Ovviamente verrebbe da pensare che Armstrong sia comunque meglio di Sandropan, ma il pensiero immediatamente successivo è quello che si stia commettendo un peccato grave, pensando che uno che si dopa sia meglio di uno che non si dopa.
D'altra parte Armstrong non ha mai ammesso di essersi dopato, ed allo stesso tempo nessuno potrebbe mettere la mano sul fuoco sul fatto che Sandropan non abbia mai assunto sostanze che gli dessero un "aiutino" (Tutti sappiamo bene che non sarebbe nè il primo nè l'ultimo a farlo nell'ambiente ciclisti amatori).
Quindi se pensassimo che Sandropan sia meglio di Armstrong potremmo commettere un grave errore giudiziario, condannando un campione innocente a favore di un brocco colpevole.
A questo punto potremmo dire che la domanda iniziale è posta in modo ingannevole, e andrebbe riformulata così:
Meglio Sandropan che forse non si dopa ma non ha mai vinto niente o Armstrong che forse si dopa e ha vinto sette tour?
A questo punto se pensassimo che la par condicio fosse finalmente garantita commetteremmo un grosso errore, perchè avremmo potuto dire di Sandropan che forse si dopa e di Armstrong che forse non si dopa.
Ma cosa è meglio tra mettere in dubbio un'affermazione e una negazione?
Pensate che la cosa possa riguardarvi personalmente. Preferireste che dicessero di voi "forse si dopa" o "forse non si dopa"? Ecco che la questione si complica ulteriormente.
Nel tentativo di non scontentare nessuno potremmo stabilire un pari merito, ovvero dire che Sandropan non è nè peggio nè meglio di Armstrong, ed ovviamente viceversa.
Ma Sandropan si potrebbe offendere pensando di essere equiparato ad uno che si dopa, ed anche Armstrong non vorrebbe di sicuro essere paragonato ad un brocco come Sandropan.
Visto quindi che non è possibile stabilire un vincitore e nemmeno assegnare la parità, la questione rimane assolutamente aperta, e sarà un motivo di riflessione per i lettori del nostro caro blog durante il prossimo weekend.