martedì 12 luglio 2011

Sandropan ai Giardinetti, ovvero Il Secondo Segno del Destino

Quel giorno, un giorno molto caldo, Sandropan uscì di casa per recarsi ai giardinetti di Piazzale Dateo, abituale luogo di ritrovo dei Tazzorros.
- Ueilà ragazzi come va?
Nessuno rispose. Alcuni giocavano distrattamente con un pallone mezzo sgonfio, altri trafficavano attorno a un motorino rubato. Altri ancora parlottavano tra loro fumando o masticando della gomma americana.
- Amici, sono Sandropan, avrete senz'altro sentito parlare di me!
Uno dei Tazzorros chinati sul motorino, senza girarsi disse:
- Chi cacchio è questo Sandokan? E continuò ad armeggiare con una chiave inglese.
- Lo sapete che vi potrei sfidare in bicicletta? Io solo contro tutti voi?
Questa volta la reazione dei Tazzorros fu immediata. 
- ...'azzovvuoi? Pirla! Ma chi sei? Chiamo mio cugino! Marronna adesso vengo lì e vedi!
Sandropan, per nulla intimorito, si fece largo tra la piccola folla, salì sul predellino di un'auto parcheggiata, e tuonò:
- Si', io sfido tutti voi, faremo una gara di bici e vincerà solo chi saprà arrivare alla mia stessa posizione in un'altra categoria!
- Ahah Ahahah Ahahahah
Tutti si erano messi a sghignazzare e a schernire il Maestro.
Solo Mulas, seduto da solo su una panchina poco distante, stava zitto e ascoltava.
- Sì - riprese Sandropan - avete capito bene, la mia posizione con lo stesso numero di concorrenti all'arrivo, questa è la sfida che io oggi vi lancio!
Ai Tazzorros non parve vero.
- Io scommetto la catenina, io il cellulare, io quella t**ia di tua sorella...
E mentre il Maestro si dileguava i Tazzorros iniziarono a menarsi perchè quello era il loro modo di festeggiare una vittoria che si sentivano già in tasca.
Ma Sandropan aveva fatto bene i conti. Arrivare alla stessa posizione con lo stesso numero di concorrenti al traguardo era come fare un terno al lotto sulla ruota di Napoli. Solo un uomo speciale, dotato di immensa Mediocrità ci sarebbe potuto riuscire. Ma costui, se fosse davvero esistito, sarebbe stato un Santone, un Profeta, un Eletto!

La domenica seguente andarono tutti a Nosate, alla gara di Mountain Bike.  La posta in gioco era alta, e la tensione nell'aria palpabile.
Ognuno fece del suo meglio, qualcuno del suo peggio, qualcuno addirittura del suo medio. Tutti fecero la loro gara, qualcuno vinse, qualcuno perse, qualcuno non la finì, altri, come il Maestro, si sfinirono per finirla.
E alla fine si ritrovarono tutti davanti agli A4 freschi di stampa con le classifiche delle categorie.

Sandropan era quattordicesimo su diciassette arrivati tra i Gentleman.
Mulas era quattordicesimo su diciassette arrivati tra i Senior.
Nessuno dei due pianse, come ci si sarebbe aspettato in un'occasione del genere. Non ci fu nemmeno un abbraccio; la solennità di quanto era accaduto impedì ogni forma di esternazione dei sentimenti.

Su Nosate scese un insolito silenzio, mentre la luce del sole faceva male agli occhi e l'aria calda che saliva dall'asfalto rovente della strada rendeva opachi i contorni delle cose.
L'Eletto era ora ufficialmente eletto. I Tazzorros erano sconfitti. Il futuro del Mediocrity Pride era in salvo.


L'eletto - photo mastercrossmtb.it

2 commenti:

Antonio Mulas "l'eletto" ha detto...

accidenti, ma allora ho vinto!!! ma se ho vinto, sono lo stesso mediocre? E quindi degno di essere l'Eletto? Dimmi Maestro, sciogli il mio dubbio, e dimmi se stasera devo ciliciarmi la schiena per punirmi per aver cercato, e sopratutto essere riuscito ad "uguagliarti"...

sandropan ha detto...

Caro Discepolo Eletto,

presto imparerai a convivere serenamente con le tue contraddizioni.
La Mediocrità, come ho già avuto modo di spiegare, non è un valore assoluto, e quando diventa eccessiva smette di essere tale; la Mediocrità muta nel tempo e nello spazio, si adatta alla situazioni e si modella in base agli eventi.
Anche da questi dubbi, più che leciti, si distingue il vero Mediocre. La troppa sicurezza, così come l'eccessiva Mediocrità, allontanano il Seguace dal percorso di acquisizione della piena consapevolezza del proprio essere.

Detto ciò, sappi che se desideri punirti o sacrificarti, io non te lo impedirò.

Sandropan