestigioso terzultimo a Garbagnate. Quindi attenzione, oltre che ai Gentleman, alla categoria Senior, dove potrebbero esserci importanti sorprese.

Au revoir, mes chers amis
Sandropan

Franc Del Vecchio