giovedì 22 marzo 2012

Perchè Perchè (Ovvero La Randonèe delle 5 Province)


Tronitus, la bici da corsa di Sandopan, appesa al chiodo 
dall'autunno 2011, ancora non sa cosa le aspetta domenica...


In realtà questo post aveva un altro titolo, ed era Culo Addio, ma siccome non ci sembrava molto elegante abbiamo preferito sostituirlo con un più prudente Perchè Perchè.

Parliamo dunque della storia che vi vogliamo raccontare oggi, dicendovi (ma questo lo avrete forse già capito) che il Culo in questione è quello di Sandropan.

Perchè il Maestro così drasticamente dice Addio al suo Culo? Semplicemente perchè si è iscritto alla Randonnèe che partirà domenica da Samarate e che prevede si effettui un percorso di 200 (duecento) chilometri.
Franc dice che per un ciclista duecento chilometri non sono niente. Ma Franc, uomo abituato alle Grandi Imprese, non fa testo. Soprattutto Franc alla randonnèe non si è iscritto.

Nonostante le rassicurazioni di Franc, Sandropan è preoccupato, e non solo per il Suo Culo, ma anche per le Sue Gambine e per la Sua Schienina, perchè Lui così tanti chilometri non li ha mai fatti, perchè non tocca la bici da strada da qualche mese, perchè una Randonèe non ha ancora capito bene cosa sia, ovvero perchè sa che non è una gara ma sa anche che a trasformare una non-gara in una gara ci vuole veramente un attimo.

Vabbè, le iscrizioni chiudono oggi, e se qualcuno tra i Cari Discepoli volesse cimentarsi, ecco il programma, pescato su internet, della randonnèe di due o tre anni fa che dovrebbe essere circa uguale a quella di quest'anno:

"Ancora una classica della stagione, organizzata a Cascina Costa dall'ASD CICLI TURRI "RANDONNEE delle 5 province"; brevetto di km 200 con omologazione ACP/BRM.
Il percorso, che riscuote sempre un gran successo tra i partecipanti, alterna tratti impegnativi a rilassanti tratti in pianura, offre un maestoso panorama sul lago Maggiore, quando, dopo la salita della Statua di San Carlo Borromeo (San Carlone) da Arona, si percorrerà la strada dell'alto Vergante, dopo la discesa a Baveno si raggiunge il lago D'Orta attraversando Gravellona Toce ed Omegna, si affronteranno in sequenza le salite pedalabili della Cesara e della Cremosina, si scenderà a Borgosesia e scollinando al Valico di Sostegno ci si inoltrerà in pianura Padana, percorrendo strade poco trafficate tra le risaie del vercellese, attraversando i paesi di Rovasenda, Ghislarendo, Carpignano e Oleggio; rientrando in Lombardia per ritornare a Cascina Costa lungo l'alzazia del Canale Industriale.
Subito dopo la statua del San Carlone il punto più impegnativo del percorso con lo strappo di Dagnente al 12%; impegnativa anche la prima salitella di solo 200mt ma con pendenza max del 15%, da segnalare il suggestivo passaggio sulle opere di presa dei canali Industriale e Villoresi e della diga del Panperduto in località Somma Lombardo; il dislivello totale da superare è di circa 1600mt.
Tre saranno i controlli lungo il percorso con ristoro al km 100; come sempre pasta party all'arrivo."







3 commenti:

Anonimo ha detto...

....peccato domenica sono a Spotorno...
sarei venuto a portare le borracce per il maestro...

Un tuo vecchio discepolo....quando ancora non sapevi di essere maestro ed io discepolo!!!

Fabrxxx

sandropan ha detto...

Carissimo Discepolo Fabrxxx,

apprezzo moltissimo la tua umiltà e la tua devozione, e spero che tu possa portare con te il Messaggio alla gara di Spotorno.

Come dissi un giorno di qualche anno fa, osservando il sole tramontare dietro alla collina di Triuggio, mentre nuvole nere foriere di temporale si addensavano minacciosamente alle mie spalle

"Quando tu mangi io ho già mangiato, quando tu peschi io ho già pescato, quando mi vedi io ti ho già visto"

Sandropan

Paolo Isola ha detto...

In culo alla balena per la gara di domenica!
200 km. sono effettivamente moltissimi, ma se ti può consolare, io ho fatto una mezza maratona (21,1 km.) di corsa a piedi in 1h34'13", il 6 novembre dello scorso anno, facendo in allenamento, come distanza massima 9,78 km., perciò non è detto che vada male se ti manca il fondo, spesso è più importante avere alta la velocità di base, cioè la potenza anaerobica (usando termini prettamente medico-sportivi)